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IMMIGRAZIONE AL COLLASSO, L’ITALIA ALBERGO D’EUROPA E ITALIANI SENZA LIBERTA'

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E' partita la caccia alle abitazioni e locali. Il Viminale chiede in via d'emergenza  ai prefetti di trovare 6.500 posti anche con la requisizione degli appartamenti

di Cinzia Marchegiani

Gli sbarchi continuano e continueranno a portare sulle coste dell’Italia altri immigrati, da poche ore sono giunte altre richieste di aiuto che a quanto sembra hanno allarmato la sicurezza poiché la quota 18.000 dall’inizio dell’anno sarà presto superata oltre 20 mila arrivi, un vero record.
Un’Italia che non riesce più né a contenere né dare assistenza, tanto che proprio dal Viminale è stata impartita una direttiva precisa, trovare 6.500 posti anche con provvedimenti di occupazione e requisizione, tutto il sistema sembra implodere da un momento all’altro!


Ora fa notizia la circolare firmata dal prefetto Mario Morcone, direttore del Dipartimento Immigrazione, che prevede la messa a diposizione di 700 posti le regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Emilia e Campania, mentre 300 la regione Puglia, 250 il Lazio e le Marche mentre altri 1.500 vanno divisi nel resto d’Italia. Il ministero dell’Interno è stato preciso, evidenziando la necessità di avere una distribuzione sull’intero territorio anche per evitare problemi di ordine pubblico, in particolare una suddivisione equa delle responsabilità di tutti i capoluoghi di provincia senza esclusioni ed eccezioni, naturalmente in proporzione rispetto al numero degli abitanti. Per questo nella circolare non si esclude la possibilità che i prefetti ricorrano a misure drastiche pur di reperire strutture disponibili. Perché, come viene specificato nel provvedimento trasmesso: ”E' indispensabile trovare soluzioni per una civile accoglienza ai gruppi di migranti e richiedenti asilo”.

Tutto è un gioco di arrivi e posti, i poliziotti della direzione centrale confermano che sulle coste libiche ci sono centinaia di migliaia di persone, molte già ammassate nei campi profughi e dunque in balia dei trafficanti. La grande impennata ci sarà presto con i nuovi sbarchi motivando le scelte dei funzionari del Viminale a rispondere con procedure d’urgenza, invitando gli stessi prefetti che in situazioni di grave emergenza, autorizzati a ricorrere a forme di contrattazione diretta, per un tempo limitato alla predisposizione degli atti di gara, affinché si possano trovare posto e abitazioni o anche luoghi pur di trovare dove allocare i profughi in arrivo. E’ partita la caccia al reperimento di alloggi di qualsiasi tipo e nei prossimi giorni si è anche paventata la decisione di riunire governatori e rappresentanti dei Comuni, per mettere a punto un piano di accoglienza che alleggerisca la situazione di Sicilia e Calabria tenendo conto che nelle due Regioni sono arrivate in questi primi tre mesi e mezzo del 2015 rispettivamente 11.761 e 2.282 stranieri.

Con le chiusure delle Partite Iva e dei locali commerciali nessuno potrebbe escludere, viste le direttive d’urgenza emanate in seguito alle richieste dei profughi, di aver presto l’Italia invasa senza alcuna più regolamentazione per i cittadini italiani, che devono subire decisioni dall’alto e vedersi sequestrare, pur anche ricevendo un compenso, non solo le case ma i locali sfitti e non per futili motivi, ma per effetto della crisi economia. L’Italia un albergo dell’Europa!
Creare integrazione significa rendere questo paese forte economicamente, affinché i profughi non siano dei reietti da aggredire, ma persone da aiutare. Ma l’Italia ormai ha preso solo una direzione pericolosa, incrementando le tensioni per chi in questo paese si sente solo una vittima del proprio Stato.

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