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Editoriali

La guerra santa contro le fake news

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È apparso di recente sulla scena un pericoloso nemico da combattere: le fake news. Confezionato con tutte le caratteristiche proprie del male assoluto non è altro che un’ arma di distrazione di massa. Telegiornali e giornali ne parlano incessantemente, allarmandoci sui rischi gravissimi che comportano.

Si studiano strategie di difesa da questo flagello che si è improvvisamente materializzato sulla scena politica, si cerca di individuarne la fonte, bloccarne il flusso, censurarle.

Eppure le fake news sono sempre esistite e nessuna strategia sarà mai in grado di annientarle. Si diffondono e si insinuano nell’opinione pubblica attraverso mezzi di comunicazione di scarsa qualità che non si limitano a dare alle notizie un taglio favorevole alla parte politica da promuovere a danno di quella avversa ma si spingono fino a creare notizie totalmente infondate per creare opinioni, sconcerto, timori, convinzioni.

Ci sono sempre state e ci saranno nel futuro. Ma allora perché questa battaglia contro i mulini a vento? Questa crociata non è altro che il tentativo del pensiero unico dominante di squalificare quello che non si uniforma ai dettami del Potere.

Si crea un filtro per vietare alcune opinioni e affermarne altre. In questo modo il pensiero unico afferma se stesso, eliminando ogni possibilità di critica, di divergenza, di dialettica e muove verso l’appiattimento.

L’unica difesa è acquisire la conoscenza dei fatti attingendo a fonti qualificate, verificando le informazioni ogni volta che è possibile, affinando l’abilità di decifrare le notizie oscure, di scartare quelle che non hanno pregio.

Non è un terzo invisibile e inafferrabile a doverci proteggere dalle fake news, soltanto la nostra capacità di giudizio può farlo. Il Pensiero Unico ci vuole ignoranti e asserviti, occorre reagire con la conoscenza della realtà e la forza delle idee.

Susanna Donatella Campione

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