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Esteri

ISIS: CONQUISTATA LA CITTA' DI RAMADI E UCCISI DIVERSI APOSTATI

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Tempo di lettura 2 minuti “Dopo Ramadi, libereremo Baghdad e Karbala!”

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di Angelo Barraco
 
Baghdad- L’isis ha conquistato la citta di Ramadi, capoluogo della provincia di Anbar che si trova nell’Iraq occidentale e dista 300 chilometri da Baghdad. La conquista della città è stata rivendicata dall’Isis che ha  inoltre riferito di aver ucciso tanti uomini delle forze di sicurezza irachene, chiamati dagli islamici “apostati”. Per respingere l’Isis il premier iracheno Haider al-Abadi aveva impiegato milizie sciite, malgrado a Ramadi vi sia una maggioranza sunnita. La mossa serviva per cacciare via i jihadisti ma allo stesso tempo vi era il timore che potessero scoppiare delle violenze interne di natura religiosa. Ramadi resisteva ancora ed era uno degli ultimi quartieri che resisteva all’Isis.
 
Giungono intanto informazioni anche da parte di chi è li e lotta: un ufficiale che si stava ritirando dalla base riferisce che i combattenti dell’Isis hanno invitato i militari che combattono a deporre le armi. Lo stesso ha poi affermato: “La maggioranza dei soldati si sono ritirati dal nostro quartier generale e i miliziani islamici sono riusciti a sfondare dalla porta Sud” continua dicendo “Stiamo ripiegando a ovest, verso una zona sicura”. Intanto anche dal pentagono giungono dichiarazioni, Elissa Smith ha detto “Ramadi e' stata contesa dall'estate scorsa e l'Isis e' adesso in vantaggio. Secondo La portavoce, la perdita della citta' non significherebbe che l'intera campagna militare in Iraq volge in favore dell'Isis, ma ha riconosciuto che lo Stato Islamico ne riceverebbe "una spinta propagandistica” aggiunge “Cio' significa soltanto che la coalizione dovra' appoggiare le forze irachene per riprenderla in seguito”. Oggi è stato diffuso il video del califfo Abu Bakr  in merito alla liberazione di Ramadi. Il messaggio reciterebbe testuali parole: “Dopo Ramadi, libereremo Baghdad e Karbala!”. Il messaggio audio diffuso è contenuto in un video di ben 40 minuti che si intitola “Lo Stato islamico ha liberato Ramadi” che mostra immagini di assedio nel capoluogo di al Anbar. Il video parla di conquiste fatte e conquiste che i guerriglieri dell’Isis sono intenti nel portare a compimento. I guerriglieri dell’Isis ormai sono vicini a Baghdad e di certo non si fermeranno. Intanto il premier Haidar al Abadi ha chiesto ai militari di non ritirarsi. Molti civili hanno dovuto lasciare le loro case e si sono diretti verso la capitale.
 
Le bandiere nere dell’Isis sono tante, avanzano e fanno paura poiché simboleggiano una conquista, ma anche la morte. L’ultima strage ha visto come bersaglio Parmira, nella Siria Centrale. In un precedente attacco sono morte ben 23 persone tra cui 9 bambini. Non risparmiano nessuno le bandiere nere dell’Isis, dove c’è terra, dove c’è conquista si affiancano lotta e morte di innocenti che hanno la sola colpa di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma non è una guerra che avrà un fine, è una guerra fine a se stessa.

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Esteri

Trump in vantaggio su Biden: ecco gli ultimi sondaggi

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Donald Trump è in vantaggio su Joe Biden nei sette principali Stati in bilico.

Lo rivela l’ultimo sondaggio del New York Times. Si tratta in particolare di Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin. Il margine più stretto è in Michigan, dove il tycoon ha il 42% delle preferenze contro il 40% del presidente, e in Pennsylvania (43% contro 40%). 

Quasi i due terzi dei democratici ritengono che Joe Biden dovrebbe ritirarsi dalla corsa alla Casa Bianca e consentire al partito di nominare un altro candidato. E’ quanto rileva un sondaggio di Ap-Nord Center for Public Affairs Research. 

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Cronaca

Libano, visita del Cardinale Parolin alle strutture umanitarie dell’Ordine di Malta

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Spirito di vicinanza e comunione d’intenti al centro del ciclo ravvicinato di incontri tra il Governo dell’Ordine di Malta e la Santa Sede iniziato con l’arrivo del Segretario di Stato, Cardinale Pietro Parolin, in Libano per visitare le opere assistenziali del Sovrano Ordine di Malta, e che si è concluso il 27 giugno proprio in concomitanza con il vertice di Stato in Vaticano tra Papa Francesco e il Gran Maestro dell’Ordine, Frà John Dunlup.
 
Nel corso della visita in Libano, Parolin ha celebrato una solenne Santa Messa in memoria di San Giovanni Battista, patrono dell’Ordine di Malta, alla presenza dell’Ambasciatore dell’Ordine in Libano, Maria Emerica Cortese e di alte cariche dello Stato. Il Segretario di Stato si è successivamente recato in alcuni dei centri umanitari gestiti dall’Associazione Libanese dell’Ordine e ha partecipato ad alcune attività caritative.
 
La visita è stata fortemente voluta dal Governo del Sovrano Ordine di Malta proprio per rafforzare lo spirito di comunione e collaborazione con la Santa Sede. Promuovere il viaggio in Libano del Segretario di Stato il Cardinale Parolin, contestualmente alla visita ufficiale del Gran Maestro dal Santo Padre, testimonia l’attenzione a sostegno dei tanti progetti umanitari che l’Ordine porta avanti nel mondo.  Da oltre 70 anni, l’Ordine di Malta è in prima linea nel fornire assistenza sanitaria di base e servizi di sostegno sociale alla popolazione di tutto il Libano. Dal 2020 l’Ordine ha focalizzato il suo impegno su progetti “agro-umanitari” riconoscendo nell’agricoltura un fattore cruciale nell’affrontare le principali questioni umanitarie e in particolare, dopo la crisi economica del 2019 che ha colpito il Paese, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere la ripresa economica e sostenere le fasce della popolazione più vulnerabili del Libano. Oggi l’azione umanitaria dell’Ordine di Malta si inserisce nel contesto di una crisi socio economica che vede l’80% della popolazione vivere in una condizione di povertà multidimensionale e in una situazione che, a causa del conflitto Israelo-Palestinese, ha gettato il Paese in uno stato di continuo allarme.
 
Alla luce delle pressanti sfide umanitarie, il programma agro-umanitario è la testimonianza dell’impegno dell’Ordine di Malta nel Paese che attraverso un’ampia rete di iniziative mira a dotare le comunità degli strumenti e delle risorse necessarie per resistere e riprendersi efficacemente dagli shock avversi. Attualmente l’Ordine di Malta gestisce sei Centri agro-umanitari in tutta la nazione e l’attuale copertura di terreni agricoli riguarda il 69,26% del territorio libanese, con l’obiettivo di arrivare al 75% entro la fine di quest’anno.
 
Privo di virus.www.avast.com



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Esteri

Uk, svolta a sinistra: Starmer chiede unità

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Il leader del Partito Laburista, Keir Starmer, è diventato primo ministro e ha esortato il Paese a unirsi a un “governo di servizio”. Nel suo discorso inaugurale, Starmer ha sottolineato l’importanza di superare le divisioni politiche e sociali per affrontare le sfide che il Regno Unito deve affrontare. Ha evidenziato la necessità di collaborazione tra partiti politici, settori economici e comunità per costruire un futuro più prospero e giusto per tutti i cittadini.

Starmer ha delineato le priorità del suo governo, che includono il rafforzamento del sistema sanitario nazionale, la promozione dell’istruzione e della formazione, la lotta al cambiamento climatico, e il miglioramento delle condizioni di lavoro e dei diritti dei lavoratori. Ha anche promesso di affrontare le disuguaglianze economiche e sociali, investendo in infrastrutture e servizi pubblici essenziali.

Il nuovo primo ministro ha chiesto a tutti i cittadini di partecipare attivamente a questo progetto comune, mettendo da parte le differenze ideologiche e lavorando insieme per il bene comune. Ha concluso il suo discorso con un appello all’unità nazionale e alla solidarietà, invitando tutti a contribuire alla costruzione di un futuro migliore per il Regno Unito.

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