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Angelo Barraco
Ragusa – Questa mattina sono arrivati a Pozzallo altri 370 immigrati e la polizia ha sottoposto in stato di fermo ben tre scafisti, tra cui un libico. Le accuse verso gli scafisti sono di aver pilotato 2 grosse imbarcazioni che contenevano rispettivamente 400 e 350 migranti che sono stati soccorsi nel fine settimana e giunti ieri mattina. La prima delle due imbarcazioni era condotta da due tunisini, la seconda invece era pilotata da un trafficante libico. E’ raro che un trafficante sia anche colui che guida i migranti verso la rotta destinata e affronta il rischio altissimo di essere preso.
Intanto a Crotone la nave mercantile Prince I, battente bandiera panamense e che in questi giorni ha partecipato alle operazioni di soccorso nel canale di Sicilia, e ha tratto in salvo tantissimi migranti diretti verso le coste italiane, è giunta nel porto di Crotone con a bordo 211 migranti e 3 cadaveri, due donne e un uomo. Non appena la nave è arrivata, le 3 salme sono state portate presso il policlinico di Catanzaro per l’autopsia.
Arriva invece una bella notizia, dopo le terribili notizie provenienti dai mari in tempesta che inghiottiscono centinaia di uomini e donne ogni giorno e ogni qualvolta costoro cercano di attraversare quel tratto per giungere presso le coste italiane. La bimba partorita sulla Nave “Bettica” della Marina Militare sta bene. E’ venuta al mondo da una migrante e le è stato dato il nome di Francesca Marina. La giovane mamma che ha dato alla luce la piccola Francesca Marina è stata salvata insieme ad altre centinaia di migranti. Il nome è stato scelto dall’equipaggio e la “Royal baby del mare” è stata accolta con gioia. La stessa nave sta portando circa 652 migranti con destinazione Salerno. La tragicità degli eventi del mare, che portano spesso morte e dolore, in questo caso portano speranza e vita nuova. Vista l’ondata di immigrati di questo periodo la domanda sorge; ma i centri d’accoglienza saranno pronti ad accogliere gli immigrati? La risposta arriva da Vercelli e da una protesta messa in atto, davanti a Prefettura e Questura, da immigrati giunti in Italia tra il 2013 e 2014 da Nigeria, Gambia, Senegal e Mali. I protestanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 30 e sono in totale 26 e chiedono: “Vorremmo andare a scuola e imparare l'italiano, ma non ci danno la possibilità” continuano “Non abbiamo il wifi per comunicare con la nostra famiglia, ci manca la tv e l'acqua calda. Abbiamo solo un bagno per ventisei persone. Aiutateci”. Questo grido, queste voci, dimostrano che gli apparati di accoglienza per immigrati hanno dei problemi. Il migrante giunto in Italia deve essere anche integrato nel nostro paese e deve pur comunicare con la sua famiglia e dire loro che sta bene.
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