Connect with us

Redazione Lazio

INIZIA IL BALLETTO DEI RIFIUTI DEL LAZIO

Clicca e condividi l'articolo

Tempo di lettura 2 minuti Zaia: "Un no ribadito a più riprese e non solo nei confronti del Lazio''.

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Angelo Parca

Roma – Nicola Zingaretti non trascura il tema dei rifiuti e alla vigilia della chiusura di Malagrotta che decreterà lo stop ai rifiuti non trattati nella discarica e che avverrà giovedì 11 Aprile pensa di chiedere aiuto “temporaneo” ai presidenti delle altre Regioni:  ''Giovedì alla conferenza dei presidenti delle Regioni – dice il governatore del Lazio – chiederò ad altre Regioni di accogliere i rifiuti di Roma per un periodo transitorio per essere lavorati. Altrimenti Roma è in difficoltà e confido nella solidarietà di altre Regioni''.


Intanto il sindaco Gianni Alemanno fa sapere che a breve sentirà il ministro e il commissario per vedere cosa è stato elaborato.”La mia preoccupazione – dice il sindaco capitolino –  non è per i rifiuti in strada ma è evitare l'infrazione comunitaria che c'è su Malagrotta per rifiuti del 'tal quale'. Da cinque anni abbiamo chiesto, prima a Marrazzo, poi alla Polverini e a Zingaretti di fare un piano complessivo per poter fare un'alternativa a Malagrotta. Questo piano non è venuto fuori, le proposte che sono uscite non erano accettabili, adesso siamo vicini a una soluzione perché si è trovata la strada per trattare tutti i rifiuti – ha continuato Alemanno – Si poteva evitare tutto questo cominciando molto prima, ma ribadisco che Roma Capitale è vittima di tutto questo. Il Comune raccoglie i rifiuti li tratta, li differenzia, sta aumentando la differenziata poi però lo smaltimento non è compito nostro ma delle strutture più grandi di noi che devono darci indicazioni precise. Attendiamo che il commissario e il ministro – ha concluso – traccino una linea chiara. Non c'è il rischio Napoli a Roma perché il problema non è la chiusura di Malagrotta in quanto tale, ma di non mettere i rifiuti del 'tal quale' dentro Malagrotta”.

La tirata di giacchetta di Alemanno e Zingaretti nei confronti dell’ex governatore del Lazio ha fatto pronunciare la parola “scaricabarile” al neo deputato Polverini, la quale ha tuonato: “Sulla vicenda rifiuti vedo solo passi indietro e poca memoria ma, soprattutto, la solita pratica dello scaricabarile tra Istituzioni – dice Polverini –  che non vogliono assumersi responsabilità. Abbiamo tolto il Lazio dalla procedura d’infrazione avviata da Bruxelles approvando, dopo dieci anni d’attesa, il Piano regionale dei rifiuti e assumendoci la responsabilità di indicare siti alternativi a Malagrotta lavorando affinché, grazie agli investimenti della mia Giunta, si potesse dare concretezza alla raccolta differenziata. Tutto questo surrogando funzioni che altri avrebbero dovuto esercitare ed in presenza di veti, soprattutto della Provincia, che non si è mai seriamente preoccupata di offrire alternative percorribili.

Critico al riguardo anche il coordinatore dei Socialisti Riformisti Donato Robilotta che afferma: “Mi sono sempre chiesto in questi giorni: come faremo a chiedere alle altre Regioni di prendersi i rifiuti di Roma quando le amministrazioni locali di Albano e Frosinone li hanno rifiutati? Sul no ai rifiuti di Roma dei nostri territori è stato assordante il silenzio della classe politica e degli amministratori locali e regionali che non hanno mosso un dito e ora lanciano appelli alla solidarietà delle altre Regioni”.

Condanne dal Veneto dove il presidente della Regione Luca Zaia punta il dito e sostiene un chiaro no: ''La prima regola e' che ognuno e' padrone e responsabile a casa propria. Restiamo fermamente contrari a ricevere rifiuti da Roma, un no ribadito a più riprese e non solo nei confronti del Lazio''.
 
 

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

Continua a leggere

Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
image_pdfimage_print

Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

Continua a leggere

Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

Pubblicato

il

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura < 1 minuto
image_pdfimage_print

Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

Continua a leggere

SEGUI SU Facebook

I più letti