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Cronaca

LAGONEGRO, OSPEDALE ACUTI: LA REGIONE DICE SI AL PROGETTO ESECUTIVO

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Tempo di lettura 2 minuti Il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri auspica e confida che “entro l’autunno in corso potranno cominciare le attività di costruzione”

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LEGGI ANCHE: LAGONEGRO, OSPEDALE PER ACUTI: UN'ATTESA DI 17 ANNI TRA INDAGINI E PROMESSE

 

di Domenico Leccese

Lagonegro (PZ) – Questa potrebbe essere, forse, la volta buona per l’avvio dei lavori, previsto già per il mese di Aprile e rimandato poi invano alla scorsa estate.

I soldi per il nuovo Ospedale Unico per Acuti di Lagonegro ci sono: “Milioni di euro che giacciono nelle casse regionali in un periodo di grave crisi economica e mancanza di lavoro, mentre i cittadini aspettano da oltre diciassette anni” ha dichiarato a "L’Osservatore Italia” l’Ing. Pietro Mango, presidente del comitato civico pro-ospedale. Perché, secondo il RUP, la società incaricata dalla Regione con procedura selettiva di esaminare il progetto esecutivo della SOL, la Società Ospedaliera Lucana, concessionaria dell’opera, ha validato in maniera definitiva tutta la documentazione acquisita.

Pertanto, terminato l’iter burocratico e amministrativo, la prossima fase dovrebbe essere quella della cantierizzazione, sebbene la direzione dei lavori non si sia ancora riunita e da fonti istituzionali non arrivi nessuna conferma di una data precisa per la posa della prima pietra. Una variabile imprevedibile potrebbe essere il riscontro, durante gli scavi per le fondazioni, dell’effettiva instabilità geostatica dei terreni individuati, che secondo i tecnici della Sol sarebbero soggetti a movimenti franosi.

A complicare ulteriormente la situazione ci sono alcuni, proprietari delle particelle espropriate, i quali sostengono di avanzare crediti dalla Sol che non li avrebbe rimborsati né adeguatamente né completamente.

Il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri auspica e confida che “entro l’autunno in corso potranno cominciare le attività di costruzione” e che “una forte spinta in tal senso arrivi dall’Unione dei comuni, per valorizzare le vocazioni specifiche del nostro territorio e completare il disegno dell’amministrazione comunale di fare di Lagonegro una città di servizi”. “La forte esigenza che si proceda subito all’avvio dei lavori per il nuovo nosocomio nasce dall’esigenza di servire un’utenza notevolmente aumentata, proveniente da Calabria e Campania – ha precisato il primo cittadino: il ridimensionamento e la chiusura di numerosi ospedali in Basilicata e nelle due regioni limitrofe, infatti, ha indirizzato tanti pazienti verso la nostra struttura che non è più idonea a sopportare un tale sovraccarico. Ciò fa si che malgrado la qualità e la grande professionalità di dirigenti, medici e personale infermieristico, che in alcuni reparti come quello di ostetricia e ginecologia raggiunge punte d’eccellenza riconosciute a livello nazionale, talora si generano dei disservizi soprattutto per quanto riguarda l’accoglienza dei parenti dei degenti”.

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Cronaca

Incendio nel Materano, morti due vigili del fuoco, “Volevano salvare una famiglia”

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 “Volevano salvare una famiglia, la cui abitazione era messa in pericolo dalle fiamme.

Ma sono caduti in un dirupo e sono stati avvolti dalle fiamme”.

Sono le parole del sindaco di Nova Siri (Matera), Antonello Mele, riferendosi alla morte di due vigili del fuoco in contrada Cozzuolo.

Secondo quanto si è appreso, entrambi avevano 45 anni ed erano in Matera.

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Castelli Romani

Ciampino, episodio di bullismo: la denuncia di una madre su Facebook scatena polemiche

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Un episodio di bullismo avvenuto a Ciampino ha suscitato forti reazioni e polemiche dopo che una madre ha condiviso la sua drammatica testimonianza su Facebook. La signora, madre di un ragazzo di 13 anni, ha raccontato l’incubo vissuto da suo figlio, vittima di un gruppo di coetanei.

Il post, che ha rapidamente raccolto molte reazioni e condivisioni, ha portato alla luce una realtà inquietante e ha acceso un acceso dibattito tra i residenti.

Secondo quanto riportato dalla madre del ragazzo, l’episodio è avvenuto nel parco comunale di Ciampino, dove suo figlio Alessandro stava giocando con alcuni amici. Improvvisamente, un gruppo di ragazzi più grandi si è avvicinato e ha iniziato a insultarlo e a deriderlo. La situazione è degenerata quando uno dei bulli ha spinto Alessandro a terra, facendogli perdere l’equilibrio e ferendolo al ginocchio. Il ragazzo, visibilmente scosso, è tornato a casa in lacrime e con un grande spavento.

Nel suo post, la madre ha scritto: “Mio figlio è tornato a casa oggi con il cuore spezzato e il corpo ferito. Non posso tollerare che i bambini debbano subire tali atrocità. Questo bullismo deve finire!”. Il suo appello ha ricevuto immediato sostegno da parte di molti residenti, che hanno espresso la loro solidarietà nei commenti.

Giovanna, una residente di Ciampino, ha commentato: “È inaccettabile che i nostri ragazzi non possano sentirsi al sicuro nemmeno nei parchi pubblici. Le autorità devono intervenire e prendere provvedimenti immediati”. Un altro commento, di Marco De Santis, aggiunge: “Questi atti di violenza sono vergognosi. I bulli devono essere identificati e puniti, e le scuole devono fare di più per educare i ragazzi al rispetto reciproco”.

Tuttavia, il post ha anche suscitato polemiche e divisioni. Alcuni hanno criticato i genitori dei ragazzi coinvolti, accusandoli di non educare adeguatamente i propri figli. “Dove sono i genitori di questi bulli? Perché non insegnano loro il rispetto e la compassione?”, ha scritto Francesca.

Le autorità locali non hanno tardato a intervenire condannando il gesto.

L’episodio, sebbene doloroso, ha anche sollevato un’importante consapevolezza sulla necessità di promuovere la cultura del rispetto e della solidarietà tra i giovani.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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