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Cronaca

IMMIGRATI: ANCORA SBARCHI E ANCORA MORTI

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Tempo di lettura 2 minuti 194 migranti superstiti sono sbarcati a Catania. I superstiti hanno raccontato che circa 40 persone sarebbero annegate perché sono cadute da un gommone

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Angelo Barraco
 
Roma: Si è verificata un’altra terribile strage nel canale di Sicilia, strage raccontata proprio dai 194 migranti superstiti che sono sbarcati a Catania da una nave mercantile. I superstiti hanno raccontato che circa 40 persone sarebbero annegate perché sono cadute da un gommone, prima delle operazioni di salvataggio. Sul mercantile c’erano i cadaveri di 5 migranti. Gli sbarchi continuano senza sosta a Pozzallo, Trapani, Crotone e Salerno. Il sindaco di Pozzallo ha detto: “L'anno scorso ne sono arrivati quasi 30mila, quest'anno gia' quasi 3.500, contro i 2mila dello stesso periodo del 2014”. Sul tema immigrazione è intervenuto anche il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni che ha detto: “Non basta aggiungere una decina di navi diverse da quelle italiane per risolvere l'emergenza”.
 
Ragusa: Questa mattina sono giunti a Pozzallo altri 370 immigrati e la polizia ha sottoposto in stato di fermo ben tre scafisti, tra cui un libico. Le accuse verso gli scafisti sono di aver pilotato 2 grosse imbarcazioni che contenevano rispettivamente 400 e 350 migranti che sono stati soccorsi nel fine settimana e giunti ieri mattina. La prima delle due imbarcazioni era condotta da due tunisini, la seconda invece era pilotata da un trafficante libico. E’ raro che un trafficante sia anche colui che guida i migranti verso la rotta destinata e affronta il rischio altissimo di essere preso. 
 
Intanto a Crotone la nave mercantile Prince I, battente bandiera panamense e che in questi giorni ha partecipato alle operazioni di soccorso nel canale di Sicilia, e ha tratto in salvo tantissimi migranti diretti verso le coste italiane,  è giunta nel porto di Crotone con a bordo 211 migranti e 3 cadaveri, due donne e un uomo. Non appena la nave è arrivata, le 3 salme sono state portate presso il policlinico di Catanzaro per l’autopsia. 
 
Giunge invece una bella notizie, dopo le terribili notizie provenienti dai mari in tempesta che inghiottiscono centinaia di uomini e donne ogni giorno e ogni qualvolta costoro cercano di attraversare quel tratto per giungere presso le coste italiane. La bimba partorita sulla Nave “Bettica” della Marina Militare sta bene. E’ venuta al mondo da una migrante e le è stato dato il nome di Francesca Marina. La giovane mamma che ha dato alla luce la piccola Francesca Marina è stata salvata insieme ad altre centinaia di migranti. Il nome è stato scelto dall’equipaggio e la “Royal baby del mare” è stata accolta con gioia. La stessa nave sta portando circa 652 migranti con destinazione Salerno. La tragicità degli eventi del mare, che portano spesso morte e dolore, in questo caso portano speranza e vita nuova. Vista l’ondata di immigrati di questo periodo la domanda sorge; ma i centri d’accoglienza saranno pronti ad accogliere gli immigrati? La risposta arriva da Vercelli e da una protesta messa in atto, davanti a Prefettura e Questura, da immigrati giunti in Italia tra il 2013 e 2014 da Nigeria, Gambia, Senegal e Mali. I protestanti hanno un’età compresa tra i 18 e i 30  e sono in totale 26 e chiedono: “Vorremmo andare a scuola e imparare l'italiano, ma non ci danno la possibilità” continuano “Non abbiamo il wifi per comunicare con la nostra famiglia, ci manca la tv e l'acqua calda. Abbiamo solo un bagno per ventisei persone. Aiutateci”. Questo grido, queste voci, dimostrano che gli apparati di accoglienza per immigrati hanno dei problemi. Il migrante giunto in Italia deve essere anche integrato nel nostro paese e deve pur comunicare con la sua famiglia e dire loro che sta bene. 

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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Castelli Romani

Monte Compatri, parco Calahorra: il degrado senza fine

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“Anni fa con un gruppo di amiche ed amici la tenevamo pulita e funzionale.
Vederla ridotta così piange davvero il cuore”.

INGRESSO ALLA VILLETTA

Sono queste le parole che fanno da sottofondo alle immagini che ci hanno inviato alcuni ragazzi di Monte Compatri basiti nel rientrare, dopo qualche anno, dentro parco Calahorra, per tutti la Villetta.
Una storia potremmo dire “sfortunata” per quello che potrebbe essere uno dei fiori all’occhiello della cittadina dei Castelli Romani.

PANCHINE DIVELTE e sporcizia SULLA TERRAZZA NATURALE CHE GUARDA ALLA BELLEZZA DI MONTE COMPATRI

Dai miliardi spesi durante l’amministrazione di Emilio Patriarca (1985/1990) per la realizzazioni dell’imponente portale d’ingresso e per l’anfiteatro, demolito poi dall’amministrazione di Marco de Carolis e trasformato in parcheggio per passare alle tante iniziative di pulizia collettiva con sindaci, assessori, consiglieri comunali e cittadini (ultima nel giugno del 2022, ove il delegato al verde, Elio Masi, dichiarava “… da oggi inizia una nuova stagione per Parco Calahorra che vedrà coinvolte associazioni e cittadini per una piena fruizione già a partire da questa estate …” ) ma senza poi trovare una continuità degna del rispetto che il luogo merita. (Monte Compatri, grandi pulizie per Parco Calahorra (osservatoreitalia.eu))

panchina divelta sul “balconcino” naturale che mostra il paese

Noi – ci dicono – ci provammo anni fa con l’associazione Brother Park. Installammo giochi per bambini oggi scomparsi”.
So io – risponde un altro – in quale giardino privato sono finiti!
Avevamo realizzato sentieri, costruito passaggi, realizzata una fontanella, realizzato tutto l’impianto elettrico di illuminazione. Poi è finito tutto.

NEL VIDEO QUEL CHE RESTA DELLA FONTANELLA E DEL CHIOSCO REALIZZATI DAI RAGAZZI DI BROTHER PARK

Addirittura – aggiungono – spendemmo circa 3000 euro di legname per realizzare un chiosco del quale non rimane più traccia”.
“Vedi – ci indica un luogo – dove sta quel mucchio di rovi avevamo realizzato un campetto da calcetto compreso di porte e di una rete per evitare che il pallone venisse perso. Che tristezza!
Nel vedere negli occhi di questi ragazzi la rassegnazione di chi spende il proprio tempo per la collettività e poi ritrova le proprie fatiche ed il proprio impegno ridotto a desolazione fa davvero male.

IN QUESTO VIDEO CI MOSTRANO IL LUOGO DOVE SORGEVA IL CAMPO DI CALCETTO ORA RICOPERTO DA ROVI

Basterebbe un impegno minimo, aggiungono, noi ci siamo cresciuti. Ci abbiamo giocato da bambini come crediamo ogni generazione di monticiano.
Noi oltre ad avervi inviato i video e le foto non siamo rimasti con le mano in mano.
In questi giorni abbiamo risollevato il secchio per la spazzatura, tolto un po’ di erbacce, pulito dove era possibile.
Ci investiamo volentieri il nostro tempo perché la Villetta torni ad essere il giardino di tutti”.

C’è qualcosa che vorreste dire all’amministrazione comunale?
Guardi noi siamo disposti a dare una mano, abbiamo provato a chiedere per avere la possibilità di poter almeno fare una manutenzione regolare di questi spazi, ovviamente autorizzati.
Lo faremmo per il paese, lo faremmo per le tante famiglie che, qui dentro, potrebbero davvero trovare un’oasi di pace.

uno dei tanti sentieri impraticabili ricoperti da rovi e sterpaglie

E mentre andiamo via loro continuano silenziosi ma sereni a provare a regalare alla Villetta qualche giorno di pulizia ed ordine

Come sempre chiederemo all’amministrazione comunale il loro punto di vista inviando all’ufficio stampa una richiesta di colloquio con il sindaco e con il consigliere delegato
Anche in questo caso vi terremo aggiornati.

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Cronaca

Martina Franca, torna l’appuntamento con la fotografia d’arte di Marcello Nitti

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Ritornata anche questa estate in Valle d’Itria, ricca di iniziative culturali come il suo famoso Festival, l’attesa mostra fotografica di Marcello Nitti, che, continuando nella sua indagine espressiva, espone una serie di fotografie con titolo “Impressionism love”, ‘amore per l’impressionismo’. L’autore pugliese spiega come questa sua nuova fatica sia “il frutto di una ricerca intesa ad indagare le romantiche possibilità fotografiche di restituire immagini che possano aiutare il sogno. Le fotografie di “Impressionism love” sono il risultato di ricerca, sperimentazione e di affermazione dell’amore nel campo fotografico. Le fotografie sono realizzate in pellicola e senza aiuti digitali con Hasselblad 500 C/M e le foto sono realizzate con pellicole a colori e B/N Kodak”. Il tutto visibile durante questa estate a Martina Franca in Vico IV Agesilao MIlano 7.
 
All’inaugurazione, presente l’autore, ha svolto una rapida introduzione critica il curatore artistico Pio Meledandri ed anche quest’anno, insieme alle foto sono esposte alcune poesie di Barbara Gortan.
 
Per Meledandri “L’esposizione di Martina Franca, che l’Autore ha intitolato “Impressionism love”, è un viaggio interiore alla ricerca dell’Arte. Una dichiarazione d’amore nei confronti dell’impressionismo che gli fa prediligere i soggetti del mondo naturale e guardare all’”attimo luminoso” capace di modificare le fisionomie degli oggetti, creando forme e cromie nuove. La sensibilità e soprattutto la creatività lo portano ad un fantastico gioco di pareidolia così come da bambini riconoscevamo nelle nuvole forme simili a uomini e animali, a draghi, principesse e castelli. …Tutte le immagini assecondano il sentimento romantico dell’Autore la cui narrazione è fantasia, sogno, mistero, emozione e passione, tutti elementi con cui il Romanticismo si è contrapposto alla cultura Illuminista determinando una sua fisionomia nelle arti visive, nella musica, nella letteratura e nel pensiero filosofico”.
 
Nitti ha ringraziato quindi il pubblico che da anni segue questo suo originale percorso fotografico “per il sostegno che mi avete donato nelle mostre precedenti e vi ringrazio per l’entusiasmo che mi infondete a continuare a creare nuove immagini nel mondo magico e sognante che si chiama ‘Fotografia’”.
Privo di virus.www.avast.com



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