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di Christian Montagna
Proprio una grande bellezza mi verrebbe da dire parlando della serata di ieri peccato però che cadrei in un gioco di parole. Al Dolby Theatre, per la ottantaseiesima edizione, si è tenuta la cerimonia degli Oscar. Alla conduzione per la seconda volta Ellen De Generes. Criticata dalla maggior parte dei telespettatori, nonostante disponesse di un cast stellare, la cerimonia ha registrato molti punti morti e lentezza nell'esecuzione della scaletta.
Addirittura stamattina sul famoso Twitter veniva paragonata all'ultima funesta edizione del Festival di Sanremo. La televisione russa, ha boicottato la trasmissione nelle reti televisive nazionali a causa delle tensioni diplomatiche in corso con gli Usa. Proprio negli Stati Uniti invece a pensarci a diffondere le immagini provenienti da Los Angeles ci ha pensato il Network ABC. Solo il 16 gennaio erano state annunciate le candidature. Ieri i verdetti finali: film vincitore per eccellenza "12 anni schiavo di Steve Mc Queen e a grande sorpresa premio come miglior film in lingua straniera "La grande bellezza". Se dopo quindici anni, l'Italia torna a sognare,l'ultima volta ci aveva pensato Roberto Benigni con "La vita è bella", è soltanto grazie a lui, Paolo Sorrentino. Napoletano di nascita, classe 1970 è uno dei registi, sceneggiatori e scrittori italiani più acclamati della nazione. A quanto pare anche dal resto del mondo. Vincitore di sette David di Donatello, Premio della giuria al Festival di Cannes nel 2008, Premio Strega nel 2010 è riuscito a trionfare anche a Los Angeles. Vittoria,a mio avviso meritatissima, dedicata alle sue città di ispirazione Napoli e Roma, a Federico Fellini, Martin Scorsese, i Talking Heads , Diego Armando Maradona e ai suoi genitori. "La grande bellezza", scritto in collaborazione con Umberto Contarello e interpretato da Toni Servillo aveva registrato in Italia un incasso di oltre sette milioni di euro e nel resto del mondo di circa venti milioni di dollari.
Un successone insomma! Accompagnato da una serie di giudizi contrastanti è stato definito da molti il film che riduce in lacrime. E lo stesso effetto lo ha ottenuto anche con i telespettatori stranieri che lo hanno fortemente apprezzato. Un Italia sul podio dunque. Nonostante le critiche al film elargite sui social network e la situazione che stiamo vivendo noi in quanto paese, questi avvenimenti ci fanno ricordare quanto sia bello appartenere a questa terra. La ripresa avverrà. Nel frattempo però godiamoci questo MADE IN ITALY in tutto il mondo. Grazie Paolo!
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