Immigrazione: tra disperazione e sfruttamento

di Angelo Barraco
 
Forlì – L’immigrazione è un meccanismo che induce numerosi soggetti a dislocarsi dal luogo d’origine per cercare fortuna, lasciando alle spalle i dolori che hanno marchiato per sempre quelle terre che un tempo erano il cuore pulsante di cultura e civiltà, successivamente rase al suolo da guerre e uomini spietati che rimangono nascosti con un mitra dietro un muro e sono pronti ad uccidere una donna o un bambino anche per un semplice battito d’ali di una mosca senza alcuna pietà. Situazioni che spingono intere famiglie a sfidare la vita con l’obiettivo unico di cambiarla, avendo come unico riferimento un “Caronte” che li traghetterà verso una meta tanto ambita quanto distante. Trafficanti che impongono l’Aut aut con il “denaro della salvezza”  attraverso il quale un barcone diventa l’unica alternativa al cambiamento ed entra in un sistema macchinoso in cui le vittime di tutto ciò vengono mercificate dalle istituzioni. Donne, uomini e bambini che si lasciano alle spalle uno strascico di dolore e un copioso numero di morti vittime delle guerre e della povertà, puntando lo sguardo verso il futuro e la crescita che daranno loro quelle tanto desiderate mete che consentiranno loro di piantare nuovamente le radici che con forza e con lacrime amare sono stati costretti ad estirpare dalla terra natia. Ma non sempre il fenomeno dell’immigrazione viene vissuto con dolore e sofferenza e non sempre il lavoro delle forze istituzionali atto ad arginare il fenomeno dell’illecito traffico di esseri umani viene  valorizzato poiché vi sono soggetti che mirano spudoratamente al guardagno, sfruttando uno Stato letteralmente messo in ginocchio dal fenomeno immigrazione che oggettivamente non riesce ad arginare attraverso i mezzi di cui dispone. La Polizia di Forlì ha denunciato 41 persone, tutti albanesi e maggiorenni, con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina aggravata, truffa aggravata in danno di ente pubblico, abbandono di minore aggravato. Sono stati denunciati 25 minorenni per truffa. Costoro sono giunti in Italia accompagnati da adulti che spesso erano parenti o genitori, per motivi turistici. Successivamente però si sono presentati presso i servizi sociali dei Comuni e hanno asserito di essere stati abbandonati e quindi di non avere nessuno con loro in Italia. Secondo la legge vigente in Italia, i minori entrati in territorio nazionale sono considerati  "minori stranieri non accompagnati” e nei loro confronti vengono adottati i provvedimenti di tutela di competenza del Tribunale dei Minori e del Giudice Tutelare del Tribunale. Viene inoltre rilasciato un permesso di soggiorno e al compimento della maggiore età il giovane risulta "Minori stranieri accompagnati: rilascio del permesso di soggiorno alla maggiore età”. Qualora il giovane non dovesse essere adottato, può ricevere l’autorizzazione per la permanenza territoriale se ha preso parte almeno per due anni ad un progetto di integrazione sociale e civile gestito da enti privati o pubblici. Il sistema utilizzato a Forlì è ormai noto alle forze dell’ordine. Le prime indagini sono partite nel novembre del 2015, quando la squadra mobile di Forlì-Cesena, a seguito di accurate indagini, ha individuato in Emilia-Romagna 587 minori non accompagnati da adulti. Il tema migranti tiene in scacco l’intera Europa, creando tensioni tra i diversi paesi che sono spinti ad adottare misure diverse per fronteggiare un fenomeno in larga espansione. E mentre la cancelliera tedesca Angela Merkel volerà in Africa per tre giorni per toccare con mano “la politica dell’immigrazione” puntando a nuovi accordi e stimoli finanziari, i dati marzo 2015 e marzo 2016 riportano un flusso migratorio record in Gran Bretagna. L’Ons rivela ci sono stati circa 327.000 ingressi. E mentre la Gran Bretagna gioisce per la ricchezza che danno loro i flussi di stranieri nella loro tanto amata e ricca terra, il premier Viktor Orban annuncia il risultato del referendum che ci sarà in Ungheria sulla redistribuzione dei profughi in Europa: “Lanceremo un messaggio a Bruxelles: non si può fare politica contro la volontà della gente”. Orban sostiene che va posto un freno ai flussi migratori al confine con l’UE, creando una “gigantesca città dei profughi” in Libia o altrove in Nord Africa dove poter ricollocare i migranti entrati in Europa clandestinamente. Oban ha detto: “Volete che l'Unione europea possa prescrivere l'insediamento obbligatorio di cittadini non ungheresi anche senza il consenso del Parlamento ungherese?”. Senz’altro una posizione dura e senza mezze misure, ma in Italia com’è la situazione? Dai dati Istat dell’anno 2016 si apprende che in Italia vi sono circa 5 milioni e 54 mila stranieri che rappresentano l’8,3% della popolazione totale. Ma l’immigrazione è un problema che fa storcere il naso a molti e alcune forze istituzionali, come il presidente della regione Lombardia Giovanni Toti, esternano il loro disappunto sulla questione sui social “Dopo la tragedia di Ventimiglia, ci mancava solo questo. A Genova, in via XX settembre, verranno ospitati 30 immigrati nel palazzo del Mercato Orientale, nella via storica e monumentale della città. Con tutto il rispetto delle istituzioni, ci sembra un'idea sciagurata!?”. Il Premier Renzi invece, nel corso di un vertice ha commentato così la questione: “Va bene l'attenzione alle regole e noi le rispettiamo, ma possiamo dire che queste non funzionano e lavorare per cambiarle. Noi non possiamo fare la foglia di fico ai problemi degli altri: io non sono fico e non sono foglia; noi non vogliamo far finta di nulla. L'Italia vuole più Europa, ma vuole Europa diversa e su questo si fa sentire” ha aggiunto poi “Sull'immigrazione il punto non è che noi vogliamo accogliere e loro no. Se è giusto salvare tutti in mare, non è giusto accogliere tutti solo in Sicilia e Puglia. Noi siamo italiani, quindi generosi, però non possiamo lasciare che un problema come l'immigrazione esploda per l'incapacità dell'Europa” e ha proseguito dicendo nel corso di un’intervista all’emittente Rtv38 che “noi come Italia crediamo fortemente che l'Ue abbia un futuro però bisogna fare le cose sul serio perché di eventi scenografici non sappiamo che farcene". Renzi ha parlato del vertice europeo di Bratislava sottolineando che "sull'immigrazione non si può continuare così, che nessuno fa niente in Africa, centinaia di migliaia di persone partono e il cerino viene lasciato in mano all'Italia”.