Costume e Società
“Crush, la storia di Tamina”: la serie che tratta di inclusione e accoglienza su Rai Play e Rai Gulp
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La fiction su una ragazza afghana di 13 anni, rifugiata in Italia con la sua famiglia dopo la conquista del potere da parte dei Talebani
Lo sport come strumento di integrazione e crescita personale è il tema al centro della serie che racconta la storia di riscatto sociale e personale di Tamina, una ragazza afghana fuggita con la famiglia dal suo Paese e rifugiatasi in Italia al momento del ritorno al potere dei Talebani.
La serie è stata presentata in anteprima martedì 21 febbraio al Cinema Farnese di Roma alla presenza della scuola secondaria “Donato Bramante” di Roma (Istituto comprensivo Largo San Pio V 20), con la partecipazione della Presidente Rai Marinella Soldi, del Direttore di Rai Kids Luca Milano, di Simona Ercolani, AD e Direttore Creativo Stand By Me, del cast, di Mahdia Sharifi, atleta della nazionale afgana di Taekwondo, e di Nazira Khair Zad, atleta della nazionale giovanile afgana di calcio, ora nella primavera del Milan.
“Quella di Tamina è una storia che parla di inclusione e di accoglienza. Ogni differenza è un arricchimento. Lo sport è uno degli strumenti che fa da collante tra i ragazzi e aiuta a superare le barriere”, così la presidente della Rai Marinella Soldi alla presentazione della serie, “La Rai come servizio pubblico vuole continuare a parlare ai giovani con un linguaggio diretto e inclusivo”.
“Tamina è una ragazza afghana che deve fuggire dal suo Paese con la famiglia per salvarsi e poter continuare a studiare, vivere insieme agli altri, fare sport. Essere rifugiati ed integrarsi non è facile, ma l’amicizia, l’impegno e la squadra di calcio della scuola, la aiuteranno ad aprire la nuova pagina della sua vita”, spiega Luca Milano, direttore di Rai Kids.
Attraverso il linguaggio tipico delle serie kids & teen, la serie pone al centro della narrazione un personaggio femminile forte e contemporaneo come quello di Tamina (Ludovica Porreca), una ragazza afghana di 13 anni con la passione per il calcio, che ha dovuto lasciare improvvisamente il suo Paese, la sua vita e la sua amica del cuore per ritrovarsi in un mondo lontano e diverso. Grazie allo sport, alle nuove amicizie e alla nuova scuola, Tamina avrà modo di rivendicare quei diritti che in Afghanistan le erano stati vietati e, allo stesso tempo, si troverà a fare i conti con un’altra cultura, sperimentando un modo di relazionarsi con gli altri – in particolare con i ragazzi – diverso da quello a cui era abituata.
Non solo: Tamina deve affrontare le prepotenze di un gruppo di bulli capeggiato da Frank (Manfredi Orfei Nones), che non vuole farla entrare nella squadra di calcio della scuola. Con la stessa tenacia e determinazione del suo idolo Farkhunda Muhtaj, capitana della nazionale di calcio femminile afghana di cui ha un poster nella sua cameretta, Tamina non si arrende e dopo inciampi, peripezie e ostacoli, riesce a formare una squadra mista di calcio, i “Golden Eagles”, composta dagli “esclusi” della scuola, ragazzi come lei che in un modo o nell’altro sono stati sradicati dalle proprie origini o che per qualche motivo non si sono mai sentiti accettati fino in fondo e sono alla ricerca del proprio posto nel mondo. In questo percorso Tamina scopre anche l’amore, quello per il suo compagno di scuola Roberto (Alessandro Giovanni Cartenì), e stringe nuove amicizie, come quella con Elena (Federica Pala), Marie Jeanne (Nathalie Gabrieli), Jacopo (Filippo Romano), Giorgia (Eleonora Simonelli) e Sabrina (Lucilla Caliciotti).
“Crush – La Storia di Tamina” fa parte dell’originale collana “Crush”, ideata da Simona Ercolani, che riflette sui cambiamenti profondi provocati nei preadolescenti dalla prima cotta, una vera tempesta emotiva e un’altalena di emozioni con cui si trovano a fare i conti mentre cercano di affermare la propria identità e conoscere sé stessi.
“Crush – La storia di Tamina” (otto episodi da venticinque minuti) è una produzione Stand By Me in collaborazione con Rai Kids. Soggetto di serie: Simona Ercolani. Sceneggiature: Filippo Gentili, Angelo Pastore, Serena Cervoni, Olimpia Sales, Eleonora Ghezzi. Regia di Valentina Bertuzzi. Musiche di: Filadelfo Castro. Prodotta da: Simona Ercolani. Produttore esecutivo: Grazia Assenza. Produttori Rai: Annita Romanelli e Cecilia Quattrini.
“Crush – La Storia di Tamina”, secondo capitolo della collezione “Crush”, prodotta da Stand by me con Rai Kids, va in onda da mercoledì 1° marzo tutti i giorni su Rai Gulp alle ore 14.10 e 19.10 ed è disponibile in anteprima su RaiPlay venerdì 24 febbraio con tutti gli otto episodi da venticinque minuti
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Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario
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15 Luglio 2024![](https://www.osservatoreitalia.eu/wp-content/uploads/2024/07/IMG_5243.jpeg)
Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.
Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.
L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione
Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.
Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”
L’Umanità di Francesco Tagliente
Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.
La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.
Un Esempio di Vita
La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.
Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.
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