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di Angelo Barraco
La scorsa notte un peschereccio con a bordo circa 700 immigrati si è capovolto nel canale di Sicilia, si trovava a 60 miglia a nord della Libia. Un mercantile ha recuperato soltanto 28 persone quindi si teme l’ennesima strage, conseguenza dei viaggi della speranza. Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr ha detto che si teme “una delle piu' grandi tragedie avvenute nel mar Mediterraneo”.
I soccorsi. Le operazioni di soccorso sono imponenti, e vi partecipano unità navali e aeree della Guardia Costiera, ma anche mercantili. Vi sono anche i mezzi della Marina Militare, aerei e navi e della Guardia di Finanza. All’imponente operazione di salvataggio è intervenuta anche Malta. Per quanto riguarda il peschereccio, si è capovolto in acque internazionali, la dinamica però, è ancora tutta da chiarire. Carlotta Sami ha detto a tal proposito: “Probabilmente il barcone e' stato avvicinato da un mercantile, c'e' stato un momento di esitazione a bordo: lo spostamento di alcuni ha fatto capovolgere il natante. E' incredibile l'efferatezza dei trafficanti che hanno riempito la barca fino all'inverosimile”. Carlotta Sami ha aggiunto che i superstiti recuperati non sono ancora giunti in Italia. La tragica vicenda è avvenuta intorno a mezzanotte e il barcone era appena uscito dalle acque libiche.
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