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HOLLANDE: "LA FRANCIA È IN GUERRA, MODIFICARE LA COSTITUZIONE"

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Tempo di lettura 2 minutiAbbiamo bisogno di un "regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico

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Redazione

Ormai è ufficiale. "La Francia è in guerra". Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande a Versailles davanti le Camere riunite dopo gli attentati di Parigi. In Francia, ha aggiunto, abbiamo bisogno di un "regime costituzionale in grado di gestire la lotta a questo nemico. Ritengo, in coscienza, che dobbiamo far evolvere la nostra Costituzione per agire contro il terrorismo di guerra", ha spiegato Hollande davanti al congresso, evocando riforme dell'articolo 16 (sui poteri straordinari del presidente in caso di minaccia allo Stato) e del 36 (sullo stato di guerra e interventi armati all'estero).

La Francia si ferma, un minuto di silenzio – Tutta la Francia si è fermata per un minuto a mezzogiorno in memoria delle 129 vittime degli attacchi terroristici di venerdì sera a Parigi. Lo riferiscono i media francesi. Questa mattina hanno riaperto tutte le scuole, la riapertura di musei, teatri e altri luoghi di cultura è previsto per le 13.

La Francia si è fermata per un minuto di silenzio in ricordo delle vittime degli attentati di Parigi. Il presidente francese Francois Hollande ha osservato il minuto di silenzio dalla Sorbonne, al termine del quale ha intonato la Marsigliese insieme al congresso riunito a Versailles.

Marsigliese dopo un minuto di silenzio alla scuola ebraica – Prima un lungo e intenso minuto di silenzio. Poi il canto della Marsigliese, a pieni polmoni. E alla fine un lungo applauso. Il ricordo delle vittime degli attacchi di venerdì tra i ragazzi della scuola ebraica 'Ecole de Tavail', nel cuore di Marais, ha un sapore tutto speciale. L'istituto di rue de Rosiers si trova a due passi dal ristorante Goldemberg, dove nel '92 un commando terrorista uccise sei persone. Fondato nel 1852, ospita 150 allievi, metà di religione ebraica, 30% musulmani, 20% cattolici. Un esempio di convivenza e di tolleranza.

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