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Cronaca

Incidente mortale con il pilota automatico: un’era di sangue sulle strade?

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Ecco cosa succede con le macchine che hanno il pilota automatico. Le probabilità di avere un incidente mortale aumentano perché la verità che emerge è che questi sistemi non possono sostituire completamente i conducenti umani. L’autista di 38 anni che era alla guida di quest’auto è morto. Il terribile incidente è avvenuto in California. La notizia è riportata dal giornale Reuters che pubblica una approfondita inchiesta sul tema. Tesla electric suv Inc ha fatto sapere venerdì che un modello Tesla X, su cui è stato attivato il suo sistema di pilota automatico, è rimasto coinvolto in un incidente fatale in California la scorsa settimana , sollevando nuove domande sul sistema semi-autonomo che gestisce alcune attività di guida.

Tesla ha anche detto che i registri del veicolo dell’incidente non hanno mostrato alcuna azione da parte dell’autista poco prima dello schianto e che lo stesso avrebbe ricevuto degli avvertimenti precedenti di mettere le mani sul volante.

“Il conducente aveva circa cinque secondi e 150 metri di visuale libera del divisore di cemento con l’attenuatore schiacciato, ma i registri del veicolo mostrano che non è stata intrapresa alcuna azione”, ha detto Tesla. La dichiarazione non ha chiarito però perché il sistema dell’Autopilota non ha rilevato il divisore concreto.

Lo scontro fatale e il fuoco dei veicoli del Tesla vicino a Mountain View, in California, hanno coinvolto altre due auto e il traffico in ritardo per ore. L’autista di Tesla, 38 anni, è morto in un vicino ospedale poco dopo l’incidente.

L’Amministrazione nazionale per la sicurezza del traffico autostradale ha avviato un’indagine sullo schianto all’inizio di questa settimana. Anche il National Transportation Safety Board sta indagando sull’incidente mortale.

L’autopilota consente ai conducenti di togliere le mani dal volante per periodi prolungati e in determinate condizioni. Tesla richiede che gli utenti acconsentano a tenere le mani sul volante “sempre” prima che possano usare il pilota automatico, ma gli utenti solitamente dicono che possono usare il sistema per guidare a mani libere.

L’NTSB ha incolpato Tesla in un precedente incidente fatale con il pilota automatico. A settembre, il presidente dell’NTSB, Robert Sumwalt, ha dichiarato che i limiti operativi del Tesla Model S hanno svolto un ruolo chiave in un incidente del maggio 2016 che ha ucciso un autista utilizzando il pilota automatico.

Quella morte – la prima fatalità in un veicolo Tesla che funziona in modalità Pilota automatico – ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei sistemi che possono eseguire compiti di guida per lunghi tratti con un intervento umano minimo o nullo, ma che non possono sostituire completamente i conducenti umani.

L’NTSB ha dichiarato che Tesla avrebbe potuto adottare ulteriori misure per prevenire l’uso improprio del sistema e ha criticato il conducente per non aver prestato attenzione e per “eccessiva dipendenza dall’automazione dei veicoli”.

A gennaio, la NHTSA e la NTSB hanno avviato indagini su un veicolo Tesla, apparentemente in modalità semi-autonoma, che ha colpito un camion dei pompieri in California. Né l’agenzia né Tesla hanno offerto alcun aggiornamento.

Le indagini governative aumentano il rischio per Tesla e le case automobilistiche in un momento in cui l’industria sta cercando una legislazione federale che faciliti lo spiegamento di auto a guida autonoma.

Lo schianto giunge poco dopo che un veicolo Uber in Arizona in modalità di guida autonoma ha colpito e ucciso un pedone.

Tesla ha detto venerdì che “il pilota automatico non previene tutti gli incidenti – un tale standard sarebbe impossibile – ma li rende molto meno probabili. In modo inequivocabile rende il mondo più sicuro per gli occupanti del veicolo, i pedoni e i ciclisti “.

 

Tesla ha detto che negli Stati Uniti “c’è una mortalità automobilistica ogni 86 milioni di miglia su tutti i veicoli di tutti i produttori. Per Tesla, vi è una fatalità, tra cui incidenti mortali noti, ogni 320 milioni di miglia in veicoli dotati di hardware autopilota. ”

Tesla a settembre 2016 ha presentato miglioramenti al pilota automatico, aggiungendo nuovi limiti alla guida hands-off. Giovedì, Tesla ha detto che stava richiamando 123.000 berline Model S costruite prima di aprile 2016 per sostituire i bulloni nel componente del servosterzo che possono iniziare a corrodersi dopo il contatto a basse temperature con il sale stradale. Al riguardo non sono stati segnalati incidenti o lesioni.

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Cronaca

Milano, droga agganciata con calamite sotto l’auto: arrestato un 27enne dopo inseguimento [VIDEO]

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La Polizia di Stato ieri pomeriggio a Milano ha arrestato un cittadino marocchino di 27 anni, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti di polizia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli agenti del Commissariato Mecenate, verso le ore 13, nel corso di uno specifico servizio di contrasto allo spaccio di droga, hanno intensificato l’attività di osservazione e controllo all’interno del Quartiere Ponte Lambro e viale Ungheria dove hanno notato una vettura utilitaria parcheggiata a bordo strada con un uomo in piedi che parlava con il conducente seduto a bordo della stessa.

Una volta avvicinatisi con la vettura civetta, i poliziotti hanno richiesto l’ausilio di una volante perché la vettura attenzionata, risultata intestata a una società di leasing, aveva ripreso la marcia a velocità sostenuta in direzione di via Mecenate.

Ne è nato un inseguimento fino a via Garavaglia, strada senza uscita, dove il conducente è sceso scappando lungo le vie Forlanini, Barigozzi e Via Cossa dove, entrato in un giardino condominiale, è stato preso e sottoposto a controllo: all’ingresso di via Garavaglia, a bordo strada, i poliziotti hanno rinvenuto un involucro in plastica bianco elettrosaldato a palloncino contenente grammi 1,2 di cocaina e, all’interno della vettura che lì aveva abbandonato, una banconota da 50€ nel vano portaoggetti e, sotto la scocca, due scatole in acciaio di caramelle, agganciate mediante alcune calamite, al cui interno vi erano dieci involucri contenenti 10 grammi circa di cocaina.

L’uomo è stato arrestato e posto nelle camere di sicurezza della Questura in attesa di essere giudicato per direttissima.

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Castelli Romani

Monte Compatri, Agnese Mastrofrancesco nuovo consigliere di Città Metropolitana

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“Nel giorno del mio compleanno, tra messaggi, post e telefonate, ne è giunta una veramente diversa dal solito” inizia così il post di Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri e già assessore all’Urbanistica che nel giorno del suo compleanno riceve una notizia davvero inaspettata: “La Segreteria Generale della Città Metropolitana, ovviamente non per farmi gli auguri di compleanno, ma per comunicarmi che presto farò parte del Consiglio che siede a Palazzo Valentini, come consigliere”.

Una notizia davvero eclatante per la cittadina di Monte Compatri che non aveva rappresentanti in seno a quella che un tempo era la provincia di Roma da almeno quarant’anni.

Agnese Mastrofrancesco, mamma di due bambini, eletta in Consiglio Comunale per ben quattro mandati consecutivi diventa la prima donna di Monte Compatri a sedere a Palazzo Valentini.

L’abbiamo contattata telefonicamente, oltre che per farle le nostre personali congratulazioni, per avere, a caldo, le sue prime impressioni su questo nuovo incarico.


Consigliere Mastrofrancesco prima di tutto le nostre congratulazioni. Se l’aspettava?
Sapevo che sarebbe stato difficile, ma come per tutte le cose, dobbiamo sempre crederci, perché prima o poi, la ruota gira e può arrivare anche il tuo momento. Quindi non ero certa, ma ci ho creduto fino ad oggi.


Ora il suo impegno politico raddoppia: quali saranno le sue priorità per Città Metropolitana?
Io credo che fare politica è un impegno grande, come grande deve essere la passione nelle cose che uno fa ed in cui crede. Dopo una gavetta, all’ interno del comune di Monte Compatri, posso dire di essere pronta a portare le mie energie anche nel consiglio di Città Metropolitana, dove cercherò di essere sempre dalla parte dei più deboli, di quelli che non vengono mai ascoltati o peggio ancora visti.


Tanti i messaggi di congratulazioni all’indirizzo della neoconsigliere Mastrofrancesco prima su tutti quello della consigliere regionale Laura Corrotti che dalle sue pagine scrive:

l’onorevole Laura Corrotti insieme alla neoconsigliere di Città Metropolitana Agnese Mastrofrancesco

“Congratulazioni a Agnese Mastrofrancesco, consigliere comunale di Monte Compatri, che da oggi entra ufficialmente in Città Metropolitana. Sono certa che il percorso portato avanti negli anni si svilupperà sempre di più e contribuirà al miglioramento del territorio di Roma e della sua Provincia” a cui fanno eco moltissimi consiglieri comunali dei Castelli Romani.
Fa rumore la mancanza di un messaggio alla neoeletta da parte dell’amministrazione Comunale di Monte Compatri, paese in cui la Mastrofrancesco è da oltre 15 anni Consigliere Comunale.

A nome della redazione tutta auguriamo alla neoconsigliere di Città Metropolitana un buon lavoro.

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Cronaca

Roma, aggressione omofoba in via della Pisana: il racconto di una delle vittime

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“Mercoledì esco assieme ad un amico. Una serata in allegria ci salutiamo e, come il solito, tra amici ci diamo un bacio e da li è iniziata l’aggressione”.
È l’inizio del triste racconto di Gianluca che mercoledì a Roma è stato vittima, assieme ad un amico, di un attacco omofobo da parte di alcuni ragazzi di nazionalità egiziana al grido:
“Questa è casa nostra e voi froci qua non dovete stare”.

Non siamo nella periferia della capitale ma in via della Pisana, un quartiere che di certo rappresenta quella che comunemente è definita “Roma bene”.

Una serata davvero da dimenticare per Gianluca ed il suo amico che al di là dell’aggressione verbale vengono colpiti da bottiglie di vetro scagliate con l’intento di fare davvero male ma per fortuna senza troppi danni fisici: “il mio amico, ci dice, il giorno dopo si è trovato le gambe graffiate per i vetri”.

Una vera aggressione squadrista che dimostra, ancora una volta, la troppa insicurezza che percorre la Capitale: “abbiamo sentito un rumore metallico … ci stavano lanciando bottiglie di vetro che poi hanno raggiunto dei segnali stradali quindi ci siamo trovati i vetri addosso, aggiunge Gianluca , e poi in gruppo sono venuti verso di noi urlando”.

Gianluca ed il suo amico hanno sporto denuncia ai Carabinieri perché, ci dice “Queste aggressioni debbono terminare”. E poi aggiunge: “Debbo davvero ringraziare la disponibilità delle forze dell’ordine perché dopo l’aggressione verbale ci siamo immediatamente diretti presso la caserma. Abbiamo raccontato quello che è successo e subito una pattuglia è intervenuta sul posto identificando il gruppo”.

“Addirittura, prosegue, sono stati così cortesi che si sono pure offerti di riaccompagnarci a casa perché la paura che avevamo quel momento era davvero tanta”.

A quanto ci racconta i carabinieri conoscono gli aggressori, già schedati per alcuni precedenti, e, a quanto ci è dato a sapere, delinquenti abituali ma purtroppo, come succede in molte zone della Capitale “non c’erano telecamere”, aggiunge Andrea.

Lo sgomento è tanto perché avviene in una delle zone più tranquille della Capitale ed Gianluca, che vive da tempo a Roma, ci dice con molta tristezza negli occhi che non si era mai trovato in una situazione del genere e la paura ormai lo attanaglia.

Davvero esemplare il comportamento degli uomini dell’Arma dei Carabinieri che dimostrano, ancora una volta, il loro alto senso istituzionale ed umano.

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