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La vicepresidente conferma il confronto e supera l’ex presidente nella raccolta fondi di agosto, ma resta prudente sui sondaggi
Kamala Harris ha accettato di partecipare a un nuovo dibattito con Donald Trump sulla CNN, fissato per il 23 ottobre. La responsabile della sua campagna elettorale, Jen O’Malley Dillon, ha dichiarato che la vicepresidente è pronta per questa nuova occasione e che Trump non dovrebbe avere difficoltà a partecipare. Harris ha confermato la sua partecipazione anche con un post su X, esprimendo entusiasmo per questo secondo confronto e sperando che Trump accetti l’invito.
Harris supera Trump nella raccolta fondi di agosto
Nel mese di agosto, Kamala Harris e i democratici hanno raccolto 257 milioni di dollari, più del triplo rispetto ai 85 milioni di Donald Trump, secondo i dati della Federal Election Commission. Questo ha permesso a Harris di iniziare gli ultimi due mesi di campagna prima delle elezioni di novembre con 286 milioni nelle casse, contro i 214 milioni di Trump e del Partito Repubblicano. La campagna di Harris ha praticamente speso tutto quanto raccolto, con uscite pari a 258 milioni, mentre Trump ha speso addirittura più di quanto ha raccolto, con 121 milioni di dollari di spese.
Sondaggi: Harris in vantaggio su Trump
Per la prima volta dalla fine di agosto, Kamala Harris risulta in vantaggio su Trump a livello nazionale, secondo le previsioni di Nate Silver. L’analista dà Harris al 48,9% contro il 46,1% di Trump, evidenziando un lieve margine in una competizione comunque molto serrata. Harris è data in vantaggio anche in stati chiave come Pennsylvania, Wisconsin, Michigan, Nevada e Minnesota, mentre Trump la supera in North Carolina, Georgia e Arizona.
Nonostante i continui cambiamenti nei sondaggi, Harris ha esortato i suoi sostenitori, durante un comizio in Wisconsin, a non dare troppa importanza ai risultati delle indagini demoscopiche. “Mancano 46 giorni alle elezioni”, ha detto, “e sarà una battaglia serrata fino all’ultimo. Non facciamoci distrarre dai sondaggi, perché siamo ancora gli sfavoriti e c’è tanto lavoro da fare”.
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