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Roma

LADISPOLI, IL COMITATO RIFIUTI ZERO AUSPICA UNA CULTURA PIU' RISPETTOSA DELL'AMBIENTE

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Tempo di lettura 3 minuti"Vogliamo l'effetto GIMBY a Ladispoli e Cerveteri"

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Redazione

Ladispoli (RM) – "Il Comitato Rifiuti Zero di Ladispoli apprende con piacere, come riportato sulla stampa locale, l'annuncio del nostro sindaco e della sua giunta che “ il 2013 sarà l'anno della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città “ e rimane fiducioso poiché questa volta, al contrario di quanto fatto dalle giunte precedenti, qualche provvedimento dovrà necessariamente essere preso, anche per non rimanere, seppure in "buona compagnia",  fuorilegge rispetto alle norme dell’Unione Europea. – Dichiara in una nota il portavoce del Comitato –  Ladispoli è in una regione – prosegue la nota –  tra le più disastrate in tema di rifiuti e il balletto dei piani e contropiani, cui abbiamo assistito negli ultimi anni da parte di chi amministra la cosa pubblica, ci fa dedurre che avremo ulteriori brutte sorprese. La strada tracciata fino ad ora dai vari Ministri e commissari non ci piace: pochissimo recupero dei materiali e come misero palliativo il solo pretrattamento (TMB) prima del conferimento in discarica, finalizzato alla produzione di ecoballe che non hanno nulla di ecologico e che servono solo ad alimentare inceneritori, alcuni ancora da realizzare. Il risultato di tutto ciò continuerà a essere il “solito” inquinamento ambientale, con relativi danni alla salute dei cittadini.

Quello che manca, secondo il nostro comitato, è una cultura più rispettosa dell'ambiente e della salute dei cittadini da parte dei nostri amministratori ed una conoscenza della strategia rifiuti zero" sintetizzabile con le quattro “erre“: Riduzione, Recupero, Riciclo, Riuso". Questa strategia può dare opportunità di nascita e di sviluppo a microimprese dedite al trattamento e alla valorizzazione dei materiali raccolti tramite la differenziata, creando così nuovi posti di lavoro anche in questo momento di forte depressione economica. Le scelte politiche attuali favoriscono la concentrazione della gestione del trattamento dei rifiuti in poche mani, creando dei monopolisti come si è visto con il caso Malagrotta. la scelta "rifiuti zero" è una scelta di civiltà, a cui dovrebbero puntare i nostri amministratori che dovrebbero incentivare corsi di educazione ambientale permanenti per i cittadini, al fine di evitare che per ogni impresa che opera nella "green economy" nascano comitati vittime dell' “effetto NIMBY” (Non nel mio giardino) così come è successo con il caso Recin prima a Ladispoli ed ora a Cerveteri.  L'indotto di imprese collegate  alla raccolta dei rifiuti (come ad esempio gli impianti di compostaggio) non deve spaventare la cittadinanza; queste imprese lavorano in un settore regolamentato da norme severissime a garanzia del cittadino.

Non si può dire di no a tutto, ma solo a ciò che ci danneggia: le discariche e gli inceneritori. Il trattamento dei rifiuti potrebbe rilanciare l'economia e l'occupazione nella nostra regione e risanare anche le casse comunali, sia attraverso una riduzione dei costi per il mancato conferimento in discarica sia dall’aumento delle entrate derivante dalla vendita dei materiali riciclati, chiaramente a condizione di non far viaggiare i nostri rifiuti per centinaia di chilometri. – La nota conclude – Il nostro comitato non condivide l'idea del sindaco Paliotta secondo cui la differenziata sia solo un obiettivo culturale e di tutela ambientale ma non di risparmio economico, infatti prendiamo ad esempio il comune di Capannori (Lu), che ha una popolazione equivalente a quella di Ladispoli: in questa cittadina con 82% di raccolta differenziata si è arrivati a risparmiare 1 milione e 900mila euro annui rispetto alla raccolta tradizionale. Ed è proprio basandoci sulle esperienze dei comuni "virtuosi" che noi diciamo, parafrasando le affermazioni di qualche esponente politico poco illuminato, che "se lo hanno VOLUTO a Capannori lo vogliamo anche qui a Ladispoli" cominciando proprio qui, nella nostra città,  un nuovo effetto GIMBY (Good In My Back Yard ossia utile nel mio giardino) che speriamo si estenda in tutto il Lazio. Noi lotteremo per questo."