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Roma

LABICO, GENITORIALITA' E MEDIAZIONE FAMIGLIARE: AL VIA IL CONVEGNO

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Tempo di lettura 2 minuti Sabato 14 Dicembre 2013 Palazzo Giuliani, Sala degli Affreschi – Piazza Mazzini 8 9:00 – 13:00

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Il sindaco Alfredo Galli, partecipando all’evento di Zagarolo, si era reso subito disponibile a portare nelle sua città  questo importante contributo

 

di Cinzia Marchegiani

Labico (RM) – Sull’impronta dell’evento in agenda il 31 ottobre scorso nel comune di Zagarolo, dove l’Associazione AiMEF (Associazione Italiana Mediatori Familiari)  aveva realizzato un importante giornata di studio dedicato alla Mediazione Famigliare e alla gestione del conflitto e sostegno della genitorialità,  anche Labico ha aperto le porte alla forma comunicativa e di collaborazione con gli esperti del settore.

Il sindaco Alfredo Galli, partecipando all’evento di Zagarolo, si era reso subito disponibile a portare nelle sua città  questo importante contributo, un progetto in embrione che sta cominciando a dare note di merito grazie all’impegno e alla professionalità del team formato da avvocati e mediatori familiari. Sensibilizzare è la parola chiave che indica la strada da percorrere affinchè tutti, nessuno escluso, possano approfittare delle conoscenze e delle esperienze dedicate a percorsi che permettano di conoscersi e capire cosa sta accadendo alla famiglia, ai propri figli, ai legami d’affetto sempre in difficoltà maggiore non solo nelle gestione dei conflitti matrimoniali. Un appuntamento in cui ciascuno può riflettere concedendosi e concedendo una vita migliore, sapendo volgere lo sguardo al futuro che ci attende. Alla fine del convegno verrà rilasciato l’attestato di partecipazione, mentre  sono stati richiesti quattro crediti formativi all’Ordine Avvocati di Velletri.

L’Osservatore d’Italia, sempre sensibile alle tematiche che coinvolgono il radicale mutamento della famiglia e delle sue umane difficoltà partecipa allo svolgimento dei lavori con particolare sguardo alla sensibilizzazione e divulgazione di questo prezioso progetto.

Il Sindaco Alfredo Galli, che con il suo Comune di Labico ha patrocinato l’evento,  dopo i saluti istituzionali aprirà i lavori della commissione che si avvalgono di prestigiosi contributi dei seguenti relatori:
 

Moderatrice Cinzia Marchegiani per L'osservatore d'Italia

Famiglia e Scuola – un ruolo comune  
Marcello Severoni  Sociologo Università “Sapienza” Roma Consigliere A.I.Me.F. Regione Lazio

Comunicare il conflitto 
Dott.ssa Laura  Rossi  Sociologa e Mediatrice familiare  A.I.Me.F.

Ascolto del minore
Dott.ssa  Romina Pacitto Educatrice Professionale e Mediatrice familiare A.I.Me.F.

La Mediazione familiare come strumento del Problem Solving e non Solving-Problem
Avv. Lucia DISTANTE  Mediatrice familiare A.I.Me.F. – Civile e Commerciale c/o SICEA  spa

Diritti dei Minori
Avv. Grazia Tassiello, Foro di Roma-Mediatrice familiare-Civile-Commerciale

Coffee Break

Istruzione come fonte di vita
Prof.ssa  Anna Druella Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” – Labico

Partecipazione dei genitori nella scuola
Antonio Lombardo, Presidente Consiglio di Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” – Labico

Politiche sociali in difesa della Famiglia-Scuola e Minori
Assessore  Bilancio e Servizi Sociali, Giovanni Scaccia

Istruzione e Culura nella realtà locale
Assessore alla Pubblica Istruzione-Cultura-Spettacolo, Nadia Teresa Ricci.

Questo percorso rappresenta il nuovo cambiamento culturale, che pone riflessioni sulle nostre capacità di saper accogliere quelle sfumature che una vita distratta ci scippa e che purtroppo le consegna quando i rapporti familiari sono ormai troppo lacerati e difficili da curare. Per la sottoscrittà è sempre un arricchimento poter partecipare come moderatrice, condividendo pienamente il valore straordinario che i Mediatori Familiari hanno nei percorsi di aiuto familiare, non solo in merito alle separazioni, ma quel gradino precedente che pone accenti e riflessioni su cosa stiamo offrendo ai nostri figli e come stiamo contruibendo al futuro del loro inserimentio nella società, come individui adulti.
 

Castelli Romani

Frascati, Libri in Osteria: appuntamento giovedì 18 luglio con Antonella Prenner

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Cosa lega Tullia, figlia di Cicerone, Servilia, madre del cesaricida Bruto, e Messalina?

Al di là di essere tre figure della Storia antica di Roma sono le protagoniste di alcuni romanzi della filologa e scrittrice Antonella Prenner, docente di Lingua e letteratura latina all’università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale.

la scrittrice Antonella Prenner

Antonella Prenner ed i suoi romanzi saranno i protagonisti giovedì 18 luglio in piazza dell’Olmo a Frascati, a partire dalle ore 18, del salotto letterario di Emanuela Bruni, Libri in Osteria assieme allo scrittore e giornalista Pino Donghi.
Le loro vite, le loro esperienze e i loro rapporti, spiega Emanuela Bruni “offrono un punto di vista non ufficiale, emotivo, disvelando pieghe e zone d’ombra di una storia sempre scritta dagli uomini e per gli uomini”.
Quindi si avrà la possibilità di cambiare la prospettiva di lettura di una storia che vede queste figure troppo spesso relegate al ruolo di comprimarie pur essendone protagoniste ed attrici principali.
Non mancherà un breve approfondimento sull’ultima fatica di Antonella Prenner “Lucano. Nostalgie di libertà” ove l’autrice descrive l’età di Nerone e di una generazione infelice, che assiste all’esercizio di un potere politico iniquo e impossibile da contrastare perché assoluto, e che vagheggia di tornare a un tempo irripetibile, quando “res publica” romana significava “libertà”.

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Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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