Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 2 minuti
Redazione
E’ stato arrestato dalla polizia ungherese nei pressi del lago Balaton un 52enne italiano per il trasporto illegale di 33 siriani. Lo rende noto il portavoce della polizia della contea di Veszprem, secondo il quale tra i 33 siriani ci sono anche due donne. Il veicolo con i migranti, secondo quanto si apprende, era diretto in Germania.
Intanto, non si arresta l’ondata di migranti che cerca di raggiungere le frontiere. In Austria, circa 12.000 migranti sono arrivati nelle ultime 24 ore nella località di frontiera austriaca di Nickelsdorf, al confine con l'Ungheria, e la polizia ha chiuso una autostrada, la A4, "per ragioni di sicurezza". Tra la mezzanotte e le 6 sono arrivate 3.670 e circa 8.000 nella giornata di giovedi'. La A4, nella provincia orientale di Burgenland, e' rimasta chiusa in entrambe le direzioni per 90 minuti. Successivamente e' stata riaperta soltanto nella direzione verso l'Ungheria. Il direttore della polizia regionale del Burgenland, Hans Peter Doskozil, ha denunciato che i servizi di assistenza sono giunti "al limite delle loro possibilita'".
Ban Ki Moon chiede all'Europa di aprire i suoi confini. Il segretario generale dell’Onu, in un’intervista a La Stampa ha ribadito: "Elogio la leadership e la solidarietà mostrata dagli europei, ma, nello stesso tempo, vista la gravità e la scala della crisi, mi aspetto che facciano di più per proteggere chi fugge dalla guerra. Bisogna ricordare che nel passato anche i popoli europei sono stati beneficiati dalle migrazioni, alla ricerca di libertà e opportunità migliori. Ora che sono diventati l'economia più grande e ricca del mondo, speriamo che mostrino la loro solidarietà globale e una leadership compassionevole. Perciò sollecito i leader europei ad aprire i confini e dare la necessaria assistenza umanitaria per salvare queste vite, mostrando compassione".
Orgoglio italiano. Il premier Renzi, in merito all’accoglienza ha ribadito: "Siamo fieri e orgogliosi del modo con il quale in Austria, in Germania, e altrove, i nostri connazionali europei, i nostri fratelli europei, hanno accolto i fratelli rifugiati. Noi lo stiamo facendo da mesi ormai". Lo scrive su 'Repubblica' il Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Occorre , per il premier, "superare Dublino. Giusto che gli hotspot siano gestiti a livello europeo, ma cio' sara' possibile solo se ogni paese accogliera' un certo numero di ospiti (quote) e i rimpatri per chi non ha diritto di asilo veranno organizzati dalle Ue e non dai singoli Stati".
Infine, Renzi prosegue: "L'Italia ha sottovalutato il peso delle proprie iniziative in Libia e Siria. Non basta cacciare un dittatore o bombardare un nemico se poi non si vince la sfida educativa, culturale, economica in quei Paesi e, dunque, la sfida politica. In Medio Oriente, certo. Ma anche in Libia, ad esempio. Occorre maggiore attenzione all'Africa. L'Europa si e' concentrata negli ultimi anni molto sull'allargamento a est, ottenendo risultati altalenanti. Personalmente credo che oggi sia un dovere morale proseguire nell'allargamento, cominciando da Serbia e Albania. Ma e' anche arrivato per l'Europa il momento di fare un focus sul Mediterraneo, utilizzando tutti gli strumenti a disposizione (cooperazione internazionale, aiuti allo sviluppo, moral suasion) a cominciare dal prossimo summit di Malta dell'11 e 12 novembre tra i Paesi della Ue e africani”.
Correlati