Connect with us

Redazione Lazio

Laghi Albano e Bolsena: presentati i dati Legambiente

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minutiRoberto Scacchi: "Questo importante studio conferma che il problema dei rifiuti dispersi in acqua diventa di dimensioni sempre maggiori"

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti

 

di Marco Staffiero

 

Ancora una volta i dati presentati  da Legambiente durante la Fiera Ecomondo di Rimini mettono in evidenza l’alto grado di inquinamento delle acque dei nostri laghi. Nel Lazio sono stati monitorati il Lago di Bolsena (VT) e il Lago di Albano (Rm), la presenza di microplastiche è stata individuata in tutti i campioni prelevati. Lo studio sulla qualità delle acque è stato effettuato durante l’edizione 2016 di Goletta dei Laghi (il primo importante studio sulla presenza di microplastiche nei laghi italiani), grazie alla  collaborazione tra Legambiente, ENEA, l'Università Ca' Foscari di Venezia e ARPA Umbria.

Le microplastiche sono le particelle di plastica con dimensione minore a 5 millimetri e tra i due laghi laziali il primato di presenza spetta al Lago di Bolsena con 26.829 particelle su chilometro quadrato, nel Lago Albano c’è invece una media di 3.892 particelle su chilometro quadrato, la minore quantità di microplastiche individuate tra tutti i laghi campionati in Italia.“In tutti i campioni prelevati nei laghi del Lazio monitorati è emersa la presenza di microplastiche – commenta Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio – e questo importante studio, primo del genere a livello nazionale, conferma che il problema dei rifiuti dispersi in acqua diventa di dimensioni sempre maggiori, derivate principalmente dalla cattiva gestione dei rifiuti che resta la principale causa del fenomeno. C’è bisogno assolutamente di avviare dinamiche formative, educative e di gestione di un sano e virtuoso ciclo dei rifiuti per mettervi un freno, visto peraltro che è la plastica la quasi totalità di ciò che lo studio ha individuato, pertanto tutto materiale potenzialmente riciclabile”.
 
Insieme alla densità di particelle, sono state fatte anche analisi sulla loro forma e ipotesi sulle fonti: i frammenti costituiscono il 70% di tutte le particelle e sono presenti in tutti i laghi, e nei laghi laziali spicca la presenza dei frammenti a forma di foglio (7,2%) le cui fonti principali si possono individuare nella disgregazione dei rifiuti di maggiori dimensioni. Le microplastiche possono avere origine primaria (pellets da pre-produzione, fibre tessili o microsfere abrasive) o secondaria se derivano dalla disgregazione di rifiuti più grandi da parte degli agenti fisici. Sono sempre più presenti nell'ambiente, disperse negli ecosistemi marini e terrestri ma si tratta di un inquinamento di difficile quantificazione e impossibile da rimuovere totalmente: è per questo che la conoscenza del problema e la prevenzione sono necessarie.
 
Sono stati condotti molti studi sulla presenza e la dispersione delle microplastiche nell'ambiente marino (fin dagli anni '70) ma solo negli ultimi anni sta crescendo la consapevolezza che anche le acque dolci non sono immuni da questo problema. I rischi e pericoli delle microplastiche coinvolgono l’indigestione da parte di pesci ma anche crostacei, molluschi bivalvi (ostriche e cozze) e uccelli. Questo si verifica non solo nel mare ma anche per gli ecosistemi di acqua dolce, compresa avifauna lacustre organismi limnetici e ittiofauna. L’ingestione porta anche ad una sensazione di falsa sazietà, che porta gli organismi a non nutrirsi, o al soffocamento, soprattutto per gli organismi filtratori. Bioaccumulo nella catena trofica fino ai grandi predatori e agli organismi che mangiamo anche noi.  Tossicità a causa dell'adsorbimento e dell'accumulo di sostanze inquinanti presenti nell'ambiente ma anche tossicità a causa dei diversi additivi contenuti già nella plastica. Invasione di specie sessili aliene, inquinanti xeno biotici e virus, che viaggiano con i frammenti.  Nei laghi del Lazio le analisi sono state svolte con il supporto dell’associazione Lago di Bolsena e del Parco Regionale dei Castelli Romani.