Un anno fa l’Osservatore d’Italia ricordava il Massacro di Nanchino avvenunto in cina nel 1937 da cui più di 200 mila donne furono portate nei bordelli giapponesi per farle prostituire e poi uccidere. L’ufficio stampa della band 7Grani, memori del nostro articolo, ci contatta per farci partecipi del loro lavoro musicale che ha letteralmente conquistato il pubblico asiatico
di Cinzia Marchegiani
Siamo rimasti piacevolmente colpiti della chiamata telefonica dell’Ufficio Stampa della band musicale 7GRANI, proprio ieri, con la quale ci rendeva partecipi del loro brano musicale che prende il nome di “Ragazza di Nanchino” che ha avuto un successo strepitoso in Cina. Più di un anno fa, l’Osservatore d’Italia ricordava il "Massacro di Nanchino" avvenuto nel 1937. Yohei Kono, il segretario di gabinetto in una dichiarazione nel 1993 aveva riconosciuto il proprio governo giapponese colpevole nell’aver tradotto tra le 200 e 400 mila donne cinesi e rese schiave nei bordelli. Delle tragedie umane quasi dimenticate di donne morte per abusi sessuali, la Cina ne chiedeva un memoriale affinché la storia non dimentichi quelle violenze inaudite, e chiedeva un luogo simbolo e monito di storie tragiche dove ogni vittima potesse essere ricordata, come la stessa umiliazione che questa moltitudine di donne hanno subito. Un articolo denuncia quello de l’osservatore d’Italia che ha lasciato traccia di una memoria storica che a molti farebbe comodo seppellire.
7Grani è gruppo musicale italiano formato dai tre fratelli Fabrizio, Mauro e Flavio…. Settegrani originari di Bizzarone, che ha letteralmente conquistano il pubblico cinese con questo brano, tanto che sono finiti in tv di stato cinese, la CCTV con un servizio dedicato esclusivamente alla loro “Ragazza di Nanchino” con tanto di sottotitoli.
Già nel 2013 pubblicano “Neve diventeremo”, un album dedicato alla memoria dell’Olocausto e della Resistenza. “Ragazza di Nanchino” è musica e memoria, un pezzo esclusivo di 7GRANI, amabilmente realizzato per ricordare tutte le donne vittime delle violenze e i civili vittime delle guerre, oltreché cercare di far conoscere al mondo uno dei più tragici Olocausti dimenticati della nostra storia. “Abbiamo deciso di dare forza e nuovo slancio al progetto ‘Neve diventeremo’ con una canzone significativa – spiegano gli autori – infatti abbiamo verificato che la musica accompagnata alla narrazione dei fatti coinvolge in maniera più forte, specialmente le nuove generazioni che in gran parte ignorano i fatti accaduti nel secolo passato. La lettura del libro ‘Lo stupro di nanchino’ di Iris Chang ci ha colpito profondamente ed in seguito e' scaturita la canzone ‘Ragazza di Nanchino’ che dedichiamo a tutte le donne cinesi vittime degli orrori perpetrati dall'esercito giapponese a Nanchino.”
“Ragazza di Nanchino” ha una sua melodia e memoria malinconica, che diventa poesia d’autore della band 7GRANI e il clip girato a Villa Carlotta Tremezzo Como tra le sculture del Canova, cattura anche le immagini della bellissima Pauline Fazzioli, arpista di origine cinese che ha deciso di partecipare al progetto sensibile alla tematica e agli eventi a cui la band si è sempre ispirata. La musica italiana vola alto all’estero soprattutto perché oltre ad esportare sensibilità e cultura, riesce a coinvolgere musicalmente con note dolcissime e parole suggestive il volto di donne che non si possono lasciare andar via….dalla memoria della nostra storia.
Ragazza di Nanchino Io ti starò vicino
Cospargerò di petali il fiume
E sulle rive dello Yang Tze ti dirò
Non voglio più vederti piangere
Perché sei tu che devi credere
all’amore che c’è in me
Non voglio più vederti piangere
Ragazza di Nanchino