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di Maurizio Costa
Siria – L'Isis ha attaccato alcuni villaggi nell'est della Siria e ha catturato decine di ostaggi cristiani, che i jihadisti vorrebbero usare come merce di scambio per la liberazione dei miliziani nelle mani dei curdi. La notizia è stata diramata dall'organizzazione 'Demand for Action' (Adfa), che tiene sotto controllo la situazione delle minoranze cristiane in Siria. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) ha accertato che gli ostaggi sarebbero 90. I miliziani dell'Isis avrebbero attaccato alcuni villaggi nella provincia di Al Hasakah, dove si trova un'alta concentrazione di popolazione assiro-caldeo-siriaca. I jihadisti sarebbero entrati in queste zone e avrebbero separato gli uomini dalle loro famiglie per poi portarli sulle montagne di Abd al-Aziz. Adesso questi villaggi sarebbero sotto il controllo diretto dell'Isis, che tiene in scacco soprattutto donne e bambini. Gli uomini rapiti verranno usati per liberare alcuni miliziani nelle mani dei curdi. Secondo l'agenzia di stampa siriana 'Sana', i miliziani del sedicente califfato avrebbero lanciato vari attacchi sui villaggi di Tal Hermez, Tal Shamiram, Tal Riman, Tal Nasra, al-Agibash, Toma Yalda and al-Haooz, nell’est del paese, causando decine di morti e feriti. Durante questi attacchi, i jihadisti avrebbero anche bruciato una delle chiese più antiche della Siria, all'alba di lunedì. Continuano, intanto, le minacce via internet dei miliziani dell'Isis. Secondo Rita Katz, l'esperta che monitora il web alla ricerca di indizi contro l'Isis, i jihadisti avrebbero minacciato l'Italia, affermando che "il Mediterraneo sarà colorato dal sangue dei cittadini" se Roma entrerà in guerra contro lo stato islamico. Si teme soprattutto per i cosiddetti 'lupi solitari', jihadisti che si mischiano tra la popolazione italiana, magari già ben integrati, che potrebbero causare attacchi terroristici violenti.
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