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ISIS, IL MONITO DEL PRESIDENTE MATTARELLA: RESTA POCO TEMPO PER CONTRASTARE I NEMICI DELLA CIVILTA'

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Tempo di lettura 2 minuti"E' allarmante la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente e in alcuni paesi del Centro Africa"

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Redazione

"Non abbiamo molto tempo" per contrastare la minaccia del terrorismo. Lo ha detto alla Cnn il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Quello di ieri a Tunisi, ha spiegato il presidente della Repubblica, è stato "un attacco alla democrazia e alla cultura", quanto è accaduto è stato "doloroso" e "allarmante". In una nota Mattarella si è rivolto ai familiari delle vittime torinesi esprimendo il proprio cordoglio.
Nella lunga intervista rilasciata all'emittente americana il presidente della Repubblica ha spaziato su molti argomenti ma inevitabilmente i fatti di Tunisi e il pericolo terrorismo hanno preso il sopravvento. "Il terrorismo fondamentalista ha colpito gli Stati Uniti l'11 settembre e in tante altre occasioni. Ha colpito molti paesi dell'Europa, sta devastando la Siria, colpisce in tante altre aree del pianeta – spiega -. Non è un caso che a Tunisi sono stati aggrediti il Parlamento e un museo, cioè la democrazia e la cultura".

"E' allarmante la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente e in alcuni paesi del Centro Africa – continua il Capo dello Stato -. L'Isis si sta diffondendo in Libia e c'è il rischio che ciò trasformi il Paese in una base per l'attività terroristica in Europa". Parlando sempre della situazione libica Mattarella ha sottolineato come "il caos nel Paese favorisce il traffico di essere umani che espone uomini, donne e bambini a enormi rischi in cambio "di enormi somme di denaro".

Il tema del terrorismo è strettamente connesso con quello dell'immigrazione, ma Mattarella invita l'Europa a essere all'altezza "della sua storia e delle sue responsabilità". "La verità – dice – è che chi arriva in Europa fugge da guerre e carestie e vede nell'Ue come un luogo di democrazia e libertà. La prima esigenza è salvarli ma occorre anche accoglierli". Il presidente della Repubblica non esclude un ripristino di Mare Nostrum. "Lo decideranno il governo e il Parlamento – afferma – ma quello che posso dire è che per noi è un orgoglio. Ha salvato tante vite umane e non era un'operazione che incentivava l'arrivo dei naufraghi, aumentato del "60%, da quando è tata istituita Triton".

Mattarella ha affrontato anche il tema della crisi economica. "La situazione comincia a mostrare segni di miglioramento – ha detto – ma è ancora molto difficile, in particolare per la disoccupazione giovanile". .

"Non ne ho mai parlato. Lui era sulla sua auto, stava andando a messa con sua moglie e i suoi figli. Si è avvicinato un killer che lo ha colpito. Io sono stato subito chiamato da uno dei miei nipoti, sono sceso immediatamente in strada e l'ho portato al pronto soccorso. Ma era già morto. E' un ricordo per me molto doloroso". Così Mattarella ha raccontato, visibilmente commosso, i momenti dell'assassinio del fratello Piersanti, ucciso nel 1980 dalla mafia. In merito al pericolo mafioso il presidente della Repubblica ha detto di essere "sempre stato convinto che quello della lotta alla mafia sia un tema centrale, decisivo. La coscienza civile è molto cresciuta in Italia e in Sicilia".

"In queste ore di lutto e di angoscia desidero farvi pervenire, attraverso il vostro sindaco Piero Fassino, tutta la mia solidarietà umana e politica per il vostro dolore. Un gesto di odio cieco e disumano ha provocato la morte assurda e brutale di vostri concittadini". Lo scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.