LA DENUNCIA DELLA UIL DI LATINA: ALLA ASL 67 SCOPERTURE E LA REGIONE NON DA' AUTORIZZAZIONE A INSERIMENTI

Redazione

La UIL di Latina in prima linea, tra l'altro, nella tutela dei disabili denuncia il fatto che la categoria, pur avendo in teoria una corsia preferenziale per l’avviamento al lavoro, non riesca nei fatti ad esigere questo diritto.

“Quello del mancato avviamento al lavoro degli invalidi – dichiara Luigi Garullo Segretario Generale UIL Latina – è un problema che si trascina da anni senza trovare una soluzione definitiva, nonostante gli sforzi prodotti dalla commissione Provinciale per il lavoro che a più riprese ha stimolato le aziende a mettersi in regola. Come già ribadito in passato – aggiunge Garullo – la questione è di grande delicatezza, e per una serie di circostanze le aziende tendono a pagare la penale prevista per la mancata assunzione di invalidi, piuttosto di mettersi in regola con quanto prevede la legge. I problemi sono molti e complessi – prosegue Garullo – , soprattutto sul versante della carente chiarezza e certezza degli sgravi contributivi e fiscali legati a tali assunzioni, l’operatività degli sgravi è demandata alle Regioni attraverso il fondo regionale per l’occupazione dei disabili che annualmente viene ripartito dal Ministero del Lavoro, è chiaro che in un clima di incertezza dell’erogazione degli sgravi le aziende rallentano i programmi di assunzione.”

“ Sul versante disabilità – aggiunge ancora Garullo – ci aspettavamo dalla regione Lazio una maggiore sensibilità, ma evidentemente parlare di solidarietà è facile mentre un’altra cosa è passare ai fatti. Quello che colpisce più profondamente è che mentre la maggior parte delle aziende pur in un clima di difficoltà si stanno mettendo in regola, sono proprio le amministrazioni pubbliche come Comuni e Ater che stentano a farlo, quella che però è davvero insopportabile e inaccettabile – conclude Garullo – è la situazione della ASL di Latina che è di fatto la più grande azienda della Provincia di Latina, che con ben 67 scoperture fra disabili e altri avviati d’obbligo, non può procedere ad alcun inserimento perché la Regione Lazio non ne da autorizzazione, per altro in un contesto in cui la ASL di Latina è fra quelle più virtuose in termini di spesa.”