LA FORTUNA DI NASCERE LADRO

Di Christian Montagna
Se fossi nato ladro, il mio desiderio sarebbe stato quello di nascere in Italia. La mia vita sarebbe stata semplice, la mia attività proficua e la mia libertà assicurata. Un tris di fortune che mai e poi mai mi avrebbero fatto allontanare da qui. Sicuramente sembrerà folle quanto sto dicendo ma, dopo attente e insonni notti di riflessione ho dedotto che per essere ladro ci vuole fortuna e in Italia ce n'è tanta! Ebbene si, mettiamo il caso un ladro nascesse nei paesi islamici, laddove a decidere le sorti umane ci pensa la Sharia. La chiamano così la legge divina, regolata da un complesso corpus di norme religiose, giuridiche e sociali che si fondano sulla dottrina coranica. In un ponderato misto di regole teologiche, morali, penali e fiscali, i ladri non hanno gran vita! È letteralmente la via da seguire, quella che non fa sconti a nessuno a prescindere da classi sociali, religione, etnia e colore. La Saquira (il furto) è punita con pene corporali, lapidazione, amputaggio di mani e piedi e nel peggiore dei casi la pena di morte. Senza dubbio, un modo opinabile di punire chi per esigenza di sopravvivenza o per mestiere ruba. Di conseguenza però la collettività vanta uno stile di vita sereno e pacato senza quell'ansia,che noi conosciamo molto bene,di essere derubati in ogni momento: un ossessione che ci perseguita al supermercato, alle poste, in giro per le strade e sui mezzi pubblici; un continuo attenti al ladro senza fine. Ebbene, laddove la Sharia non vige, a controllare la situazione ci pensano i rigidi codici penali di altre realtà. A Singapore ad esempio, il furto viene condannato con la fustigazione. In Europa, con metodi meno violenti, il codice penale si fa sentire altrettanto: in Germania un ladro rischia dieci anni di reclusione, in Inghilterra sette, in Francia e Portogallo tre. Ma in Italia? È proprio questo il nocciolo della questione: il codice penale difficilmente viene applicato. Il nostro è il paese delle pene sospese, dell' indulgenza clericale che nemmeno ai tempi della Controriforma luterana, degli indulti e dell'intercessione dei politici nei processi. Un ladro che nasce in Italia è un signor ladro; lavora, ricopre cariche importanti,dirige, amministra soldi pubblici. Qualora dovesse essere scoperto, state tranquilli che nulla accadrà poiché una legge ad hoc pronta ad assolverlo non tarderà ad arrivare. Chi invece sfortunatamente non nasce qui, ci viene apposta proprio per essere avvantaggiato: nella terra di nessuno, si entra, si fanno i propri comodi e si torna al proprio paese. Ma la cosa veramente grave è che mentre nei paesi musulmani un ladro è amputato e in Europa è imputato, qui, diventa anche deputato!