ITALIA SI, ITALIA NO

Alberto De Marchis

Bersani nega ogni responsabilità nel ritardo per la formazione di un Governo, Monti dice che il risanamento è avvenuto e quindi dovremmo anche ringraziarlo, a posteriori s’intende, quando anche Casini e Fini avranno terminato di avvolgersi le bende da mummia per ripresentarsi come vincitori arrivati ultimi. Il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, denuncia lo zampino dei vertici del Partito Democratico nella sua esclusione dai "grandi elettori" toscani del capo dello Stato e il centrosinistra è sempre più spaccato e lacerato tra i pizzichi del bischero e le contrarietà di Vendola che intanto ha scelto a quale poltrona rimanere aggrappato: la Regione, perché in Parlamento c’è maretta e aria di votazioni anticipate, dunque chi lascia la strada vecchia per la nuova….  Vittorio Grilli, da noi ribattezzato “The Robot” a causa della sua voce robotica e priva di alcun tipo di inflessione emotiva o dialettale (come tutta la squadra Montiana, Fornero esclusa), ha firmato ieri il decreto ministeriale con la prima tranche di risorse, pari a 10 miliardi di euro, per liquidare i crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni statali e territoriali. E chissà se avrà fatto in tempo a salvare qualche famiglia, lo si spera. Intanto se si domanda a dieci italiani  da chi e come viene eletto il Capo dello Stato solo in due riescono a dare una approssimativa risposta. Repetita iuvant: il Presidente della Repubblica è eletto dal Parlamento in seduta comune dei suoi membri. All’elezione partecipano tre delegati per ogni Regione eletti dal Consiglio regionale in modo che sia assicurata la rappresentanza delle minoranze. La Valle d'Aosta ha un solo delegato. L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dopo il terzo scrutinio è sufficiente la maggioranza assoluta. Spiace per Prodi che ha avuto la pessima idea di fare footing a Villa Borghese accompagnato con l’auto blu ed è stato beccato in flagrante da il quotidiano Il Tempo. Che ci venisse a raccontare ancora che va in chiesa a pregare per gli italiani, sì ci va, ma con l’auto pagata da noi cittadini. Tagli alla politica, lo si chiede dalla notte dei tempi: Italia sì o Italia no? ma questo è un ritornello già conosciuto.