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Politica

Parma, Federico Pizzarotti: ecco il “partito dei sindaci”

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PARMA – Da Parma, la città che guida da sei anni, anche dopo la sua uscita dal Movimento 5 Stelle, il sindaco Federico Pizzarotti, 44 anni, ha dato il via ufficiale al tour del partito dei sindaci. In un’intervista all’Agi, il primo cittadino della città emiliana spiega l’origine e gli obiettivi dell’iniziativa. “La società che sogniamo è esattamente quella che creiamo ogni giorno nelle nostre città”, ha spiegato. “Qui, con fatti concreti, lavoriamo quotidianamente per migliorare la qualità della vita degli italiani”.

 

Il partito si chiama Italia in Comune e il suo slogan “La società che sogniamo, la società che vogliamo” è piuttosto ambizioso…

Il nome “partito dei sindaci” è stato coniato dai giornalisti per semplificare. L’iniziativa parte dai sindaci civici e intende aggregare tutti i sindaci che ci stanno, ma è un partito aperto e plurale, e perciò tutti i cittadini possono aderire. Cittadini e sindaci insieme. La società che sogniamo è esattamente quella che creiamo ogni giorno nelle nostre città: qui, con fatti concreti, lavoriamo quotidianamente per migliorare la qualità della vita degli italiani.

 

Civici e cittadini insieme per una idea comune di Governo: come intende operare il nuovo ‘partito dei sindaci’ e partendo da che basi?

Un fatto semplice: da una parte in Italia e in Europa cresce il populismo. Intendo per populiste quelle forze che parlano alla pancia delle persone facendo leva sulle loro paure, senza proporre mai soluzioni. Dall’altra i partiti tradizionali e i loro leader si dimostrano vecchi e in declino. Oltre a queste due realtà esistono migliaia di sindaci che non urlano, non battibeccano, non puntano il dito contro gli ultimi, semplicemente e ogni giorno rispondono ai problemi dell’Italia e degli italiani mettendo in campo soluzioni e risultati. Questo  è fare politica, in modo reale e concreto.

 

Enti locali sempre più penalizzati dai tagli del governo centrale: Italia in Comune come farà a rispondere a quello che chiedono i cittadini delusi dalla politica, ad esempio in materia di sicurezza e immigrazione?

In autunno ci sarà l’assemblea nazionale degli iscritti, e per quella data vogliamo proporre un programma che tocchi tutti i temi cari agli italiani. La sicurezza è uno di questi. Gli italiani associano sicurezza con immigrazione perché spesso i richiedenti asilo vengono tenuti dallo Stato ai margini della società. Da noi, a Parma, nessuno sta con le mani in mano: oggi, da noi, i richiedenti asilo svolgono attività di volontariato e così si integrano: puliscono piazze o strade, oppure aiutano i nostri figli ad attraversare la strada per andare a scuola assieme ai “nonni vigile”. La sicurezza deve essere scissa dall’immigrazione. Per la prima servono più investimenti, più forze dell’ordine, pene certe e norme efficaci. Per la seconda serve una sola parola: inclusione. Se non c’è inclusione c’è marginalizzazione. Se c’è marginalizzazione c’è degrado, insicurezza e infine paura. Lì nasce il populismo.

 

Si potrebbe dire una politica che nasce dalle buone idee dei sindaci e dalle ‘buone pratiche’ già sperimentate a livello locale. O qualcosa di ancora diverso? 

Questa è l’idea, ma non limitiamoci solo alle buone pratiche. Le buone pratiche nascono anzitutto dalle idee, e le idee dalla visione di Paese che abbiamo: ci sentiamo italiani d’Europa ed europei d’Italia, lasciamo ad altri le ruspe, che servono per demolire, o i muri, che servono per dividere. Siamo una forza non populista, di ispirazione democratica e che guarda alle libertà individuali come a diritti sacrosanti. I nostri ideali, del resto, li realizziamo ogni giorno: fondi di garanzia per chi non arriva a fine mese (a Parma lo abbiamo approvato tre settimane fa), politiche per la tutela dell’ambiente, investimenti per le scuole, tutela e difesa delle piccole e medie imprese, politiche di sostenibilità in campo economico. A Parma abbiamo ridotto il debito del Comune più del 50% in 5 anni, aumentando gli investimenti. Oggi siamo diventati Capitale Italiana della Cultura 2020 e prima Città Creativa della Gastronomia Unesco in Italia. I risultati si possono ottenere, basta tirarsi su le maniche.

 

Parma è la prima tappa di una serie di convention regionali che culminerà nell`assemblea nazionale degli iscritti prevista per il prossimo autunno: partirà da lì la campagna di adesioni al nuovo soggetto politico?  Attualmente com’è strutturato?

La campagna di adesioni parte con il tour delle regioni. Ci presenteremo agli italiani regione per regione, città per città. In queste ultime settimane ci stanno scrivendo da tutta Italia, sindaci civici e cittadini che chiedono di poter aderire. Dal Trentino alla Sicilia, c’è una grande voglia di partecipazione e di esserci: chiunque può far parte di questo cammino. Italia in Comune ha il suo coordinatore nazionale, che è Alessio Pascucci. Io sono stato eletto presidente. Abbiamo un coordinamento nazionale e al momento i referenti regionali. L’assemblea degli iscritti prevista per autunno servirà per eleggere i coordinatori regionali e offrire agli italiani un programma chiaro di governo del Paese.

 

L’Emilia Romagna è stato il ‘laboratorio’ politico di Italia in Comune: com’e’ nato il progetto? 

In realtà non esiste una regione come laboratorio politico. Italia in Comune nasce come movimento di buone pratiche nel 2014 grazie a una intuizione di Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri. Nel dicembre del 2017, 400 amministratori provenienti da tutta Italia, membri del movimento, si sono riuniti a Roma per dare vita a una fase costituente che sfociasse in un partito vero e proprio. Oggi è nata una nuova realtà che guarda oltre la destra e la sinistra, composta da centinaia di cittadini e da sindaci civici.

 

Obiettivo dichiarato, le regionali del 2019, non solo in Emilia Romagna ma in diverse regioni d’Italia …. Sarete pronti a vincere la sfida ?

Siamo pronti a esserci, a dare una nostra visione di Emilia Romagna e di Paese. Mettiamo al centro il lavoro quotidiano di tanti sindaci che hanno cambiato in meglio il volto delle loro città. Il declino dei partiti tradizionali e l’avanzare del populismo impongono una scelta netta: da una parte chi ci mette la faccia quotidianamente, sapendo che se non sai fare il tuo lavoro ti vengono a bussare sotto casa, dall’altra le facili e impossibili promesse di chi non ha mai amministrato, ma prende tanti soldi per stare in parlamento o nell’Europarlamento. Come ogni cittadino che ha a cuore la propria città, amiamo fare la nostra parte per l’Italia. Crediamo che ci sia tanto ancora da esprimere. Vogliamo dare soluzioni rispondendo in modo netto a chi vede solo problemi.

 

Una domanda sulla politica nazionale: dopo le politiche di marzo, gli italiani aspettano un governo che sembra sempre piu’ lontano dal nascere, con i ‘vincitori’ apparentemente sempre più distanti: giudica possibile una alleanza Lega –M5S?  Più o meno di un governo Pd-M5S? O il M5S porterà di nuovo l’Italia al voto?

Dal 5 marzo continuo a ripetere che ci vuole più responsabilità: chi ha vinto le elezioni è chiamato a governare e a dimostrare di esserne in grado. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito nel Paese. Mi auguro abbia la possibilità di governare. Il populismo si sgonfia mettendolo alla prova dei fatti.

In evidenza

Roma, aggressioni e borseggi in metro. Riccardi (UdC): “Linea più dura per garantire la sicurezza pubblica”

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“Ci troviamo ad affrontare un problema che il Governo non può più ignorare: i borseggiatori operano impuniti nelle metropolitane di Roma. Questa situazione è inaccettabile e richiede un intervento deciso e immediato. Ritengo che la sicurezza dei cittadini debba essere una priorità assoluta e che la moderazione non significhi inazione”.
È assai dura la reazione del commissario cittadino di Roma Capitale dell’UdC, il dottor Roberto Riccardi, circa le continue, ripetute aggressioni e borseggi nella Capitale.

Dottor Riccardi secondo Lei dove bisogna intervenire in fretta nella legislazione italiana in tale materia?
I recenti episodi di furto nei mezzi pubblici mettono in luce una legislazione troppo permissiva. La normativa attuale, che prevede l’intervento delle Forze dell’Ordine solo su querela dei borseggiati, è del tutto inefficace. Questo non solo rallenta l’intervento delle autorità, ma spesso disincentiva le vittime a denunciare, sapendo che le conseguenze per i borseggiatori saranno minime o inesistenti.
Le leggi attuali non sono sufficienti per contrastare efficacemente questo fenomeno. È necessario un cambio di rotta deciso.

il commissario cittadino UdC di Roma Capitale, dottor Roberto Riccardi

E cosa può fare in più, in questo frangente, l’organo giudiziario?
Bisogna smettere di essere troppo indulgenti con i delinquenti. Va adottata una linea più dura per garantire la sicurezza pubblica.
Lei rappresenta uno dei partiti di governo nazionale. Esiste una vostra “ricetta” in merito?
Ecco le misure che proponiamo; arresto obbligatorio per i borseggiatori con l’introduzione dell’arresto obbligatorio per chiunque venga colto in flagrante a commettere furti nei mezzi pubblici. Questo deterrente è essenziale per scoraggiare i delinquenti e proteggere i cittadini.
Modifica della normativa vigente; bisogna consentire l’intervento delle Forze dell’Ordine anche in assenza di querela da parte della vittima, permettendo un’azione tempestiva e decisa contro i borseggiatori.
Inasprimento delle pene ed introduzione di sanzioni più severe per i reati di furto, specialmente quando commessi in luoghi pubblici e affollati come le metropolitane.
Campagne di sensibilizzazione informando i cittadini sui loro diritti e sull’importanza di denunciare ogni atto di borseggio, contribuendo così a creare una comunità più sicura e coesa.
Ma Lei crede che con tali misure si possa mettere un argine alla questione che preoccupa non solo i romani ma le decine di migliaia di turisti che ogni giorno arrivano nella capitale?
Non possiamo più permetterci di essere indulgenti. Dobbiamo agire con fermezza per garantire la sicurezza di tutti i nostri cittadini.
Le Forze dell’Ordine devono essere messe nelle condizioni di poter agire senza ritardi e senza ostacoli burocratici.
Dobbiamo essere determinati nello spuntare le armi dei buonisti ed a ripristinare la legalità nelle nostre strade e nelle nostre metropolitane. Solo con un intervento deciso e risoluto potremo garantire una Roma più sicura e vivibile per tutti.

Risposte chiare e concrete quelle del commissario cittadino UdC di Roma Capitale Roberto Riccardi.
Ci auguriamo che questa volta la politica affronti davvero con tale determinazione questa assenza di sicurezza per i romani e per le migliaia di turisti che si apprestano a giungere nella Capitale per l’imminente apertura, il 24 dicembre 2024, dell’Anno Giubilare.

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Cronaca

Finlandia, un posto di riguardo per l’Italia nelle parole del presidente Stubb

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale, in visita ufficiale, il Presidente della Repubblica di Finlandia, Alexander Stubb, intrattenendolo successivamente a colazione. Stubb era accompagnato da una delegazione del suo paese, con l’ambasciatore in Italia, Matti Lassila.
Era presente all’incontro il Vice Presidente del Consiglio dei Ministri – Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani.
Si tratta della prima visita ufficiale di Stubb in Italia nel suo ruolo di Presidente della Repubblica finlandese ma lo stesso Stubb, negli indirizzi di saluto a Mattarella ha ricordato la sua familiarità con l’Italia, ed in particolare Firenze, ove aveva un prestigioso incarico nell’ambito dell’Istituto Europeo. Come ha ricordato arche Mattarella, citando la partecipazione di Stubb, lo scorso febbraio, and un convegno a Firenze in onore dello scomparso Premio Nobel per la pace, Martti Ahtisaari.
Nel pomeriggio, il Presidente Stubb è stato ricevuto a Palazzo Chigi dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.  Nel corso dei colloqui è stata sottolineata la situazione della sicurezza in Europa e l’imminente vertice della NATO.
“L’Italia è per molti versi un fattore chiave nella sicurezza e nella politica europea”, ha dichiarato, tra l’altro, Stubb. I colloqui hanno permesso di confermare le profonde sinergie tra Italia e Finlandia nel comune quadro UE e NATO. Sono state ripercorse le opportunità di rafforzamento delle relazioni economiche e della cooperazione in ambito sicurezza e difesa, ma anche sui principali temi dell’agenda internazionale ed europea, inclusa la gestione della migrazione irregolare. L’incontro ha costituito, inoltre, un’occasione di confronto in vista del Vertice NATO di Washington, confermando l’importanza di proseguire nel sostegno all’Ucraina e di perseguire un approccio a tutto campo in relazione alla sicurezza euro-atlantica.
Al centro dei colloqui anche uno scambio sulle principali dinamiche politiche e strategiche in corso, e sull’importanza di promuovere un modello di sviluppo e cooperazione da pari a pari verso il continente africano, nello spirito del Piano Mattei.
Il programma della visita del 3 e 4 luglio ha incluso, inoltre, un incontro con il mondo imprenditoriale ed una discussione in una tavola rotonda sulla politica estera e di sicurezza presso l’Istituto Affari Internazionali, con la partecipazione. della direttrice, Nathalie Tocci e del Presidente Ferdinando Nelli Feroci, alla presenza di alcuni esperti, ricercatori e soci collettivi dell’Istituto. Al centro del dibattito alcuni importanti temi di attualità per l’Europa, come la guerra di aggressione della Russia in Ucraina e le sfide alla sicurezza nel nostro continente. “L’Ucraina sta combattendo anche la nostra guerra e alla fine diventerà un membro dell’Ue e della Nato”, ha affermato Stubb. “La posizione della Cina in Russia è così forte che basterebbe una telefonata di Xi Jinping per fermare la guerra”, ha aggiunto.
Nelle parole di Stubb “l’Italia ha un posto speciale nel mio cuore. Gli anni a Firenze mi hanno insegnato a conoscere la cultura e le persone italiane. Ecco perché è stato particolarmente bello tornare qui per rappresentare la Finlandia come Presidente della Repubblica. Grazie Italia! “
https://youtu.be/JMw8Qg4gGBk?feature=shared
https://youtu.be/t2E38qhViqI?si=UZWOS1-FRqYy-QFw&sfnsn=scwspwa
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Castelli Romani

Rocca Priora, ufficializzata la giunta a guida Claudio Fatelli

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Nasce la giunta di Claudio Fatelli ma nello stesso tempo divampano dalla piazza e dai social numerosi polemiche.
L’ anomalia, a leggere i commenti, risiederebbe nel vicesindaco che, seppure non eletto in Consiglio Comunale, riceve una carica di prestigio negli stessi giorni in cui il Senato approva, in prima lettura, la cosiddetta legge sul Premierato commentata dalla stessa premier, Giorgia Meloni, con le seguenti parole: “… un primo passo per rafforzare la democrazia, dare stabilità alle istituzioni, mettere fine ai giochi di palazzo e restituire ai cittadini il diritto di scegliere da chi essere governati …”.

Nel dettaglio le deleghe attribuite con decreto del Sindaco n. 2 del 19 giugno 2024;
Giuseppe Mariani vicesindaco con deleghe ai lavori pubblici e infrastrutture, mobilità e viabilità; politiche Sanitarie e casa della salute;
Federica Lavalle assessore alle politiche sociosanitarie, welfare, politiche culturali e scolastiche, marketing territoriale e turismo, politiche per la terza età, politiche giovanili , politiche di partecipazione cittadina, sport;
Flavia Testa assessore al bilancio e programmazione, personale e formazione interna, sviluppo economico, attività produttive, commerciali e mercati, informatizzazione e digitalizzazione dell’ente, rapporti internazionali scambi e gemellaggi;
Flavio Pucci assessore all’urbanistica e territorio, manutenzione del patrimonio comunale, manutenzione stradale e decoro, valorizzazione centro storico, sicurezza e protezione civile;
Daniele Pacini assessore alle politiche ambientali e ciclo dei rifiuti, patrimonio mobiliare e immobiliare comunale, valorizzazione dei beni confiscati, politiche di decentramento dei servizi, parchi e giardini.

Lo stesso sindaco, in un comunicato diffuso dalle pagine dell’ufficio stampa, dichiara inoltre che “… giovedì celebreremo il primo Consiglio Comunale nel quale eleggeremo anche il presidente del Consiglio Comunale che, per investitura unanime, sarà il consigliere Franco Spoto …”.

Alla nuova giunta di Rocca Priora giunga l’augurio di un buon lavoro

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