ITALIA, LE CITTA PIU' VIVIBILI: PERCHE' NAPOLI E' IN FONDO ALLA CLASSIFICA

di Christian Montagna

Napoli – Come di consueto, anche quest'anno il sole24 ore ha realizzato il sondaggio sulla qualità della vita delle città italiane: Trento si classifica prima e a seguire Bolzano. I 36 parametri di valutazione adottati per stilare la classifica sono stati raggruppati in sei aree: tenore di vita, affari e lavoro, servizi ambiente e salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero. Al 107° nonché ultimo posto si classifica la bellissima Napoli. Vivere a Napoli, lo dico per esperienza personale, non è facile ma nemmeno impossibile. Criminalità, disoccupazione e tante altre forme di illegalità regnano sovrane, ma ci siamo mai chiesti il perché? Napoli è una delle città più belle secondo classifiche mondiali, con un paesaggio degno dei più famosi set cinematografici hollywoodiani. E' una città ricca di storia e cultura ma c'è, ahimè, chi ha permesso che la criminalità organizzata si inoltrasse a pieno nel sistema cittadino. Perchè a Napoli si fa fatica a gestire l'ordine pubblico? Probabilmente chi si occupa di suddetta gestione non ha messo in conto il bisogno che questa città ha di essere protetta da chi incessantemente cerca di distruggerla. Ormai nel linguaggio comune è diventato un default usare termini dispregiativi nel parlarne ma forse nessuno sa che Napoli non è solo scippi, rapine, ingiustizie, soprusi e camorra. Per fortuna c'è chi vive nella legalità, chi come in tutte le altre città pratica un lavoro onesto e contribuisce all'occupazione. Napoli è la città del famoso Totò, della musica della commedia, del teatro e dello sviluppo se solo chi sta in alto a governarci decidesse di prendersene maggiormente cura. Chi ha permesso che le organizzazioni criminali devastassero l'ambiente? Come si è potuto verificare uno scempio del genere? Eppure è stato fatto sotto gli occhi di tutti, inermi.
Perchè il Sud Italia occupa sempre i gradini più bassi di queste classifiche? Le risposte a queste domande le lascio dare a chi ha concesso tutto ciò invitandolo ad un lungo dialogo con la propria coscienza. L'Italia è suddivisa in 20 regioni e per ognuna di esse va adottato lo stesso trattamento

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