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Cronaca

LAGONEGRO, NUOVO OSPEDALE: I PROPRIETARI DEI TERRENI: "E SE FRANA TUTTO CHI PAGA?"

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Tempo di lettura 3 minuti "L'affermazione della S.O.L. secondo la quale essa stessa avrebbe offerto una sistemazione provvisoria alla famiglia di Viceconte Natalino è priva di qualsiasi fondamento"

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Redazione

Lagonegro (PZ) – Sulla vicenda relativa l'iter di costruzione del nuovo ospedale di Lagonegro, lo scorso 9 ottobre abbiamo dato voce al primo cittadino di Lagonegro Domenico Mitidieri e all'ingegnere Pietro Mango presidente del comitato civico pro-ospedale.

Nell'articolo l'ingegner Pietro Mango dichiarava che:
"a complicare ulteriormente la situazione ci sono alcuni, proprietari delle particelle espropriate, i quali sostengono di avanzare crediti dalla Sol che non li avrebbe rimborsati né adeguatamente né completamente".

Sull'argomento hanno ritenuto di intervenire alcuni proprietari dei terreni delle aree interessate dal progetto. Di seguito la nota di Natalino Viceconte, Domenico Viceconti, Carmelina Ladaga, Agnese Puppo

Leggiamo con stupore quanto pubblicato sul vostro giornale a firma di Domenico Leccese che prima intervista Pietro Mango, quale presidente del "Comitato Civico pro ospedale del Lagonegrese", e poi, il 9 ottobre c.a., il sindaco di Lagonegro Domenico Mitidieri, ove si afferma che gli espropriati avrebbero sollevato innumerevoli ostacoli, anche di natura giudiziaria, contro la cessione delle aree, nonché di complicare ulteriormente la situazione […] e di avanzare crediti dalla SOL che non li avrebbe rimborsati né adeguatamente né completamente.

In proposito riteniamo di precisare che secondo quanto si è letto recentemente su vari giornali regionali sembra che vi siano:
1) violazioni al codice degli appalti;
2) condizioni contrattuali economicamente sfavorevoli per la pubblica amministrazione;
3) suolo non idoneo alla costruzione di un opera di tali dimensioni; infatti secondo il piano territoriale paesistico di vasta area, adottato con DGR n.6210 del 24.11.1987, in tale zona sarebbero, stante le criticità idrogeologiche, consentite costruzioni di ordine sparso aventi un'altezza in gronda non superiore a m.7,50.

Salvo prova contraria non risulta che vi siano proprietari delle aree interessate contrari alla cessione dei terreni o che abbiano adito l'Autorità Giudiziaria opponendosi alla procedura espropriativa. Invero, risulta che la quasi totalità dei proprietari, tra cui i sottoscritti, hanno chiesto la determinazione dell'indennità avvalendosi del collegio tecnico previsto dal TUE, nonché hanno citato la S.O.L SpA. affinché procedesse, così come previsto per legge, al deposito dell'indennità provvisoria determinata dalla stessa società e quella di occupazione.
Quanto all'opera si è tutti consapevoli dell'importanza e della ricaduta economica che si viene a creare per tutta l'area del Lagonegrese, tuttavia occorrerebbe un po' di rispetto per coloro i quali vengono privati di terreni e fabbricati senza provvedere ad indennizzarli né a trovare una soluzione alternativa, in particolare per coloro ai quali è stata sottratta l' unica abitazione e sono stati costretti a subire sia le spese per il trasloco che il canone di fitto per la nuova dimora.

L'affermazione della S.O.L. secondo la quale essa stessa avrebbe offerto una sistemazione provvisoria alla famiglia di Viceconte Natalino è priva di qualsiasi fondamento e come tale ne dovrà rispondere nelle sedi giudiziarie. Altrettanto destituite di fondamento sono pertanto le affermazioni dell'ing.Mango e del sindaco Mitidieri.

Risulta a dir poco sconcertante affermare che l'espropriato possa ostacolare la costruzione di un'opera pubblica perché egli può solo chiedere il giusto ristoro. Altrettanto obbrobrioso è dichiarare che alcuni proprietari sostengono di avanzare crediti dalla SOL: costui forse ritiene che ai proprietari non è dovuto alcuno indennizzo? Ed in base a cosa, poi, si sostiene che essi sono stati rimborsati in parte?

La SOL alla data odierna ha acquisito da coloro i quali hanno accettato l'indennità offerta l'8% delle aree, percentuale che scende al 2% del valore degli immobili ove si consideri che nel restante 92% insistono nr.5 fabbricati tra i quali nr.3 abitazioni.

Questi sono i fatti:
la SOL è in contenzioso per il 98% del valore degli immobili e con la quasi totalità dei professionisti che hanno costituito i vari collegi tecnici per la determinazione del valore degli immobili.

Ci auguriamo vivamente che sia stato approvato il progetto esecutivo, in tal caso non resta che l'avvio dei lavori e l'emissione del decreto di esproprio con le trascrizioni immobiliari a favore della Regione Basilicata. Verremmo, così,  esonerati dal pagare le tasse che al momento, nonostante siamo stati privati degli immobili, siamo costretti nostro malgrado a sostenere. Dunque, ancora altre spese a nostro carico.
Si ha motivo di ritenere che vi sia una regia intenta alla disinformazione. Ovverosia, attese le vicissitudini in atto con la magistratura contabile e quella penale e le problematiche di natura idrogeologica, si sta cercando di trovare il colpevole nei proprietari espropriati.

La ventilata ipotesi di iniziare i lavori nonostante tutto, salvo poi sospenderli in caso venga riscontrata la frana, fa gridare allo scandalo. Chi pagherà i danni erariali nel caso ciò si avverasse?

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Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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