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LA MANOVRA È LEGGE

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Tempo di lettura 3 minutiSud, pensioni, sicurezza e famiglia sono i capitoli più corposi della legge di stabilità

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Redazione

La manovra 2016 è legge. L'Aula del Senato ha approvato il ddl bilancio con 154 voti favorevoli e 9 voti contrari. Il via libera alla fiducia era arrivato poco prima.

Sud, pensioni, sicurezza e famiglia. Sono i capitoli piu' corposi della legge di stabilità. Queste le principali misure del provvedimento: vengono rimossi i previsti aumenti dell'Iva e delle accise che sarebbero dovuti scattare all'inizio del 2016 (16,8 miliardi, circa 1 punto percentuale del PIL).

TASI E IMU – si abolisce la Tasi sugli immobili residenziali adibiti ad abitazione principale (ad esclusione degli immobili di particolare pregio, ville e castelli), che interessano circa l'80 per cento dei nuclei familiari. Lo sgravio fiscale complessivo ammonta a circa 3,5 miliardi. Si elimina l'Imu sui terreni agricoli (405 milioni) e sui macchinari d'impresa cosiddetti 'imbullonati' (sgravio di 530 milioni). La Tasi viene abolita anche per gli inquilini che detengono un immobile adibito a prima casa. Sugli immobili locati a canone concordato i proprietari verseranno Imu e Tasi ridotta del 75%. I Comuni saranno interamente compensati dallo Stato per la conseguente perdita di gettito.IRAP – dal 2016 viene azzerata per i settori dell'agricoltura e della pesca.

ACCERTAMENTI FISCALI – sono allungati di un anno i termini per l'accertamento dell'Iva e delle imposte sui redditi. Si passa quindi dal 31 dicembre del quarto anno al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui e' stata presentata la dichiarazione contestata. Nel caso di dichiarazione Iva nulla i termini per l'accertamento diventano gli stessi di quelli gia' previsti per la mancata dichiarazione: l'accertamento puo' essere effettuato fino all'ottavo anno successivo. Viene abolita la norma che raddoppia i termini per l'accertamento dell'iva e delle imposte dirette nel caso in cui la violazione comporti l'obbligo di denuncia per reato tributario.

EDILIZIA – per favorire il rilancio del settore delle costruzioni, vengono prorogate le agevolazioni fiscali per le ristrutturazioni immobiliari (detrazione del 50%) e finalizzate al risparmio energetico (65%). Nella stessa direzione si muove la possibilita' concessa ai Comuni di utilizzare una parte degli avanzi di cassa per effettuare investimenti in deroga alla regola che impone loro il pareggio del bilancio. Nel complesso, si delinea un insieme di interventi che, congiuntamente all'azione di accelerazione dei tempi di realizzazione delle infrastrutture e dei progetti cofinanziati, dovrebbe porre termine alla stagnazione che da vari anni caratterizza il settore delle costruzioni.

INVESTIMENTI PRIVATI – si introduce il cosiddetto 'superammortamento', ossia una maggiorazione del 40 per cento del costo fiscalmente riconosciuto per l'acquisizione (dal 15 ottobre 2015 al 31 dicembre 2016) di nuovi beni strumentali, in modo da consentire l'imputazione al periodo d'imposta di quote di ammortamento e canoni di locazione finanziaria piu' elevati. Questa misura, immediatamente attiva e di semplice applicazione e' direttamente mirata ad incentivare le imprese a crescere ed investire per il futuro.SUD – il Governo ritiene che nel Mezzogiorno sia necessario migliorare l'implementazione delle politiche nazionali. In questo quadro, analogamente alla misura del Superammortamento valida sull'intero territorio nazionali, si introducono benefici fiscali aggiuntivi nella forma di un credito d'imposta per l'acquisto di nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo) dal primo gennaio 2016 fino al 31 dicembre 2019. La misura dell'agevolazione e' differenziata in relazione alle dimensioni aziendali: 20 per cento per le piccole imprese, 15 per cento per le medie imprese, 10 per cento per le grandi imprese. Il tetto massimo per ciascun progetto di investimento agevolabile e' di 1,5 milioni di euro per le piccole imprese, di 5 milioni per le medie imprese e di 15 milioni per le grandi imprese. La norma vale 617 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Sara' un provvedimento attuativo dell'Agenzia delle Entrate a definire le modalita' di richiesta del credito da parte dei soggetti interessati. A favore del Mezzogiorno sono anche le misure della Legge di Stabilita' volte a superare il patto di stabilita' interno e a attivare meccanismi di gestione del bilancio che consentono di disporre complessivamente di risorse pari a 11 miliardi per investimenti pubblici, di cui piu' di 7 per il Sud. Sono poi previsti specifici interventi per la Terra dei Fuochi e l'area di Bagnoli.

AVVIAMENTO ATTIVITA' – si stabiliscono incentivi alle aggregazioni aziendali per favorire la crescita della dimensione delle imprese, consentendo ai contribuenti di ridurre il periodo di ammortamento previsto per l'avviamento e i marchi d'impresa da 10 a 5 quote.

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