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di Silvio Rossi
Roma – Hanno fermato i due ragazzi accusati di essere gli investitori di via Mattia Battistini, a Primavalle, dove è morta la cittadina filippina quarantaquattrenne Corazon Peres Abordo, e sono rimaste ferite altre otto persone.
Dopo l’arresto della diciassettenne che era a bordo della Lancia Lybra, e le dichiarazioni del proprietario della macchina, padre dei due ragazzi, le indagini stavano stringendo il cerchio sui due fuggitivi.
Sono due fratelli, figli dell’uomo che era probabilmente era con loro a bordo dell’auto, di 19 e 17 anni, di cui sembra fosse il secondo alla guida. Stamattina la Polizia li ha trovati e condotti negli uffici della Questura di Roma per gli interrogatori di rito. Le forze dell'ordine hanno preso i due rom grazie ai callulari dei due ragazzi, che si sono agganciati alle celle telefoniche e hanno lasciato le tracce utili agli inquirenti.
Il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano ha ringraziato gli agenti “per le indagini scrupolose e per l'impegno che ha consentito di arrivare all'obiettivo”. Anche il sindaco di Roma, Ignazio Marino, ha ringraziato le forze dell’ordine, commentando: “Chi vive al di fuori della legge non può trovare spazio nella nostra città e nel nostro Paese e il Campidoglio si costituirà parte civile nel processo contro queste persone”.
Il sindaco ha annunciato anche che il Comune di Roma si costituirà parte civile nel processo contro gli autori dell’incidente (sono quattro i possibili incriminati, tutti i passeggeri della vettura lanciata a folle velocità). Il comune, che venerdì scorso aveva accolto in Campidoglio la famiglia della donna uccisa, ha dimostrato vicinanza nei confronti della comunità filippina, presente da molti anni nella capitale, che è rimasta molto scossa dall’avvenuto
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