Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
di Angelo Parca
I soldi non sono arrivati e uno dei due ostaggi giapponesi è stato ucciso. E' scaduto ieri a mezzanotte l'ultimatum dell' Isis al Giappone. A riferire il primo assassinio l'organizzazione americana Site specializzata nel monitoraggio dei siti jihadisti. Secondo Site in rete c'e' un video in cui uno dei due, Kenji Goto Jogo, giornalista freelance 47 anni, afferma che il suo compagno di prigionia, Haruana Yukawahd, 42 anni, contractor dal profilo anomalo, e' stato ucciso e che tocchera' a lui se non sara' rilasciata dalle autorita' giordane la kamikaze donna mancata di Isis Sajida al-Rishawi. Isis aveva chiesto al premier Shinzo Abe un riscatto di 200 milioni di dollari per i due giapponesi, concedendo 72 ore di tempo.
In Giordania, ad Amman, il Giappone ha messo su una squadra che sta seguendo la crisi degli ostaggi. Lo monitora il viceministro degli Esteri, Yasuhide Nakayama, che stamane, ripetendo la scelta del governo di Tokyo di "non voler cedere al terrorismo", aveva ribadito che la situazione rimane "tesa" e "difficile": "Pero' continuiamo a cercare di avere informazioni da diverse fonti e agire di conseguenza". Il messaggio e' decisamente diverso dai precedenti diffusi dallo Stato islamico. Goto – che saluta la moglie "amatissima" e dice alle due figlie di sentire la loro mancanza – accusa il premier giapponese Shinzo Abe di essere il responsabile della morte dell'altro ostaggio: "Non hai creduto alle minacce di morte e non hai agito entro l'ultimatum di 72 ore". Isis continua a seminare terrore e morte, nonostante l'America sia in prima linea nel contrasto all'Isis, si continua a subire.
Correlati