Scienza e Tecnologia
Insurgency Sandstorm arriva anche su Xbox e PlayStation
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3 anni faon
Insurgency Sandstorm arriva su console dopo essere uscito originariamente nel 2018 su PC via Steam. A distanza di tre anni il titolo compie il suo debutto su PlayStation 4 e Xbox One con la possibilità di essere giocato su PS5 e Xbox Series X/S con tanto di supporto al 4K ed ai 60fps. Si tratta di un’ottima occasione per i giocatori console di riscoprire un apprezzato shooter tattico che punta a un realismo assoluto degli scontri a fuoco all’interno di ambientazioni urbane devastate dalla guerra. Oltre alla possibilità di giocare in multiplayer PvP, c’è spazio anche alle partite cooperative online che permettono di vivere un’esperienza ancora più coinvolgente rispetto all’approccio in solitaria. In merito alla distribuzione su console, l’edizione standard di Insurgency Sandstorm è disponibile sia in formato fisico che digitale, mentre le Gold e Deluxe Edition del titolo pubblicato da Focus Home Interactive sono reperibili soltanto tramite download online. Oltre al gioco completo, l’edizione Deluxe include il Pass Anno 1, la Gold invece mette a disposizione anche il Pass Anno 2 previsto nel corso del 2022. Infine, sempre per l’anno prossimo sono attese ulteriori migliorie per le versioni next-gen, volte a garantire il pieno supporto a tutte le caratteristiche peculiari di PS5 e Xbox Series X/S. Detto ciò, parliamo adesso del gioco: la prima cosa che bisogna dire su Insurgency Sandstorm è che questo è il primo capitolo della serie che non ha la modalità campagna. La produzione è infatti basata sul gioco di squadra, puntando tutto sul realismo e l’amore per le armi da fuoco. Sandstorm ha quindi una modalità in cooperativa, una PvP e alcune modalità in locale, senza voler contare la modalità pratica, dove potrete imparare i fondamenti del gioco senza ansia da prestazione. Infatti, nonostante il titolo dà subito “il permesso” di buttarsi nella mischia, è sempre meglio passare per il via e imparare tutto dall’inizio; questo anche se si hanno alle spalle ore e ore di sparatutto. Il feeling, pad alla mano, lo si può descrivere come “pesante”; in che senso? Beh, il nostro protagonista si muoverà con chili di attrezzatura addosso, a prescindere dal loadout, quindi la sensazione che si avrà è esattamente quella di “avere peso addosso”, un elemento che avrà un forte impatto sulle prestazioni sul campo di battaglia, specialmente se siete abituati a FPS frenetici come Call of Duty. Insurgency Sandstorm, lo ricordiamo, è infatti un videogame che vuole avvicinarsi alla simulazione bellica piuttosto che a un semplice shooter tutto nervi e riflessi. Detto ciò, viene da se che avere un approccio aggressivo non è consigliato. Insurgency Sandstorm è un titolo che richiede strategia poiché estremamente realistico: ogni colpo può essere mortale, l’auto aim non esiste e quando il caricatore finisce bisogna ricordarsi di cambiarlo. E ovviamente, se si decide di cambiarlo, è necessario tenere a mente che se ne hanno un numero limitato e nel caso in cui lo si fa in anticipo, si perderanno tutti i colpi rimanenti in quello che si scarta. Potrebbe essere uno scoglio di frustrazione, anche nel caso in cui si giochi contro l’intelligenza artificiale. Ovviamente, per via della sua natura ibrida a metà fra azione e strategia, il titolo ha bisogno di alcune ore per essere compreso a pieno e possiamo assicurarvi che si prenderà il suo tempo, il che non è necessariamente un malus, ma colpisce un po’ l’accessibilità, specialmente in chi vuole mettere su un gioco, premere il pulsante start e iniziare a massacrare nemici su nemici.
Insurgency prevede la bellezza di otto classi, ciascuna minuziosamente caratterizzata da abilità specifiche, quasi si trattasse di un gioco di ruolo. Sono tutte a numero limitato, a parte il fuciliere che è il classico tuttofare: oltre a questo troviamo lo specialista (fucili a corto raggio), il mitragliere, il demolitore (lanciarazzi), il supervisore (presunte armi particolari, in verità il loadout è molto simile a quello del fuciliere) e il tiratore (cecchino). Merita una menzione particolare il comandante, l’unico che può lanciare delle offensive (sotto forma di bombardamenti, attacchi aerei, droni), ma per poterlo fare ha bisogno di un osservatore che gli stia a fianco. Si tratta di vere e proprie mosse finali in grado di spazzare via la squadra che le subisce e, in base alle nostre esperienze, sono forse sin troppo efficaci (sicuramente si possono utilizzare tropo di frequente). Le armi sono quelle tipicamente utilizzate nelle battaglie in Siria e Iran dalle truppe locali, quindi sono presenti l’immancabile SKS, il Kalashnikov, l’AKS, l’M16A2, e numerose altre, ciascuna con propri ratei di fuoco, capacità di penetrazione, tempi di ricarica e via discorrendo; si possono personalizzare con l’aggiunta di accessori come mirini, compensatori, impugnature, lanciagranate. Il sistema di combattimento è molto gratificante, così come la balistica dei fucili: davvero un ottimo lavoro che richiede riflessi fulminei e conoscenza approfondita della mappa. In Insurgency il fuoco di soppressione è più che mai un ottimo viatico per sgomberare le stanze dai nemici; le granate fumogene sono fondamentali e possono fare la differenza nella conquista di un avamposto; i lanciarazzi sono micidiali perché con le loro schegge impazzite possono eliminare chiunque nell’arco di metri dal punto di impatto del missile. A fornire un’ulteriore sfumatura tattica ci pensano i veicoli, la cui presenza, onestamente, ci è parsa un po’ troppo pretenziosa, a parte per un paio di punti dove si sono rilevati effettivamente utili. Padroneggiare il proprio arsenale richiede tantissima pratica, ma l’esperienza di chi ha ore di gioco alle spalle è visibile e può veramente spostare gli equilibri di una battaglia. Al termine di ogni match (sia esso PVP che PVE) si viene ricompensati sia con dei punti ranking che con della moneta virtuale con cui acquistare abbellimenti esclusivamente estetici per il proprio soldato. A livello di location, Insurgency Sandstorm ha delle ambientazioni classiche per un simulatore bellico e visto che ci si muove all’interno del Medio Oriente, sono presenti case di mattoni distrutte, strutture in metallo fatiscenti e tantissima sabbia. I nemici saranno ben mimetizzati grazie alle loro divise e l’avere una palette cromatica che non cambia mai dal color sabbia, marrone e verde, stanca un po’ l’occhio. Per il resto si può dire che la componente tecnica appare di buon livello, seppur gli sviluppatori non abbiano voluto spingere più di tanto in tal senso, il che non è il massimo per l’immersività e per la vista, dato che avere dei modelli poco definiti rende difficile individuare i nemici oppure capire dov’è possibile interagire con l’ambiente. Per quanto riguarda le animazioni, queste sono ben realizzate e piuttosto scorrevoli, riuscendo a rendere bene l’idea dei movimenti di un soldato: dalla corsa con l’arma in mano al gettarsi a terra per mimetizzarsi con l’ambiente. Peccato che i corpi a terra non abbiano nessun tipo di fisica ed è possibile attraversarli come se non fossero lì. Per quanto concerne il comparto audio, la musica è presente solamente nel menù di gioco e nel caricamento ed è piuttosto “anonima”, intendiamoci, significativa quanto basta per mettere i giocatori nel mood giusto e caricare prima di andare sul campo di battaglia mediorientale, ma nulla a che vedere con le opere presenti in alcuni massimi esponenti del genere. Gli effetti sonori sono vitali per Insurgency Sandstorm ed è grazie al loro essere posizionali che spesso si intuisce dove si trova un nemico, cosa che però possono utilizzare anche loro per individuare il giocatore e farlo fuori. Tirando le somme, Insurgency Sandstorm è senza ombra di dubbio un titolo che vale la pena di essere provato, un’ottima via di mezzo tra super-realismo e arcade. Il software si lascia giocare e, come già detto, si prende il suo tempo per essere compreso. Giocarlo insieme a un gruppo di amici, ovviamente, è la scelta migliore, vista la forte componente strategica. La comunicazione potrebbe fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Detto ciò quindi, se avete voglia di provare un approccio Fps sottilmente diverso, meno frenetico e più ragionato, questo è il videogame che fa per voi.
GIUDIZIO GLOBALE:
Grafica: 8
Sonoro: 8,5
Gameplay: 8,5
Longevità: 8,5
VOTO FINALE: 8,5
Francesco Pellegrino Lise