Il Capitano Ultimo a Bracciano e l’abbraccio con il sindaco [VIDEO]

BRACCIANO (RM) – È stato a capo dell’unità Crimor dei Carabinieri, la squadra della 1ª Sezione del 1º Reparto del R.O.S. creata nel settembre 1992 come nucleo “da impiegare in servizio provvisorio di lunga durata con compiti operativi di contrasto alla criminalità organizzata mediante l’analisi ed il raccordo informativo, nonché il supporto tecnico-logistico alle attività investigative ed in particolare la ricerca e la cattura di primari latitanti.

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IL VIDEO SERVIZIO TRASMESSO A OFFICINA STAMPA DEL 19/9/2019

Noto soprattutto per aver arrestato Totò Riina nel 1993 e con il grado di colonnello è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma. Fondatore della casa famiglia “volontari capitano ultimo” nella tenuta della mistica alle porte di Roma, dove porta avanti progetti di solidarietà nei confronti dei meno fortunati. Si tratta di Sergio De Caprio, meglio conosciuto come Capitano Ultimo che lo scorso sabato è stato presente nell’aula consiliare del Comune di Bracciano per la cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria. Un’aula gremita soprattutto di tanti rappresentanti delle associazioni del territorio in cui le forti emozioni hanno lasciato spazio ai forti applausi dedicati all’uomo che ha fatto della lotta alla mafia la sua ragione di vita.

Il “Capitano Ultimo” si è presentato al pubblico nella sua più totale umiltà, spendendo tante parole importanti per la gente comune, per i carabinieri, per le “mamme” sottolineando l’importanza e il ruolo fondamentale che hanno le madri che amano i loro figli di un amore puro, senza guardare nulla, senza chiedere nulla in cambio. De Caprio ha citato i carabinieri, uomini che servono la comunità, che con i loro gesti sono da esempio.
E poi ha ripetuto più volte due parole: “Non ci allontaniamo mai – ha detto – dalle parole uguaglianza e fratellanza, lavoriamo per le persone più deboli e non dimentichiamoci dei valori.

Le persone importanti sono i nostri nonni e dobbiamo stare attenti a come tramandiamo la radice della nostra famiglia, non dimentichiamoci della dolcezza, dell’importanza di discutere tutti insieme, di prestare soccorso senza secondi fini anche a chi è ingrato. In questo modo possiamo continuare le battaglie per la legalità ed è proprio quel tipo di coraggio che dobbiamo trasmettere ai ragazzi ricordandoci sempre che l’inizio di una battaglia e non la fine di una speranza”.

Il sindaco Tondinelli legge le motivazioni

“Per aver dedicato la sua intera esistenza agli altri, ai più fragili ed ai più deboli, senza mai aspettarsi nulla in cambio, svolgendo il proprio servizio con grande semplicità ed umiltà, combattendo contro l’ingiustizia e la criminalità, promulgando, attraverso il suo esempio e la sua condotta di vita, quei valori etici e morali che devono sempre guidare le scelte e le coscienze di tutti i popoli”. Queste le parole del primo cittadino di Bracciano, Armando Tondinelli, alle quali ha fatto seguito un lungo applauso.

In tanti hanno ringraziato il Sindaco Tondinelli e l’Amministrazione per aver portato un uomo di valore a Bracciano, in un momento in cui i valori devono tornare al centro per auspicare benessere e prosperità.