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"Ladri" nel il pc di Alessandro Maiorano: Renzi e politici nei dossier

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Tempo di lettura 2 minutiNel computer dello storico dipendente del Comune di Firenze foto e documenti "scottanti" sui politici

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Chiara Rai


Messo a soqquadro e devastato lo studio a Roma del noto avvocato Carlo Taormina oltre ad accessi sospetti e non autorizzati nel Pc di Alessandro Maiorano, la spina nel fianco del presidente del Consiglio Matteo Renzi nonché dipendente del comune di Firenze e autore di diverse denunce a politici tra cui lo stesso premier, l’attuale sindaco Nardella, nonché la senatrice Stefania Pezzopane.


“Ieri alle ore 18 sono rientrato in casa – scrive Maiorano nella denuncia presentata alla Guardia Finanza lo scorso 19 agosto – ed appena ho acceso il computer una schermata mi avvisava che era in atto da parte di ignoti una intrusione nel mip PC e stavano trafugando i miei dati personali tra cui anche la mia e-mail personale…”. La denuncia del dipendente fiorentino è ben argomentata e dettagliata. In poche parole qualcuno cercava forse della documentazione scottante che però, secondo quanto asserito da Maiorano, non è stata trovata sebbene però la sua privacy, nei fatti, sia stata violata nel becero tentativo di eliminare prove scomode. Dati personali e documenti sono stati trafugati: cosa cercavano? Qualcosa di compromettente? Come se non bastasse qualcuno è entrato anche nel cellulare di Maiorano facendo razzia di foto e documenti oltre ad impedirgli l’accesso a Facebook: “Questa documentazione che avevo nella mia e-mail avrei dovuto esibirla ai magistrati come prova delle mie denunce nei confronti di alcuni politici”.


“Secondo me qui c’è la manina lunga di qualcuno – commenta Maiorano – mi hanno preso foto materiale personale fotografie atti di vita privata. Prima attaccano l’avvocato Taormina, poi me e poi ancora persone a me vicine. Qui c’è qualcuno che ha paura di tutte le questioni sollevate. Mi auguro che i magistrati ci diano delle risposte: questo atto mi ha dato davvero fastidio anche se è stato uno sforzo inutile perché questi signori forse pensavano che mi facessi fregare da loro: ho salvato tutto”