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di Christian Montagna
Mosul – Ore di panico a Mosul per il sequestro di 111 bambini ad opera dell’Isis. Da diversi distretti della città irachena, con l’obiettivo di addestrarli come terroristi, militanti dello stato Islamico hanno sequestrato bambini in età compresa tra i 10 e i 15 anni. A riportare la notizia è stata l’agenzia Asianews, molto attiva nel territorio in questione. Nel tentativo di opporsi al rapimento dei giovani, anche 78 uomini sono stati sequestrati e si teme per le loro sorti. I bambini al momento sarebbero stati trasferiti in un centro di addestramento militare pronti alla “formazione”.
I numeri dei bambini sequestrati. Un’infanzia privata e decisa dallo stato islamico è quella che spetta ai bambini che nascono in queste terre. Nessuna possibilità di opposizione ne vie di scampo: all’Isis, non si può dire di no. Da quando Mosul è stata invasa, circa 1400 bambini sono stati già sequestrati per finire nelle fila dei combattenti in nome di Allah. Secondo testimonianze di uomini del posto, dopo la sconfitta subita nella città di Bashiqua (a nordest di Mosul), i terroristi dello Stato islamico avrebbero fatto giustiziare 15 loro miliziani proprio da dei bambini. Altri rapimenti, di recente sarebbero stati fatti nella provincia orientale di Diyala e in quella occidentale di al-Anbar; anche in questi casi si parlerebbe di circa cinquecento giovani.
L’Isis sui barconi della speranza. Secondo alcune fonti dell’intelligence europee, alcuni jihadisti Isis sarebbero in contatto con i trafficanti di esseri umani in Libia per fare sì che i combattenti possano infiltrarsi tra gli immigrati che in cerca di fortuna si avventurano sui barconi della speranza. A sostenerlo e' il giudice belga Michele Coninsx, presidente di Eurojust, l'organizzazione Ue contro la criminalità. Al momento, i servizi segreti sarebbero a lavoro su alcune operazioni delicate e per questo, la presidente, ha dichiarato di non poter fornire maggiori indicazioni. In merito alla situazione ha poi aggiunto che “E' una situazione allarmante perché questi trafficanti (di esseri umani) hanno come obiettivo talvolta quello di finanziare il terrorismo e talvolta far infiltrare ( in Europa) membri di Isis".
L’Isis guadagna con i migranti. I poveri e speranzosi giovani che si avventurano nel Mediterraneo ormai quasi ogni giorni, diventano per l’Isis una grande fonte di guadagno. La notizia arriva in seguito alla scoperta di un nuovo “manuale” di propaganda jihadista, rilanciato da Site: un e-book che esorta i musulmani in Occidente a formare gang per creare movimenti jihad "con il fine ultimo di conquistare Roma".
Le dichiarazioni di Obama. Nella notte il presidente americano, Barack Obama, ha riconosciuto che la lotta contro i terroristi dell'Isis "non sara' veloce" e che "ci vorra' tempo per sradicarli". Ciò nonostante, non si è dimostrato afflitto in questa ardua battaglia: anzi, ha incoraggiato le forze locali sui campi proprio perché è grazie a loro che già da ora si stanno colpendo basi Isis cospicue. Oltre al fronte militare, ci sarebbero da combattere anche le ideologie.
Dal fronte militare. Al momento, i militari della coalizione anti Isis colpiscono basi e uccidono soldati: in Iraq le milizie sciite hanno ucciso a Fallujah 60 terroristi dell'Isis e distrutto una fabbrica di autobombe; dieci i morti a Baiji per attentati suicidi condotti dallo Stato Islamico. In Algeria sono stati feriti due agenti per un attentato a Bouira. Le forze di sicurezza egiziane hanno ucciso quattro terroristi nel Sinai. In Nigeria si contano almeno 20 morti per un attentato a Zaria.
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