La BioDesign Foundation presenta i progetti Vox Maris e Life Safe Project: il futuro parte da una rete

Sono state già raccolte oltre 100 tonnellate di reti e materiali da pesca a Chioggia, impedendone l’abbandono in mare
 
A distanza di un anno dal suo lancio, la BioDesign Foundation, l’organizzazione no profit che si occupa di promuovere il rapporto tra uomo, tecnologia, produzione e ambiente attraverso la ricerca e la messa in atto di soluzioni sostenibili alle sfide poste dai problemi ecologici globali, ha compiuto importanti passi avanti nel progetto realizzato nella laguna veneziana, a Chioggia.
 
La volontà e la lungimiranza del Consorzio degli Armatori di Chioggia e di alcuni pescatori che da anni cercano una soluzione per la raccolta e lo smaltimento delle reti dismesse, hanno portato il presidente del Consorzio degli Armatori, Roberto Penzo, a rivolgersi alla BioDesign Foundation. L’Organizzazione, tramite il proprio Earth Solution Project si è resa disponibile a trovare una soluzione concreta per far sì che tutte le reti a disposizione dei pescatori vengano consegnate alla Fondazione, optando per la salvaguardia e la tutela del nostro Mar Mediterraneo in cui finiscono ogni anno tonnellate di reti da pesca e rifiuti di plastica, dando vita al progetto Vox Maris.
 
Roberto Fiorello, direttore Amministrativo della BioDesign Foundation, ha approfondito la collaborazione con il Mercato Ittico e il Comune di Chioggia per poter posizionare alcuni container scarrabili per la raccolta del materiale da pesca presso il Mercato Ittico. La BioDesign Foundation premia economicamente i pescatori che recuperano le reti e i rifiuti di plastica raccolti in mare, acquistando le reti e i materiali da consumo dei pescherecci che al momento della consegna vengono pesati e pagati al kg.
 
È grazie a questo impegno collettivo che sono state già raccolte oltre 100 tonnellate di reti e materiali da pesca a Chioggia, impedendone l’abbandono in mare.
 
Trovata la soluzione per la raccolta di reti da pesca e rifiuti plastici, Elio Dall’Acqua, portavoce dei pescatori più sensibili al tema della salvaguardia dell’ambiente, si è rivolto nuovamente alla BioDesign Foundation ponendo un’ulteriore sfida. L’intento è trovare il modo di salvaguardare la cosiddetta “pesca indesiderata” (Bycatch), ovvero quegli organismi che vengono involontariamente intrappolati dalle reti dei pescherecci come molluschi, stelle marine, granchi e molti altri esseri viventi che costituiscono il motore silenzioso del prezioso ecosistema marino e che spesso deperiscono nei pozzetti delle imbarcazioni.
 
Dopo attente verifiche insieme a Dall’Acqua e ai pescatori, la BioDesign Foundation ha trovato una soluzione ideando delle vasche salva vita installate a spese della Fondazione sulle imbarcazioni: nasce così il “Life Safe Project”.
 
A seguito della presentazione del progetto al Dipartimento di Biologia Marina dell’Università di Padova è stato delineato uno studio scientifico volto alla salvaguardia di questi organismi. In collaborazione con la professoressa Carlotta Mazzoldi – docente di Biologia Marina dell’Università di Padova, sono stati analizzati l’efficacia e il sistema delle vasche salvavita, realizzate su misura in acciaio Inox e installate sui pozzetti dei pescherecci. Dall’analisi si stima che fra il 50% e il 70% della pesca indesiderata potrebbe sopravvivere grazie all’utilizzo di questa semplice ma efficiente tecnologia.
 
Il sistema elaborato per il Life Safe Project prevede che il contenuto delle reti (ovvero il pescato che andrà venduto, oltre agli organismi involutamente tirati a bordo) vengano scaricati su un apposito tavolo-contenitore riempito d’acqua a temperatura controllata. Su questi piani viene svolta rapidamente la suddivisione del pescato: quanto destinato alla vendita viene raccolto e riposto in celle frigorifere; gli “animali indesiderati” vengono invece travasati allo sbarco, mediante l’utilizzo di un ingegnoso scivolo, in una vasca-acquario simile per ambiente al fondale marino. Da qui, gli stessi vengono poi rimessi in mare attraverso un tubo immerso a due metri di profondità, per ostacolare l’eventuale cattura da parte dei gabbiani.
 
 
La BioDesign Foundation finanzierà dal mese di ottobre 2022 due borse di studio destinate a due biologi marini che svilupperanno uno studio scientifico, condotto dall’Università di Padova, su otto imbarcazioni –di cui solo quattro provviste di vasche salvavita, per censire e comparare i dati relativi al numero di vite marine salvate.
 
In una fase successiva, ogni pescatore che prenderà parte al Life Safe Project, installando una vasca salvavita sulla propria barca, riceverà una certificazione collegata ad un codice personale in grado di tracciare il lavoro svolto e sarà munito di una bandiera distintiva, strumenti che faciliteranno la vendita dei propri prodotti ittici, nel segno di una pesca etica.
 
“La natura funziona come un orologio, in cui ogni componente ha una collocazione precisa, per nulla casuale. Segue infatti un piano preciso e l’equilibrio è dato dall’interazione di tutti gli ingranaggi, anche i più piccoli e in apparenza insignificanti. Il mare è il nostro motore più importante sulla terra, un bene prezioso, che dobbiamo impegnarci a preservare per la nostra sopravvivenza – afferma Roberto Guerini, Fondatore e Presidente della BioDesign Foundation.
 
Attraverso la BioDesign Foundation e i suoi progetti stiamo dando vita alla missione di Luigi Colani, designer visionario che ha plasmato la nostra moderna concezione di Design organico, tenendo la natura come costante forma di ispirazione.
 
“Realizzare un mondo più etico e sostenibile è possibile – prosegue Roberto Guerini, la BioDesign Foundation dedica gran parte delle proprie attività al progetto Vox Maris per rimuovere più plastica e reti possibili dai nostri mari: grazie al supporto dei Team di attivisti denominati “The Custodians of the Future” la BioDesign Foundation ripulisce mari, spiagge, boschi e fiumi dalla plastica e si impegna sul fronte dell’insegnamento attraverso percorsi didattici volti ad aumentare la consapevolezza del vivere in armonia con la natura”.
 
 
L’obiettivo della BioDesign Foundation e del Presidente del Consorzio Armatori di Chioggia è quello di portare ed espandere il progetto Vox Maris – Salva Vita in ogni porto d’Italia e del mondo.
 
È infatti con questo intento che la BioDesign Foundation ha iniziato – tramite l’operato del proprio Direttore per l’Italia e il Mediterraneo, l’Avvocato Emanuele Mazzaro, ad estendere le stesse iniziative anche al mercato ittico di Pila e Caorle, prefiggendosi come traguardo di ubicare entro il 2023 in tutti porti più importanti d’Italia e del Mediterraneo i punti di raccolta di reti e plastica recuperata dal mare, per divulgare il progetto Salva Vita.
 
 
Nel prestigioso Palazzo Grassi di Chioggia, una delle sedi delle attività didattiche dell’Università di Padova, verrà allestita una mostra all’interno del museo di Zoologia Adriatica dedicata al BioDesign Codex, con diverse opere del Maestro Luigi Colani ispirate alla bellezza del mare: sarà infatti possibile ammirare, tra le tante, aerei dalle linee sinuose come delfini, costruzioni che ricordano la maestosità della manta e treni magnetici che assomigliano per struttura a totani.
 
Il BioDesign Codex di Luigi Colani “90% natura, 10% trasformazione” dimostra come l’applicazione del BioDesign renda possibile una totale armonia tra uomo, tecnologia e natura. Una sezione della mostra avrà come focus la plastica, in particolare la microplastica, e sarà realizzata insieme agli specialisti in questo settore dell’Università di Padova.
 
“La Microplastica genera nel mare danni incalcolabili”.
 
BioDesign Foundation
 
Scopo della BioDesign Foundation, che opera a livello nazionale e internazionale senza fini di lucro sotto il nome di Earth Solution Platform, è quello di preservare l’eredità di Luigi Colani di utilizzare il BioDesign per proteggere l’ambiente. La Fondazione sostiene, promuove e sviluppa progetti e iniziative che si occupano di BioDesign, al fine di consentire un’efficace e sostenibile progettazione e produzione. Sviluppa e promuove cicli economici ecologici e chiusi, promuove singole imprese che sostengono lo scopo della Fondazione, l’attività di ricerca e sviluppo, nonché le imprese e le azioni scientifiche, culturali, educative, artistiche e filantropiche, che a loro volta perseguono uno scopo benefico e no profit.
 
La BioDesign Foundation è Svizzera ed è stata fondata il 31 maggio 2021, con domicilio 9004 St. Gallen.
 
Luigi Colani (1928-2019)
 
Nella sua lunga carriera iniziata negli anni Cinquanta, lo “scienziato della forma” ha lavorato per le principali marche automobilistiche, tra cui Fiat, Alfa Romeo, lancia Wolkswagen e BMW. Negli anni Sessanta si è dedicato alla progettazione di componendi e mobili d’arredo e negli anni Settanta ha espanso la sua creatività in diversi settori, disegnando molteplici oggetti e complementi d’arredo tra cui camion, cucine, penne a sfera e televisori.
 
Roberto Guerini
 
Roberto Guerini ha lavorato come designer e interior designer mentre si stava laureando in Economia Aziendale a San Gallo, in Svizzera. Ha disegnato e commercializzato le proprie collezioni di complementi d’arredo e di arredamento e da vari anni si occupa di organizzazione di eventi culturali.
 
È co-fondatore e CEO di Ylem GmbH e Albatros Management AG, Colani Design e ATMOS Warehouse Bio. È autore della biografia di Luigi Colani e del Codice BioDesign. Come direttore della Fondazione Colani, continua a portare avanti l’eredità di Colani – BioDesign. Roberto Guerini è stato nominato Colani Chief Designer da Luigi Colani dal 2013.