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Redazione Esteri
Londra – Dentro o fuori? C'è chi dice sì e c'è chi vorrebbe vedere l'Europa sgretolarsi come un biscotto. Sarà colpa della crisi economica? O di una gestione fallimentare? Intanto la Scozia potrebbe tentare di bloccare la Brexit attrrabverso una mozione del Parlamento di Edimburgo contraria alla ratifica dell'esito del voto che sancisce l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione. "Chiederò ai parlamentari di negare il consenso legislativo", ha detto alla Bbc la signora Nicola Sturgeon, primo ministro della regione a nord del Vallo di Adriano in cui il Remain ha prevalso sul Leave con il 68% dei consensi. La Sturgeon può contare sul ssotegno dei 69 deputati del suo Scottish National Party (su un totale di 129). Resta tutto da vedere se questo tentativo abbia un fondamento giuridico o non sia solo un modo per aprire la strada a un nuovo referendum per l'indipendenza della Scozia dal Regno Unito.
Sturgeon rispondeva alla domanda del giornalista sulla possibilità di una o più mozioni che nel Parlamento scozzese accolgano l'esito del voto. "Secondo logica, e' difficile che non arrivi una richiesta simile – ha risposto – e credo che il governo del Regno Unito abbia una visione diversa su questo punto, ma ne discuteremo". "Se il Parlamento scozzese è chiamato a giudicare su ciò che riguarda gli interessi scozzesi, allora, certo, è sul tavolo l'opzione di non votare ciò che è contrario a questi interessi", ha spiegato Sturgeon. Il segretario di Stato del Regno Unito per la Scozia, David Mundell, ha detto di non credere "personalmente" che il governo della regione potrebbe bloccare la Brexit.
La Sturgeon ha comunque avvertito che il Regno Unito, nel quale la Scozia ha deciso di restare con il referendum del 2014, "non esiste più" e a questo punto una nuova consultazione popolare sull'indipendenza della Scozia è "altamente probabile" . E da un sondaggio del Sunday Times emerge che stavolta il 52% degli scozzesi voterebbe a favore del distacco da Londra. Già sabato la Sturgeon aveva manifestato la volonta' di avviare "colloqui immediati" con "le istituzione comunitarie" e "con altri Stati membri" per "esplorare tutte le possibili opzioni in vista di tutelare il posto della Scozia nell'Unione Europea".
Intanto è arrivata quasi a tre milioni e mezzo di fitrme la petizione per un nuovo referendum lanciata sul sito del Parlamento britannico. I firmatari chiedono la promulgazione di una nuova legge che consenta la ripetizione della consultazione popolare nel caso la vittoria del 'Leave' o del 'Remain' sia inferiore al 60% e l'affluenza non superiore al 75%. La petizione era stata promossa il 25 maggio da un attivista del 'Leave', il nazionalista William Oliver Healey, quando sembrava ceh potesse prevalere il "Remain".
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