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di Angelo Barraco
L’Isis distrugge tutto ciò che può essere un ostacolo per il raggiungimento di loro scopo, senza mezze, misure, senza pensarci due volte e con un’efferatezza incredibile. Questa volta sono finiti in mano all’Isis 6 reperti archeologici che sono stati completamente distrutti. I reperti archeologici sono stati trafugati a Palmira e i miliziani li hanno trovati in mano ad un contrabbandiere. Tali notizie sono emerse dagli stessi jihadisti. Il contrabbandiere è stato fermato in un posto di blocco ed è stato condotto presso la Corte Islamica e il verdetto del giudice è stato quello della distruzione dei sei reperti e della fustigazione del soggetto. L’Isis ha rilasciato anche materiale fotografico della distruzione dei busti, ancora però non è chiaro se i busti fossero autentici oppure dei falsi e il gruppo li abbia distrutti per coprire i traffici illeciti di opere d’arte.
Palmira patrimonio Unesco: Palmira si trova a 240 chilometro a sudovest di Damasco ed è un sito dichiarato dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Le bandiere nere dell’Isis vanno avanti come treni in corsa e hanno già distrutto importantissimi siti archeologici in Iraq come quello di Nimrud che risale a 3000 anni fa e il sito assiro di Hatra, anch’essa città patrimonio dell’Unesco dove i Jihadisti hanno distrutto manufatti del II-III secolo A.C. a colpi di kalashnikov. I miliziani hanno distrutto anche a colpi di ascia le statue del museo di Mosul e avevano bruciato preziosi e inestimabili libri della biblioteca di Mosul. Palmira ha rovine monumentali di una grande città e dell’antichità, ci sono esempi di storia architettonica come i templi risalenti al primo e al secondo secolo dopo cristo e le strade sono costellate di colonne.
Conquista Palmira: La conquista di Palmira è avvenuta nella metà di maggio. La conquista di Palmira è stata strategica perché apre le porte ad un altro obiettivo, Damasco, che dista appena 200 km. Durante gli scontri dell’Isis per il controllo di Palmira sono morti più di 100 uomini appartenenti alle forze filogovernative. Adesso l’Isis ha in mano anche: la base aerea, la prigione e anche il quartier generale dell’intelligence. Ma qualche giorno fa si è saputo che venti soldati e miliziani filo-regime siriani sciiti e alawiti sono stati uccisi a colpi di arma da fuoco nell’anfiteatro del sito romano di Palmira in Siria. Proprio la scorsa settimana, le autorità siriane avevano lanciato l’allarme in merito alla distruzione dei musei e degli anfiteatri di epoca romana a Palmira ad opera dell’Isis.
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