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Esteri

ISIS: SPUNTA UN VIDEO DI TORTURA NEI CONFRONTI DI UN RAGAZZINO DI 14 ANNI

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Tempo di lettura 2 minuti “Quelli fanno finta di essere religiosi, ma sono solo infedeli, Pretendono di seguire le regole proprie dei musulmani, ma non lo fanno. Fumavano sempre. Anzi, picchiano le persone e le uccidono”

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di Angelo Barraco

Londra – Ancora paura fanno le bandiere nere dell’Isis, fanno paura per la loro imprevedibilità e per la loro crudeltà. Di recente la loro crudeltà si è potuta vedere ancor di più attraverso un video che documenta le atrocità dei jihadisti nei territori da essi conquistati. Un video mostra un ragazzino di appena 14 anni, di origine siriana che viene pestato e torturato senza pietà. Il video è stato girato con un telefonino ed è stato pubblicato dalla BBC che, per vie trasverse, lo ha ottenuto.
 
La vittima si chiama Ahmed, appare bendata e legata e appesa ai polsi al soffitto di una stanza con i piedi che non poggiano per terra. Affianco a lui vi sono due uomini vestiti totalmente di nero e incappucciati che lo frustano violentemente. Il ragazzino è riuscito a scappare e successivamente ha raccontato a un giornalista in Turchia che è stato sottoposto anche a scariche elettriche nel momento in cui lui si metteva a gridare per invocare il nome della madre, il tutto aveva un fine, ovvero farlo confessare per aver cospirato all’eliminazione di un gruppo di loro complici. Il ragazzino scampato alla morte ha raccontato al giornalista “Ero convinto che sarei morto, che avrei lasciato dietro di me loro, i miei fratelli e i miei amici. E cosi' ho detto tutto quello che volevano”. Le torture sono durate per ben due giorni, dopo i due giorni il giovane è stato messo in prigione e condannato a morte. La sua libertà è stata resa possibile grazie ad un carceriere che si è impietosito e che gli ha permesso l’evasione. Il giovane viveva ad Al-Raqqah, città della Siria del nord-orientale diventata capitale del califfato nel 2014. In quel periodo il ragazzo fu attirato in una trappola perché volevano scoprire se fosse un pericolo o meno, due uomini si presentarono con una borsa piena di esplosivo e gle la diedero per fargli fare un attentato, il giovane stava per fare l’attentato ma fu subito arrestato. Subì numerose sevizie e dice in merito jihadisti “Quelli fanno finta di essere religiosi, ma sono solo infedeli, pPretendono di seguire le regole proprie dei musulmani, ma non lo fanno. Fumavano sempre. Anzi, picchiano le persone e le uccidono”.