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Economia e Finanza

JOBS ACT, INPS: “IN UN MESE 76MILA RICHIESTE DI ASSUNZIONE CON DECONTRIBUZIONE”

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Tempo di lettura 2 minutiIn 20 giorni il decreto di Renzi comincia a dare i suoi frutti. I datori di lavoro assumeranno a tempo indeterminato senza pagare i contributi per tre anni

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di Maurizio Costa

Roma – Il presidente dell'Inps, Tito Boeri, ha fornito i primi dati riguardanti la riforma del lavoro approvata dal governo: “I primi dati che abbiamo – afferma Boeri – sono incoraggianti: nei primi 20 giorni, cioè dal primo al 20 febbraio, 76mila imprese hanno fatto richiesta per assunzioni a tempo indeterminato con la decontribuzione”, cioè senza pagare i contributi all'Inps per tre anni. I numeri sono già confortanti ma a fine mese si avranno cifre ancora più convincenti secondo le fonti dell'istituto previdenziale.

La riforma – Le imprese, infatti, potranno assumere, per adesso solamente per l'anno 2015, a tempo indeterminato e senza pagare i contributi per tre anni fino a un tetto di 8.060 euro. Dalla decontribuzione sono esclusi i premi Inail. Secondo l'Inps, però, le assunzioni potrebbero essere anche più di 76mila, in questo caso potremmo parlare di una svolta epocale. La riforma, detta anche Jobs Act, è entrata in vigore con la legge di Stabilità approvata dal governo di Renzi.

Al forum di Cernobbio dedicato alla finanza trapela molto ottimismo. Il ministro delle Finanze, Padoan, è molto soddisfatto, e con lui anche il governatore Visco. Le aziende sono spronate ad assumere e potranno anche ricevere una diminuzione delle tasse per questo. Sebbene Renzi abbia sempre detto che il lavoro a tempo indeterminato non esiste più, questa nuova ondata di contratti a tempo indeterminato daranno una svolta sostanziale all'economia e ai consumi italiani.

Questa agevolazione va a sostituire un'altra riforma del 1990, eliminata per l'occasione dal Jobs Act. Di queste 76mila imprese che hanno chiesto la decontribuzione, 16mila sono in Lombardia e 10mila nel Lazio. D'altra parte, però, non è detto che siano tutte nuove assunzioni: la riforma prevede che la decontribuzione e il successivo contratto a tempo indeterminato possano sostituire un contratto a tempo determinato di un lavoratore che già lavora nell'impresa, quindi senza aumentare il numero di assunzioni all'interno di un'azienda.