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di Maurizio Costa
Siria – Tredici bambini sarebbero stati uccisi dai jihadisti dell'Isis solamente per aver guardato in televisione la partita di calcio tra Siria e Giordania. La loro unica colpa sarebbe stata quella di aver violato la sharia, la legge islamica. La denuncia è partita da un gruppo di attivisti siriani, che attraverso il proprio sito “Raqqa is being slaughtered silently” (Raqqa viene macellata in silenzio), hanno dichiarato che i bambini sarebbero stati uccisi a colpi di mitragliatrice e i loro corpi sarebbero stati esposti per le vie della città.
La partita di calcio, svoltasi in Australia, avrebbe scatenato la rabbia dei jihadisti, sebbene il fatto non sia stato ancora confermato dalle autorità. I bambini sarebbero stati uccisi il 12 gennaio: dopo esser stati prelevati dal quartiere di al-Yarmuk a Mosul, i 13 ragazzini sono stati fucilati.
I loro corpi sarebbero rimasti esposti per le strade, in modo da dare il buon esempio a chiunque volesse ripetere l'azione contro la legge della sharia.
Intanto, l'Isis ha rapito due ostaggi giapponesi. Attraverso un video, i jihadisti hanno chiesto al governo nipponico 200 milioni di dollari per il rilascio degli ostaggi. Se il Giappone non dovesse accettare l'offerta, l'Isis ha dichiarato, sempre nello stesso video, che gli ostaggi verranno uccisi entro 72 ore. La somma equivale agli aiuti che il premier giapponese Shinzo Abe ha promesso alla coalizione che combatte il califfato giornalmente.
La violenza dell'autoproclamato califfato islamico è senza fine e i video che appaiono sui social network non fanno che aumentare la paura di tutto il mondo.
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