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Roma

L’ACQUA E’ VITA… ED ANGUILLARA LO SA!

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di Emanuel Galea
Anguillara (RM)
– Sull'Italia persiste la cappa di caldo afoso che fa boccheggiare anziani e non. Piantine di fiori si arrendono, abbassano le foglie e si lasciano andare.  Una vita senza acqua è un non senso. L’acqua è un bene primario. Il nostro organismo è composto per due terzi di acqua. Laddove scarseggia l’acqua, scarseggia pure la vita e ad Anguillara scarseggia l’acqua.

Intanto, mentre il termometro oscilla tra il 38 e i 40 gradi, il Comune di Anguillara, come di rito, fa presente ai suoi cittadini che è sempre in vigore l’ordinanza 69/2013 di divieto di uso di acqua potabile per fini che non siano quelli idropotabili.  Sì, proprio così, perché come abbiamo scritto nel nostro ultimo articolo, “Anguillara, Storia di normale disservizio” ad Anguillara l’acqua scarseggia e come cerchiamo di spiegare, ci si ritrova a vivere episodi da immediato dopoguerra, che tutti speravano di aver lasciato alle spalle.  Un giorno sì, e l’altro pure, c'e' un’interruzione dell’acqua, per i motivi più diversi , che dura da qualche ora a più. Alcune volte l'interruzione viene programmata, altre volte arriva improvvisa.

Il problema non è di oggi perché come si può notare l’ordinanza n.69 risale al 2013 e non è che prima si stava meglio. Solamente che al problema non è stata mai data priorità. Lo so' che quanto dico dispiace agli amministratori, però c'e' poco da discutere, davanti all’evidenza non c’è “ma” che tenga.
Da parte dell’amministrazione si vorrebbero attribuire i problemi di questi giorni all’eccessivo consumo di acqua. L’impianto di produzione di acqua, sempre secondo l’amministrazione, ” non ha subito interruzioni di servizio né diminuzioni nella capacità produttiva rispetto allo scorso anno ed è operativo h24 da 10 giorni senza soluzioni di continuità”. A parte il fatto che questo discorso non viene confermato dall’ultima dichiarazione dei tecnici del Comune, rimane sempre la confessione dell’amministrazione stessa che dichiara candidamente: “La quantità di acqua immessa nella cisterna è inferiore a quella che dalla cisterna viene spinta dal blocco pompe all’interno delle tubazioni di distribuzione”. Confessiamo di non aver la competenza per disquisire sull’idoneità o meno delle pompe , ci atteniamo a quanto dichiara l’amministratore e cioè la capacità della pompa non soddisfa la“richiesta”.

L’acquedotto alimentato dal Pozzo del Biadaro, secondo la Relazione Tecnica Acquedotti Comunali, redatta l’8 aprile 2011, risale all’inizio degli anni 80, 36 anni circa di vetustà. Secondo la letteratura tecnico-economica degli acquedotti, leggo che sia prassi comune progettare e realizzare gli acquedotti per i fabbisogni idroptabili previsti per il 40 anno di funzionamento. Leggo inoltre che dopo i 40 anni i costi di manutenzione superano i costi di ammortamento di un nuovo acquedotto. Interventi di potenziamento durante la vita (dei 40 anni, ndr) diventano, secondo pareri tecnici, antieconomici e non risolvono i problemi.
 
Questo forse spiega il perché gli interventi sugli impianti e quindi le continue interruzioni di erogazione e quindi i disservizi continuano ininterrottamente.

A maggior chiarimento di quanto appena scritto riporto uno stralcio delle varie e ripetute interruzioni. Per brevità si riportano gli eventi per sommi capi. Per chi desiderasse avere ulteriori informazioni si rimanda al sito dell’ente comunale.
-Giovedì 11 dicembre 2014, dalle ore 9.00 alle ore 12.30, verranno effettuati urgenti lavori di riparazione dell'acquedotto del Montano in Zona Via Prati della Rena. / Il giorno 27 marzo 2015, dalle ore 10 alle ore 15 e il giorno 2 aprile 2015 dalle ore 8.30 alle ore 15.00, per lavori di manutenzione all'acquedotto comunale (sostituzione pompa del pozzo), verrà sospeso il servizio idrico/ Giovedì 16 luglio 2015 la perdita di acqua su Via San Francesco è stata riparata nel corso della mattina, occorrerà procedere alla sostituzione di circa 15 mt di tubazione. /Nella giornata odierna presso l’acquedotto di Colle Sabazio è stato effettuata una nuova taratura atta a massimizzare, allo stato attuale, la fornitura di acqua potabile.  Nel quartiere di Colle Sabazio sarà necessario sospendere l'erogazione del servizio idrico il giorno 16 luglio 2015 dalle ore 08.30 sino alle ore 17.00.
Andando avanti si leggono altri avvisi e ammonimenti come per esempio: “ …con questo si fa nuovamente appello alla cittadinanza affinché tutte le attività non strettamente connesse all’uso idropotabile vengano evitate soprattutto nella fascia oraria tra le 7.00 e le 23.00.”
Questo spiega anche la mancanza di verde. Nella stagione estiva, piantine di fiori sono inibite nei balconi e sui terrazzini, a meno ché non si voglia annaffiarli con l’acqua minerale. Un assurdo!
L’ultima chicca si legge su “Fuori del Comune di Anguillara” del 21 luglio, emessa da un amministratore ignoto, l’avviso non porta alcuna firma. Dice fra l’altro :” Si avvisa inoltre che nella giornata di giovedì 23 luglio 2015, al fine di garantire comunque la disponibilità di acqua nelle case, viste le persistenti elevatissime temperature, verrà erogata acqua grezza non trattata e quindi non potabile. In relazione a tale circostanza è stata data comunicazione preventiva agli uffici ASL preposti.”
 I cittadini di Anguillara possono dormire sogni sereni perché gli uffici Asl preposti sono stati avvisati. Cosa vuol dire? Cose dell’altro mondo!
Nella caotica esposizione della complicata vicenda della “realtà acqua” ad Anguillara emerge uno scenario che non può tranquillizzare chiunque. L’acqua è vita e dovrebbe avere il primo posto nel pensiero dell’amministratore. Non si può continuare con i pannicelli caldi. Anche i residenti di Anguillara meritano un servizio continuo e sicuro.

Che non si tirino in ballo le scarse risorse della cassa comunale. Non solo dal governo centrale, anche da Anguillara si aspetta una spending review. La gente reclama una sana politica di “scelte prioritarie”. Prima di spendere euro 5000 per la rottura dei cocci ,oppure euro 1500/mese per ricoverare un cane randagio presso la struttura Valle Grande di Roma, per fare qualche esempio, la gente pretende un servizio degno di un vivere civile. Il servizio offerto attualmente lascia molto a desiderare e fa venire in mente i tempi post bellici, quando donne in fila alla fontanella aspettavano il loro turno per riempire la tanica e la damigiana. Non mi permetterei mai di appellarmi al solito luogo comune “siamo in Europa”, anche perché nell’Europa non ci credo. Il mio appello è diretto ai miei amministratori e da loro che aspetto risposta.
 

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Roma, Ferragosto e turisti. Scattata l’operazione sicurezza: in manette 11 persone

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ROMA – In occasione della settimana di Ferragosto, per garantire una serena permanenza ai turisti e ai cittadini romani rimasti in città, i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma hanno intensificato i controlli per prevenire i furti in abitazione, presso i centri commerciali, nelle zone maggiormente frequentate dai turisti e in modo particolare a bordo dei mezzi pubblici e presso le stazioni della metro della Capitale. D’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, nelle ultime 48 ore, i Carabinieri hanno arrestato 11 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, del reato di furto e tentato furto aggravato in concorso.
 
Nell’area della stazione Termini, in via Gioberti, i Carabinieri di Nucleo Scalo Termini hanno arrestato un cittadino russo, già noto alle forze dell’ordine, fermato dal personale di vigilanza di un negozio di abbigliamento, dopo aver sottratto alcuni capi, ai quali aveva rimosso le placche antitaccheggio per eludere i controlli della vigilanza.
 
In via del Corso, i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due cittadini romeni – un 28enne e una 19enne, entrambi e con precedenti – sorpresi a derubare una turista cinese. I Carabinieri li hanno bloccati appena dopo aver sfilato il telefono cellulare dallo zaino della vittima.
 
In piazza del Colosseo, sempre i Carabinieri del Comando Roma Piazza Venezia hanno arrestato due nomadi, di 26 e 40 anni, entrambe in stato interessante e con numerosi precedenti specifici, bloccate subito dopo aver asportato con destrezza una busta contenente 420 euro dallo zaino di una turista cinese.
 
I Carabinieri della Stazione Roma Macao hanno arrestato un 59enne italiano, senza fissa dimora e con precedenti, bloccato all’interno dell’autobus “H”, all’altezza della fermata Lungotevere de’ Cenci, subito dopo aver asportato con destrezza il telefono dall’interno della borsa di un 15enne.
 
Tre cittadini romeni – senza fissa dimora di 21, 38 e 58 anni – sono stati arrestati dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro che, in abiti civili, li hanno notati mentre si aggiravano con fare sospetto presso un negozio di abbigliamento in via Nazionale, rione Monti, e li hanno seguiti all’interno. Poco dopo, i tre sono stati bloccati all’uscita dell’attività perché sorpresi ad allontanarsi senza aver pagato numerosa merce, del valore di 570 euro, che avevano prelevato dagli espositori e occultato in zaini, previa rimozione delle placche anti-taccheggio.
 
Invece, all’interno di uno store del centro commerciale “Porta di Roma”, in via A. Lionello, i Carabinieri della Stazione Roma Nuovo Salario hanno arrestato un 30enne peruviano, sorpreso ad occultare prodotti di profumeria, del valore di circa 500 euro – all’interno di una borsa schermata.
 
Le vittime dei furti hanno sporto regolare denuncia-querela e tutti gli arresti sono stati convalidati.
 
Nell’ambito delle attività, infine, i Carabinieri hanno rintracciato un 35enne romeno, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e hanno denunciato alla Procura della Repubblica un 30enne di Roma trovato in possesso di 14 dosi di cocaina.
 
Privo di virus.www.avast.com

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Metropoli

Castel Madama, picchia i genitori per i soldi della droga

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I Carabinieri della Stazione di Vicovaro hanno arrestato in flagranza di reato un cittadino italiano di 24 anni, gravemente indiziato dei reati di maltrattamenti in famiglia ed estorsione.
A Castel Madama, un piccolo comune nella valle dell’Aniene vicino Roma, la vita di una famiglia è stata turbata per anni da un figlio con problemi di droga. Il giovane, di 24 anni, per ottenere il denaro necessario all’acquisto di stupefacenti, ha ripetutamente minacciato e maltrattato i suoi genitori.
Una sera, la situazione è degenerata; durante una violenta lite, il ragazzo ha aggredito il padre, provocandogli delle lesioni. Questo episodio ha spinto la famiglia a denunciare tutto ai Carabinieri, che hanno attivato immediatamente la procedura del “codice rosso”.
Il dramma familiare ha raggiunto il culmine il 6 agosto, quando il giovane, in preda all’ira, ha iniziato a prendere a calci e pugni la porta d’ingresso della casa dei genitori. Non contento, ha minacciato e spinto la madre, riuscendo a estorcerle 30 euro e causandole delle contusioni. La donna, disperata, ha chiamato i Carabinieri, che sono intervenuti prontamente, fermando il figlio e mettendo fine a questo incubo. Ora il 24enne si trova nel carcere di Rebibbia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Tivoli.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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