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JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R, combo e mosse dall’anime al videogame

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Tempo di lettura 7 minuti

JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R (disponibile su Pc, Xbox, Playstation e Switch) non si pone come una semplice “remastered” del titolo uscito nell’ormai lontano 2014, come potrebbe far pensare la lettera R, ma una vera e propria enciclopedia per permettere ai fan di rivivere le battaglie più iconiche di tutte le 8 saghe principali con i loro personaggi preferiti. La base era comunque solida, infatti l’omonimo videogame del decennio scorso si distingueva già per un comparto grafico notevole e un gameplay molto più profondo di quanto sembrasse, anche se alcuni problemi come un netcode instabile e il limite dei 30 fps non hanno permesso al gioco di esprimere completamente il suo pieno potenziale. CyberConnect2 è comunque un nome molto noto per gli appassionati di picchiaduro basati su anime e con JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R Bandai Namco vuole riportare in auge un titolo passato forse in sordina all’epoca ma che ora può vantare di un rinnovato interesse grazie soprattutto alla serie anime trasmessa proprio da poco tempo su Netflix. Stone Ocean è entrata ormai nel vivo dell’azione, ma il gioco comprende anche le due saghe successive del manga, ovvero Steel Ball Run e JoJolion. Per chi guarda unicamente l’anime sono presenti quindi dei piccoli “spoiler” di quello che verrà, anche se la storia non è esattamente il punto forte di questa nuova produzione. Nel gioco del 2014, nonostante non fosse realizzato in maniera chissà quanto approfondita, quantomeno un minimo di riassunto degli eventi principali era presente anche solo in forma testuale, mentre in JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R gli sviluppatori hanno deciso per un restyle totale della modalità Avventura. Ogni saga presenta infatti un determinato numero di “tasselli” che si dividono in Normale, What If e Boss: i primi ci permettono di rivivere alcuni degli scontri principali realmente avvenuti nel manga, mentre i secondi come suggerisce il nome sono delle battaglie tra personaggi appartenenti a diverse serie che magari condividono un legame, e una volta superato un certo numero di tasselli si sblocca quello del Boss, ovvero lo scontro principale di ogni saga. Ogni tassello ha un diverso livello di difficolta è vari modificatori che possono alterare le regole della battaglia, applicando ad esempio bonus e malus, impedendo di usare mosse speciali e altri ancora. Inoltre sono presenti varie “missioni segrete” che ci chiedono di effettuare determinate azioni durante il combattimento, e soddisfacendo i requisiti si sbloccano oggetti e monete utili per personalizzare l’outfit dei personaggi così da renderli ancora più bizzarri. Il sistema in sé funziona, tuttavia si è sacrificato ancora di più il comparto narrativo, e l’unico accenno sono dei brevissimi dialoghi prima della battaglia, ma se si pensa di fare un ripasso delle varie saghe (o proprio non le si conoscono) al massimo si potrà trovare qualche spunto utile solo a chi invece già conosce bene la storia. Peccato perché, a nostro avviso, un minimo di trama avrebbe sicuramente reso più facile l’avvicinarsi di una fetta di pubblico più ampia. Oltre che alla modalità avventura, in JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R ci si potrà cimentare anche nella modalità Arcade, ossia una classica modalità da 8 battaglie di difficoltà crescente. Presenti anche “Sopravvivenza” ovvero, come suggerisce il nome stesso: una serie infinita di battaglie per vedere fino a quanto si riesce a resistere e una modalità Torneo ad eliminazione diretta. Presenti ovviamente anche gli scontri 1 VS 1 o 3 VS 3 in compagnia di amici in locale, contro la CPU e online. Online che oltre alle battaglie casual e classificate offre una serie di sfide settimanali che se completate permettono di sbloccare costumi e accessori esclusivi da sfoggiare, e normalmente sono dedicate ad una specifica saga o personaggio a rotazione. Il roster di JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R è notevolmente ampliato rispetto all’originale che comprendeva 41 personaggi (32 di base e 9 tramite DLC), mentre in questa versione si raggiungono i 50 personaggi e altri in arrivo considerata la presenza di un Season Pass per il supporto post lancio. Oltre quindi a tutti i lottatori del gioco originale sono presenti altri 10 personaggi inediti, ognuno con un proprio stile di combattimento e mosse uniche.

Il combat system di Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R non è cambiato molto nella sua essenza rispetto al passato nonostante siano state ora introdotte delle meccaniche molto importanti. Quella più evidente è la presenza di un personaggio Assist, che potrà intervenire in battaglia sia per attaccare che per difendere. Ogni Assist avrà un diverso numero di utilizzi a round, divisi in attacco e difesa che una volta esauriti lo renderanno inutilizzabile. In attacco il personaggio entrerà per continuare la combo o per colpire a sorpresa l’avversario, in difesa invece interromperà la combo nemica salvando chi gioca da una brutta situazione. È dunque fondamentale utilizzarlo al momento giusto, soprattutto in difesa, per riuscire a vincere uno scontro. L’altra grossa novità è il fatto che ora il titolo giri a 60 FPS. Il vecchio All Star Battle è ricordato da tutti per essere un picchiaduro che reggeva a stento i 30 FPS, penalizzando di molto la fluidità dell’azione. Adesso da questo punto di vista non ci sono problemi, dato che il frame rate si mantiene stabile in ogni situazione o stage. Per il resto, ci si trova dinanzi a un picchiaduro a metà strada tra un tipico anime game e uno Street Fighter. Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R infatti ha un sistema di controllo basato su tre attacchi, leggero, medio e forte, con la possibilità di schivare lateralmente gli attacchi, così come succede in Tekken. I comandi sono piuttosto semplici e quasi tutte le mosse sono fattibili con quarti di luna e mezzi giri nello stile di Street Fighter; è anche presente una modalità per novizi del genere, chiamata Easybeat, che consente di fare delle semplici combo con la pressione continua di un tasto, un po’ l’auto-combo già vista su altri titoli. Le combo sono gestite con il metodo classico che permette di cancellare un attacco debole in uno più forte e in più sono presenti mosse speciali che vedono il consumo della barra Heart Heat. Queste sono divise in mosse che consumano una barra soltanto oppure due o tre e sono rappresentate da spettacolari filmati che mostrano la piena potenza dei personaggi. La barra Heart Heat servirà anche per altre azioni più avanzate, come la possibilità di cancellare degli attacchi per proseguire una combo normalmente impossibile o per azioni più specifiche legate al tipo di combattente. Ogni personaggio infatti è classificato secondo il suo stile di combattimento e nel gioco ne esistono svariati. Energia Concentrica si rifà ai personaggi delle prime due serie di Jojo, che utilizzano una sorta di energia generata dal respiro per attaccare e infliggere maggiori danni ai personaggi vampiri. I combattenti potranno caricare la barra Heart Heat con la pressione di un tasto, per poi utilizzare una sorta di mossa EX delle loro versioni normali consumando solo mezza barra. Stand è invece la tipologia a cui appartiene la maggioranza dei combattenti del gioco, nonché il marchio di fabbrica di Jojo. Gli Stand sono degli alter ego dei personaggi, composti di energia psichica e con i poteri più svariati. Con la pressione di un tasto, il combattente potrà richiamare al proprio fianco il suo Stand, avendo un set di mosse diverso a seconda che questo sia attivo o meno. I possessori di Stand potranno anche sacrificare una barra Heart Heat per agire mentre il loro stand sta eseguendo un’altra mossa. Ci sono poi A Cavallo: i personaggi della settima serie, Steel Ball Run, utilizzano un cavallo durante il combattimento e possono montare e smontare a piacimento cambiando di molto il loro set di mosse. Presenti anche altri stili, come il Mode, legato agli elementi per gli Uomini del Pilastro della seconda serie, il Vampirismo o altri stili unici dedicati magari a un singolo personaggio, come ad esempio Baoh.

Come abbiamo già accennato, Jojo’s Bizarre Adventure: All Star Battle R è un picchiaduro che nelle meccaniche si dimostra più complesso dei classici giochi tratti da anime, solitamente basati su comandi semplici e azioni spettacolari, e tenta di avvicinarsi ai titoli più competitivi e tecnici, ma senza mai raggiungere quel livello di complessità. Nonostante ci siano svariate meccaniche e diversi modi di concatenare gli attacchi tra loro, questi non offriranno mai una varietà e una libertà d’esecuzione così sconfinata come in uno Street Fighter o in altri picchiaduro simili. Il titolo presenta anche qualche problema di esecuzione e posizionamento del personaggio per quanto riguarda il concatenamento di alcuni attacchi normali in mosse speciali – anche dopo il cancel, limitando ancor di più i tool di attacco di ogni combattente. Ci troviamo comunque di fronte a un buon picchiaduro, che sa divertire grazie alla follia dei suoi personaggi e d’altronde non potrebbe essere altrimenti dato che è tratto da uno dei manga con i combattimenti più assurdi mai concepiti. I fan del manga di Araki troveranno infatti un titolo che saprà soddisfare il loro amore per gli incredibili personaggi dell’opera, grazie alla fedeltà e al fanservice inserito da CyberConnect. La rosa però presenta degli sbilanciamenti piuttosto evidenti – ma d’altronde, con oltre 50 personaggi presenti, era difficile riuscire a rendere il tutto perfettamente equilibrato, e alcuni combattenti dotati di Stand presenteranno dei notevoli vantaggi grazie ai loro poteri esagerati. Dal punto di vista tecnico la principale novità riguarda sicuramente i 60 fps, che come già ribadito vanno a risolvere uno dei principali problemi del gioco originale. Finalmente si possono ammirare le rapidissime scariche di pugni di Star Platinum in tutta la loro fluidità, mentre a livello grafico si notano miglioramenti nei modelli ma non così eclatanti rispetto al passato, anche perché la base era già solida con un ottimo cell-shading che rende alla perfezione lo stile del manga. Degna di nota inoltre la presenza dei doppiatori giapponesi originali dell’anime, soprattutto per quanto riguarda i personaggi di Diamond is Unbreakable, Vento Aureo e Stone Ocean che all’epoca del gioco originale non erano ancora usciti ed avevano quindi voci provvisorie. Insomma, tirando le somme, JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R è molto più di una semplice remastered, e la mole di contenuti inediti e migliorie lo rendono un acquisto interessante per gli appassionati che potranno sbizzarrirsi con ben 50 personaggi giocabili. Il gameplay è più tecnico e profondo rispetto alla media del genere, e i 60 fps rendono l’azione sempre fluida e piacevole. È un peccato che tutte queste migliorie vengano rovinate in primis dalla totale mancanza di una trama e in secondo luogo da una scelta fallimentare in partenza per quanto riguarda la componente online, con un sistema ormai superato che non riesce a rendere giustizia ad un picchiaduro nel 2022. Il netcode “delay based” infatti è una pratica che ormai è stata abbandonata da quasi tutti i principali titoli del genere in favore del “rollback” proprio per garantire la minore latenza nei comandi. Vedere nel 2022 un picchiaduro arrivare sul mercato con un sistema così vecchio è assurdo, e il risultato infatti sono partite online al limite dell’ingiocabile. Certo qualche match specialmente con giocatori europei si salva, ma nella maggior parte delle volte quando si trovano giocatori oltreoceano o con connessioni non ottimali l’esperienza diventa semplicemente frustrante e fa passare la voglia di giocare. Quindi, il nostro consiglio è: se volete acquistare JoJo’s Bizarre Adventure: All-Star Battle R perché siete fan accaniti della saga o non siete interessati all’online, fatelo a testa bassa. Se invece desiderate un picchiaduro per mettervi alla prova anche online, allora pensateci due volte.

GIUDIZIO GLOBALE;

Grafica: 8

Sonoro: 8

Gameplay: 7

Longevità: 7

VOTO FINALE: 7,5

Francesco Pellegrino Lise

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