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Chiara Rai
Le inciuciarie sono iniziate, alle 10 in punto le votazioni. Si arriva con un centrosinistra altro che spaccato, disintegrato. Eppure per un attimo si era creduto che potessero essere compatti. Invece no, ci sono principalmente quattro correnti: i bersaniani, i renziani, i vendoliani e i prodiani. Quando è uscito fuori il nome del figlio della balena bianca Franco Marini (già segretario generale della Cisl, presidente del Senato, ministro del Lavoro, segretario del Partito Popolare Italiano e parlamentare europeo) come candidato condiviso per il Quirinale è scoppiata l’apocalisse. La scelta, apprezzata da Pdl e Scelta Civica, crea la rivolta dei renziani che annunciano il voto contrario. Anche Vendola in preda a mal di pancia estremisti decreta la fine della sua coalizione. E i prodiani? Penserete che voteranno Marini? Sicuramente non al primo colpo. Dopo aver appurato la certezza della rinuncia della Gabanelli, arriva il secco no di Niky che prova ad avvicinarsi ai pentastellati cercando di condividere il loro candidato Rodotà. Anche Renzi ha fatto il nome di Rodotà.
Non vorremmo fare retorica, ma l’abbiamo detto con un giorno di anticipo: Gabanelli esca e Rodotà pescato condiviso da Cinque Stelle e Pd, all’apparenza non tutto. [ Art. del 17/04/2013 MILENA FA L'ESCA E RODOTÀ IL PESCATO ]
Diciamo all’apparenza perché Bersani, che trovata l’intesa sulle inciuciarie ha tirato fuori dal mazzo Marini che piace a Monti e Berlusconi, ha ricordato a Vendola che in soldoni non è possibile sostenere chi ha detto no sempre e comunque su tutto, soprattutto nella fase di perlustrazione bersaniana che ha fatto flop in diretta su streaming. Dunque se Marini verrà votato da Bersaniani, Pdl, Scelta Civica e Lega potrebbe passare. E il sindaco fiorentino commenta: “Come prevedevo l'accordo alla fine c'è stato e se ci sarà anche il voto della Lega possono farcela già al primo scrutinio”. Per il bischeraccio, Marini non è l'uomo giusto “perché lo conosco – dice Renzi – ve lo immaginate al telefono con Obama? A me sembra il meno adatto. Ma se lo eleggeranno metterò subito la foto nella mia stanza perché ho rispetto per il presidente della Repubblica”.
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