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Via libera del governo al decreto che unifica i testi su sicurezza e migranti . Soddisfatto il vice premier e ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha parlato di ‘passo in avanti per un’Italia più sicura’ e ha assicurato che non viene leso alcun diritto fondamentale.
“Non lediamo nessuno diritto fondamentale: se entri a casa mia e spacci ti accompagno da dove sei arrivato”: ha poi spiegato il ministro in conferenza stampa a Palazzo Chigi. “Se sei condannato in via definitiva è di buon senso toglierti al cittadinanza”, ha aggiunto. “Per i richiedenti asilo – ha spiegato il vicepremier – lo stop alla domanda si avrà in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado. Questa è stata una delle mediazioni aggiunti e suggerite”.
Le principali misure riguardanti l’immigrazione
STRETTA SUI PERMESSI: Viene abrogato il permesso di soggiorno per motivi umanitari, sostituito da ‘permessi speciali’. Sei le fattispecie previste: vittime di grave sfruttamento, motivi di salute, violenza domestica, calamità nel paese d’origine, cure mediche, atti di particolare valore civile.
PIU’ REATI PER REVOCA ASILO: Il decreto amplia la possibilità di negare o revocare la protezione internazionale per i reati di violenza sessuale, lesioni gravi rapina, violenza a pubblico ufficiale, mutilazioni sessuali, furto aggravato, traffico di droga. E’ prevista inoltre la sospensione della domanda d’asilo in caso di pericolosità sociale o condanna in primo grado.
PIU’ TEMPO NEI CPR: La durata massima di permanenza nei Centri per il rimpatrio passa da 3 a sei mesi per facilitare l’espulsione degli irregolari. Il decreto prevede anche il “completamento, adeguamento e ristrutturazione” dei centri già presenti sul territorio e la “costruzione” di altri. Salvini ha detto più volte che la sua idea è di realizzarne uno in ogni regione. Nel caso di sovraffollamento dei Cpr i migranti in attesa di identificazione possono essere trattenuti anche in “strutture diverse e idonee nella disponibilità dell’autorità di Pubblica Sicurezza”.
3,5 MLN SU FONDO RIMPATRI: Per potenziare le attività di rimpatrio, il decreto stanzia 500mila euro per il 2018 e 1,5 milioni per il 2019 e 2020.
SISTEMA SPRAR: Il decreto riserva esclusivamente ai titolari di protezione internazionale e ai minori non accompagnati i progetti di integrazione ed inclusione sociale previsti dal sistema Sprar. I richiedenti asilo troveranno invece accoglienza solo nei centri ad essi dedicati (i Cara).
VIA CITTADINANZA PER REATI TERRORISMO: C’è poi la revoca della cittadinanza italiana a carico dei condannati per reati di terrorismo.
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