INCIDENTE BOCCE, MANIFESTAZIONE CASAPOUND A BATTISTINI: MOMENTI DI ALTA TENSIONE

Redazione

Sono stati veramenti attimi frenetici di subbuglio e tensione a Boccea davanti alla stazione della metro Battistini, nei pressi del punto dove mercoledì scorso una Lancia Lybra, con a bordo tre nomadi, ha travolto nove persone uccidendone una. Lì era stato convocato un sit-in di comitati di quartiere a cui aveva aderito CasaPound. Movimenti antirazzisti e centri sociali avevano per questo indetto una contro-manifestazione non autorizzata che è stata però caricata dalle forze dell’ordine.Da una parte i militanti di Casa Pound, che chiedono la chiusura de campi Rom dopo la tragedia di Boccea. Dall'altra i manifestanti dei movimenti per la casa che protestano contro lo sciacallaggio dei militanti di destra: "Casa Pound sciacalli non si può speculare sulla pelle dei morti", gridano. I movimenti stavano manifestando, dietro lo striscione "Solidarietà per Corazon e per tutti gli immigrati, Casapound sciacalli". Un presidio organizzato per denunciare "la speculazione" messa in atto da Casapound "sulla morte della donna filippina". "La campagna elettorale è finita – dicono i movimenti – qui non sono i benvenuti".

Sul posto già diverse camionette della Polizia. I manifestanti sono stati allontanati all'incrocio tra via Battistini e via De Luca. La polizia ha caricato i manifestanti in presidio davanti la fermata Battistini dopo aver più volte intimato di allontanarsi dal marciapiede dove sta per iniziare la manifestazione di CasaPound. Durante l’attività di mediazione da parte della Polizia – ha poi reso noto la Questura di Roma – volta a far allontanare i presenti affinché non venissero in contatto con i manifestanti di Casapound è stato rinvenuto, sotto la bancarella di un ambulante, un borsone dentro il quale, sono state trovate e sequestrate alcune mazze di legno. Quindi è iniziata davanti alla stazione metro Battistini la manifestazione indetta da comitati di quartiere e CasaPound contro i campi rom. "Siamo qui a difendere il nostro popolo come abbiamo sempre fatto – dicono dal megafono – Non siamo razzisti, noi guardiamo la realtà. Non c'è bisogno di un fatto eclatante e si vede cosa fanno i rom. Questa giunta di sinistra non fa altro che proteggerli". Una parola anche sulle precedenti tensioni dei centri sociali con la polizia: "Questa manifestazione a differenza loro è autorizzata, non ci facciamo mandare via". Il presidio di CasaPound si è poi concluso attorno alle 19. Mentre gli attivisti dei centri sociali, in protesta contro il sit in indetto da CasaPound davanti la fermata metro Battistini, dopo un corteo improvvisato su via Battistini, cantando "Odio la lega" e "Siamo tutti antirazzisti", diretto all'occupazione abitativa adiacente la stazione, sono entrati dentro l'edificio e il presidio si è sciolto. Le camionette delle forze dell'ordine – che divideva il presidio da quello di CasaPound – hanno lasciato la strada, ripristinando la viabilità