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JOBS ACT, RIPRESA ECONOMICA: 83 MILA POSTI DI LAVORO IN PIU' IN DUE MESI

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Tempo di lettura < 1 minutoAttualmente vi è un’attesa per la ripresa, soprattutto per il settore turistico che dovrebbe far nascere oltre 61 mila posti di lavoro

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di A.B.
 
Roma – Aumento considerevole da 36 mesi nel campo delle assunzioni del settore privato. I posti di lavoro aggiuntivi che le imprese dell’industria e dei servizi intendono creare nei mesi che vanno tra aprile e giugno del 2015 sono 83mila, 82mila destinati a lavoratori alle dipendenze. I dati statistici del Sistema Informatico Excelsior mostrano l’effetto Job Act e l’evoluzione dagli anni passati rispetto ad oggi. Nel gennaio 2012 il sistema produttivo, precisamente le assunzioni a tempo indeterminato (68.400) toccano il massimo storico e rappresentano il 24% delle entrate totali.  I saldi positivi subiscono una sensibile impennata, superando le 25mila unità nel caso del Nord Est e del Mezzogiorno e sfiorando le 19mila nel caso del Centro. Unioncamere spiega che il saldo positivo di 83mila unità deriva dalla differenza tra 282mila entrate e 199mila uscite attese.
 
 
Le assunzioni. Le assunzioni di lavoratori dipendenti superano le 265mila unità, 137mila non stagionali e 101mila stagionali poi vi sono 27mila unità interinali. Si prevede inoltre che le imprese stipulino 17mila contratti di lavoro autonomo, metà per collaboratori a progetto e il resto come partite Iva e collaborazioni occasionali. Nel 2 trimestre del 2014 si possono vedere i cambiamenti dovuti ai provvedimenti attuati dal Governo: l’80% sono le assunzioni a tempo indeterminato, a tempo determinato invece sono 157mila e i contratti interinali sono 27mila. I contratti con apprendistato hanno avuto un calo e sono state 8.800 e le collaborazioni a progetto invece in calo. Attualmente vi è un’attesa per la ripresa, soprattutto per il settore turistico che dovrebbe far nascere 61.600 posti di lavoro.  Sardegna, Trentino Alto Adige e Calabria le regioni che dovrebbero registrare il saldo in percentuale più consistente. Emilia Romagna, Veneto e Toscana, invece, quelle con i più elevati saldi in assoluto.