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La Russia ha interrotto le forniture di gas

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La Russia ha di nuovo interrotto oggi le forniture di gas all’Europa attraverso il gasdotto Nord Stream: lo ha reso noto Entsog, la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasporto del gas. Il gigante russo del gas Gazprom aveva annunciato in precedenza lo stop di tre giorni, legato ai lavori in una stazione di compressione nel nord della Germania, da cui il gas viene poi esportato in altri Paesi europei.Parte in rialzo il prezzo del gas sulla Borsa di Amsterdam. Con lo stop fino a sabato dei flussi di gas russo che arrivavano in Europa attraverso il gasdotto Nord Stream il contratto Ttf che fa da riferimento pe ril metano europeo, sale del 4,1% a 276 euro al megawattora.”Gazprom ha comunicato per la giornata di oggi la consegna di volumi di gas pari a circa 20 milioni di metri cubi, a fronte di consegne giornaliere pari a circa 27 milioni di metri cubi effettuate nei giorni scorsi”. Lo rende noto l’Eni dopo lo stop del gasdotto Nord Stream. “Eni – si legge nella nota – si riserva di comunicare eventuali aggiornamenti nel caso in cui vi fossero ulteriori variazioni significative nelle quantità in consegna comunicate da Gazprom”

L’europa al lavoro sull’emergenza energia per il prezzo del gas mentre Gazprom conferma che il gasdotto Nord Stream sarà fermato per attività di manutenzione da oggi, 31 agosto, al 3 settembre. Lo riferisce la Tass. “I prezzi dell’energia stanno battendo record dopo record. Le conseguenze per le famiglie e le imprese non sono sostenibili. Dobbiamo affrontare questo problema insieme e con urgenza”. Lo dichiara su twitter la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen nell’ambito del proprio intervento al Baltic Sea Energy Security Summit a Copenhagen annunciando che nell’Unione Europa si è raggiunto ‘una media di riempimento degli stoccaggi dell’80%, l’importo che abbiamo concordato per quest’anno”. Le misure di “emergenza” annunciate dalla Commissione Europea per affrontare la crisi dei prezzi nel mercato dell’energia vedranno la luce “entro le prossime settimane”. Lo ha detto un portavoce della Commissione. “Non escludiamo che la proposta possa avvenire prima del Consiglio straordinario”, ha precisato sottolineando che “gli stati membri hanno forti competenze in materia dunque bisogna sondare tutte le posizioni”. Per quanto riguarda invece le riforme strutturali del mercato dell’elettricità si andrà “all’inizio del prossimo anno”

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