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Roma

IGNAZIO MARINO: AD UN PASSO DAL VARARE LA GIUNTA "FRANKSTEIN"

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Tempo di lettura 3 minuti Secondo quanto si apprende da fonti del Pd, sarà il senatore dem,celebre per le sue posizioni contro i No Tav, Stefano Esposito aprendere il posto del dimissionario Guido Improta

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di Chiara Rai

Roma capitale – E' il giorno della verità e del'ufficializzazione della "giunta Frankstein" Oggi Marino dovrebbe scoprire le carte e presentare ufficialmente la nuova giunta anche se il dato oggettivo è che il primo cittadino è sempre più solo dopo che anche Sel si è sfilato dai giochi pur volendo garantire un appoggio esterno. Oltre al sempre più probabile Marco Causi, già assessore al Bilancio della giunta Veltroni, per l'incarico di vice sindaco, prende quota l'idea di Marco Rossi Doria come assessore alle politiche sociali al posto di Paolo Masini. Una scelta che si giustificherebbe con la necessità di prestare più attenzione alle periferie e lui, il maestro di strada con un incarico di sottosegretario nel governo Letta, rispecchierebbe perfettamente il profilo richiesto. Sui trasporti, riferiscono fonti della Camera, dopo il turbolento licenziamento di Improta, si era pensato a Michele Meta. Se non fosse che sono troppi i dossier aperti in commissione Trasporti, dove lui è presidente, e troppo importanti: dalla riforma del sistema portuale a quella del codice della strada.Poi si è pensato alla "ex verde" Anna Donati, già presidente della Commissione Trasporti nel 2001 sotto il governo Prodi e poi amministratrice in Campania, prima con Antonio Bassolino e, nel 2009, con Luigi de Magistris. Donati è stata anche consigliera di Ferrovie dello Stato tra 1998 e 2001.

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Esposito nuovo assessore ai Trasporti. Ma anche Donati è naufragata perché in nottata è stato sciolto il nodo legato all’assessorato ai Trasporti della nuova giunta Marino. Secondo quanto si apprende da fonti del Pd, sarà il senatore dem,celebre per le sue posizioni contro i No Tav, Stefano Esposito aprendere il posto del dimissionario Guido Improta nella nuova squadra. Già commissariodel partito per il litorale di Roma, Esposito affiancherà le newentry Marco Causi (vicesindaco con delega al Bilancio) e MarcoRossi Doria (Periferie).

Sel è fuori dalla giunta.  Sinistra Ecologia e Libertà è fuori dalla Giunta Marino nel nuovo imminente rimpasto. Si è deciso nell'incontro di ieri tra il sindaco di Roma, Ignazio Marino, il neo coordinatore romano Sel, Paolo Cento, e il capogruppo capitolino Sel, Gianluca Peciola. "Non siamo soddisfatti dell'incontro con il sindaco Marino. Allo stato attuale siamo fuori dalla Giunta – ha annunciato Cento al termine del vertice – e proporremo questa linea anche agli ordini dirigenti. Noi continuiamo a servire Roma anche in Consiglio comunale, le poltrone le lasciamo al monocolore del Pd che se ne dovrà assumere le responsabilità". "Rimangono aperte questioni sul programma e soprattutto sul rapporto con il Governo per quanto riguarda i soldi per Roma e la relazione del ministro Alfano. Senza la soluzione di questi nodi non si può parlare di fase nuova della città. Con il Pd si apre una fase di competizione in questa città e se non vengono sciolti questi nodi con il sindaco Marino manterremo un rapporto di verifica delibera per delibera". Così il neo coordinatore romano Sel, Paolo Cento, al termine del vertice in Campidoglio tra Sel e il sindaco di Roma, Ignazio Marino, che ha avuto come esito il partito vendoliano fuori dalla Giunta.

Renzi a sorpresa alla Festa dell'Unità. Passeggiata tra gli stand, abbracci e qualche battuta con militanti, il tutto condito da una partita a biliardino con l'avversario che lo sconfisse alla Playstation: il presidente del Pd, Matteo Orfini. Fuori programma alla Festa dell'Unita' di Roma per il presidente del Consiglio Matteo Renzi che, atteso per domani, ha voluto prendersi una pausa dal lavoro a palazzo Chigi. Per quello che riguarda in particolare la partita a calcio balilla, si è trattato in realtà di un doppio Roma-Firenze. Da una parte, infatti, c'era lo stesso segretario del partito con un altro fiorentino come il sottosegretario Luca Lotti. Dall'altra i romani Matteo Orfini e Luciano Nobili.

Il sondaggio su Marino. La passeggiata è stata anche occasione per un sondaggio al volo sul sindaco di Roma. Pareri contrastanti sul futuro di Marino. I toni si sono subito fatti forti tra chi vuole che la legislatura vada avanti e chi preferirebbe vedere Marino tornare ad indossare il camice da medico. Cosi' e' stato lo stesso segretario a proporre una "mozione d'ordine" dicendo: "Ora non litigare tra di voi. Ci sono opinioni diverse…". La partita del rimpasto a Roma si chiuderà oggi. Il bello è che ieri Renzi non ha voluto parlare e pronunciarsi su Marino ma oggi è arrivato il monito attraverso una lettera del premier indirizzata al sindaco di Roma e pubblicata da Il Messaggero.

Costume e Società

Il magico Maestro della Pizza a Fregene: un tributo di Francesco Tagliente a un pizzaiolo straordinario

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Il Prefetto Francesco Tagliente ha recentemente condiviso sulla sua pagina Facebook una commovente testimonianza, raccontando l’incredibile esperienza culinaria vissuta al ristorante Back Flip Da Moisè di Fregene. Questo racconto non è solo un omaggio a una pizza straordinaria, ma anche un tributo a Michelangelo, il pizzaiolo settantaquattrenne la cui dedizione e passione hanno trasformato un semplice piatto in un’opera d’arte.

Seduto al ristorante con sua moglie Maria Teresa, Tagliente ha descritto la pizza come “la migliore che abbia mangiato negli ultimi cinquant’anni”. Tuttavia, ciò che ha reso questa esperienza davvero speciale è stata la scoperta della storia dell’uomo dietro la pizza. Michelangelo, un ex contadino che si sveglia ogni mattina all’alba per curare il suo orto, dedica le prime ore del giorno alla coltivazione delle piante e alla cura della famiglia. Solo dopo queste attività, si prepara per andare al ristorante e mettere tutto se stesso nella preparazione della pizza.

L’Arte di Michelangelo: Tradizione e Passione

Michelangelo non è solo un pizzaiolo, ma un vero e proprio maestro dell’arte culinaria. La sua vita semplice e laboriosa, fatta di dedizione e umiltà, è un esempio di come l’amore per il proprio lavoro possa trasformare un piatto comune in un’esperienza indimenticabile. La sua capacità di fondere la tradizione contadina con la sapienza artigianale nella preparazione della pizza è un’arte rara e preziosa.

Tagliente ha scritto: “La dedizione e l’umiltà di quest’uomo, che dalla vita contadina riesce a creare una delle migliori pizze che abbia mai assaggiato, mi hanno colpito profondamente. Il suo nome rimane anonimo, ma la sua storia di passione e impegno è qualcosa che merita di essere raccontata.”

L’Umanità di Francesco Tagliente

Il racconto del Prefetto Tagliente non solo mette in luce le straordinarie qualità culinarie di Michelangelo, ma riflette anche le qualità umane dello stesso Tagliente. Conosciuto per la sua sensibilità e il suo impegno sociale, Tagliente ha sempre dimostrato un profondo rispetto per le storie di vita quotidiana e per le persone che con il loro lavoro contribuiscono a rendere speciale ogni momento.

La sua capacità di cogliere e apprezzare la bellezza nascosta nei gesti quotidiani e nelle storie semplici rivela un’anima attenta e sensibile, sempre pronta a riconoscere il valore degli altri. Il tributo a Michelangelo è un’ulteriore testimonianza della sua umanità e del suo desiderio di dare voce a chi, con passione e dedizione, arricchisce la vita di chi lo circonda.

Un Esempio di Vita

La storia di Michelangelo, come raccontata da Tagliente, è un potente promemoria di come la passione e l’impegno possano elevare il lavoro quotidiano a forme d’arte. “La sua pizza è un capolavoro che continuerà a risuonare nei miei ricordi, così come la sua storia di dedizione e umiltà,” ha scritto Tagliente, riconoscendo il valore di un uomo che, nonostante l’età e la fatica, continua a regalare momenti di gioia e piacere attraverso la sua cucina.

Questo tributo non è solo un omaggio a un pizzaiolo straordinario, ma anche un invito a riflettere sull’importanza del lavoro fatto con passione e amore. Grazie, Michelangelo, per averci mostrato che dietro ogni grande piatto c’è una grande storia, fatta di lavoro, passione e amore per la semplicità. E grazie, Francesco Tagliente, per aver condiviso con noi questa storia ispiratrice, ricordandoci di apprezzare le piccole grandi cose della vita.

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Roma

Roma, maxi-rissa metro Barberini. Riccardi (Udc): “Occorrono misure decisive”

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Dopo l’ennesima maxi-rissa tra bande di borseggiatori che ha portato alla chiusura della stazione metro di piazza Barberini provocando, tra l’altro panico e paura tra i cittadini romani ed i tanti turisti presenti in città, la politica della Capitale non tarda a far sentire la sua voce.
“Questa ennesima manifestazione di violenza e illegalità non può più essere tollerata. Richiamo con forza il Governo ad un intervento deciso e definitivo. È inaccettabile che i borseggiatori, anche se catturati, possano tornare ad operare impuniti a causa di leggi troppo permissive, che li rimettono in libertà quasi immediatamente.
L’Italia è diventata lo zimbello del mondo a causa di questa situazione insostenibile.
È necessario adottare misure più severe e immediate per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti. Proponiamo una revisione delle leggi esistenti per introdurre pene più dure e certe per i borseggiatori, rafforzare la presenza delle forze dell’ordine nei punti critici della città e migliorare la sorveglianza con l’uso di tecnologie avanzate”
.

il commissario romano UdC, Roberto Riccardi

A dichiararlo con decisione è Roberto Riccardi, commissario romano dell’UdC.
Da sempre attento ai problemi sulla sicurezza Riccardi fa notare con estrema chiarezza che tali situazioni non fanno altro che portare un’immagine della capitale sempre meno sicura agli occhi dei molti turisti che sono, per la capitale, una fonte di ricchezza economica oltre che di prestigio.
La fermata della Metro A Barberini a Roma è stata teatro di una maxi-rissa tra bande di borseggiatori sudamericani, che ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine e il blocco della stazione per circa 40 minuti. La violenza è scoppiata a seguito di una serie di furti e scippi ai danni dei passeggeri.
Riccardi ha poi concluso: “Non possiamo permettere che episodi come quello avvenuto alla Metro Barberini si ripetano. È ora di passare dalle parole ai fatti, con azioni concrete che ripristinino l’ordine e la sicurezza nelle nostre città. I cittadini hanno il diritto di vivere in un Paese sicuro e il dovere del Governo è garantirlo”.
Molti cittadini ci scrivono ogni giorno preoccupati da questa escalation di violenza e di insicurezza ma soprattutto preoccupati per la poca attenzione che il governo cittadino e quello nazionale stanno avendo nei riguardi di questa situazione ormai alla deriva.

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Cronaca

Roma, metro Barberini: una rissa provoca la chiusura della stazione

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Tragiche le notizie che arrivano in un torrido sabato sera romano.
La stazione metro Barberini viene chiusa per questioni di sicurezza.
All’origine del fatto, avvenuto tra le 19 e le 19,30 una rissa tra nord africani e sudamericani con almeno 15 persone coinvolte. Molti passeggeri spaventati dalla situazione si sono rifugiati nella cabina del conducente fino all’arrivo delle forze di polizia allertate dalla centrale di sicurezza di Atac Metro.
Per ora sono ancora tutti da decifrare i motivi che hanno portato a ciò.

Un’estate romana che sta diventando ogni giorno più bollente.

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