Connect with us

Scienza e Tecnologia

Hogwarts Legacy, un’avventura magica nel mondo di Harry Potter

Published

on

Clicca e condividi l'articolo
Tempo di lettura 8 minuti

Hogwarts Legacy è il videogioco action Rpg ambientato nel mondo di Harry Potter. Sviluppato da Avalanche Software e pubblicato da Warner Bros. Interactive Entertainment, il titolo è stato distribuito per Pc, PlayStation 5 e Xbox Series X/S. Inoltre sarà disponibile per PlayStation 4 e Xbox One non prima del 4 aprile 2023 e per Nintendo Switch il 25 luglio 2023. Hogwarts Legacy è un viaggio che porta i giocatori a conoscere i luoghi iconici, le persone e le creature magiche che finora hanno potuto immaginare solo attraverso gli scritti di J.K. Rowling e alla saga cinematografica di Harry Potter. La storia si sviluppa verso la fine del 1800 in Inghilterra, non è ancora scoppiata la guerra tra maghi e babbani, ma un’altra minaccia sta scuotendo il mondo magico: i Goblin. Una rivolta infatti serpeggia fra questa razza, e Ranrok, il capo dei goblin ribelli, il quale sta complottando con alcuni maghi oscuri umani per conquistare un nuovo potere. Questa è la premessa con la quale hanno inizio gli eventi di Hogwarts Legacy. Il gioco molto probabilmente, è bene sottolineare, non farà parte del canone ufficiale del Wizarding World, questo perché l’autrice delle opere non è stata in alcun modo coinvolta nella scrittura e nello sviluppo del gioco. I riferimenti alla saga principale, infatti, sono pochi e più che altro suggeriti piuttosto che espliciti e chiari. E rispetto ai giochi passati, che sono sempre più o meno stati legati a un capitolo del franchise cinematografico (eccezion fatta per il gioco dedicato al Quidditch), Hogwarts Legacy espande finalmente l’esperienza a 360 gradi permettendo di far immergere i giocatori in profondità nel mondo magico. Oltre alla quest principale, della quale non racconteremo nient’altro per evitare ogni tipo di spoiler, sono presenti tutta una serie di attività sia secondarie che centrali allo sviluppo della stessa.

Ma andiamo con ordine: una volta avviato il gioco per la prima volta, sarà necessario creare il proprio alter ego virtuale. Sono presenti una buona varietà di modelli base e quindi si può partire da un personaggio predefinito creato con caratteristiche standard per poi modificare diverse caratteristiche come la forma del viso, il colore dei capelli, degli occhi e della pelle, eventuali cicatrici, lentiggini e nei. La personalizzazione però si ferma al volto del personaggio, mentre la corporatura resta la stessa. Ci sono anche due tipi di voce, maschile e femminile, ulteriormente personalizzabili in quattro tonalità per ciascuna tipologia. Al termine della creazione del proprio aspirante mago o strega e dopo un’introduzione che funge da tutorial molto cinematografica di un’oretta circa, si giunge finalmente al castello di Hogwarts. Si tratta di una riproduzione estremamente convincente e ricreata con dovizia di particolari, al limite della perfezione. Il mondo è vivo, pullulante di interazioni e di persone, inoltre il dettaglio grafico che permette di vivere questa esperienza è davvero a livelli altissimi, con ben tre modalità su Xbox Series X (Qualità, Qualità con Ray Tracing e Performance) e due su Xbox Series S (Qualità e Performance). A completare il quadro è presente un doppiaggio italiano completo di lip sync e una colonna sonora musicale degna dei lungometraggi cinematografici. Appena giunti al castello ci sarà il famoso rito del cappello parlante che, dopo qualche domanda di rito, permette la scelta della casata di riferimento: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. La scelta viene fatta dal cappello dopo che si risponde ad alcune sue domande, ma può comunque essere modificata dal giocatore ed è comunque una scelta indifferente ai fini dello svolgimento della trama principale. Secondo elemento iconico della saga di Harry Potter e ovviamente presente anche in Hogwarts Legacy è la bacchetta magica, reperibile dopo qualche ulteriore ora di gioco da Olivander a Hogsmeade, il villaggio accanto a Hogwarts dove è possibile inoltre trovare tutti i negozi che riforniscono il proprio personaggio nel corso dell’avventura. Qui è possibile trovare negozi di pozioni, di erbe, di piante, di vestiti e via dicendo, oltre a tutta una serie di quest secondarie. E’ bene sottolineare che bisogna prestare attenzione al fatto che bacchetta e casata non saranno più modificabili nel corso di tutto il gioco una volta scelte, perciò prima di confermare entrambe le cose è bene essere sicuri al cento per cento della scelta fatta. In realtà la bacchetta sarà ancora personalizzabile, ma solo a livello cosmetico attraverso le varianti dell’impugnatura che è possibile trovare sparse nei vari bauli o completando alcune missioni secondarie. Essendo Hogwarts legacy un titolo ambientato nell’universo magico di Harry Potter, è ovviamente possibile prendere parte alle lezioni delle varie materie presenti nella saga. Astronomia, Erbologia, Pozioni, Difesa contro le Arti Oscure, Divinazione, Trasfigurazione, Incantesimi e Creature Magiche sono i corsi disponibili, tutti fruibili attraverso a una serie di missioni più o meno obbligatorie al fine di sviluppare il personaggio per permettergli di proseguire nella storia. Sono presenti tre livelli di difficoltà (Facile, Normale e Difficile) più un livello “Storia” che permette di scorrere senza problemi a chi è interessato solo a vivere un’esperienza senza grattacapi nel Mondo Magico. In Hogwarts Legacy è anche possibile apprendere tutti i principali incantesimi della saga di Harry Potter e sono utilizzabili anche le tre maledizioni senza perdono (Crucio, Imperio e la famosissima Avada Kedavra) che si sbloccheranno nel corso del gioco, seguendo le quest secondarie di un determinato personaggio di cui non riveleremo l’identità per non rovinare l’esperienza di gioco a chi ci legge.

La mappa di gioco offerta da Hogwarts Legacy è di dimensioni davvero enormi ed esplorarle a piedi è davvero un’avventura, proprio per questo sarà possibile utilizzare la ben nota scopa volante o cavalcare bestie mitiche. All’interno del castello e tutt’intorno ci sono un gran numero di attività da svolgere, che aiutano a rilassarsi tra una lezione e l’altra. Ci sono le prove di Merlino, che null’altro sono che piccoli puzzle da risolvere con in premio un po’ di esperienza, è possibile vagare alla ricerca dei Fulcri di Magia Antica, anch’essi che, alla stregua di collezionabili, offrono qualche puzzle e una manciata di punti esperienza. E’ possibile (e consigliato se si vuole superare al meglio il G.U.F.O.) raccogliere le pagine della Guida Pratica, oppure scovare e utilizzare i Tavoli di Astronomia, o ancora improvvisarsi cacciatori di taglie uccidendo i Nemici Famigerati. E questi sono solo esempi, ci sono poi altre attività secondarie che non elencheremo per non rovinare l’esperienza, ma è bene tener conto che di cose da fare ce ne sono davvero tantissime. L’attività principale extrascolastica è però la cattura degli animali. A un certo punto viene sbloccata la Stanza delle Necessità, all’interno della quale è possibile svolgere tutta una serie di compiti. E’ possibile infatti creare i tavoli di Pozioni e di Erbologia, con il primo che agevola la produzione di pozioni utilizzando le erbe e gli ingredienti raccolti in giro per il mondo, e il secondo che permette di coltivare le piante magiche attraverso i semi comprati nei negozi in giro per la mappa del mondo. Dopo qualche altra ora di gioco, all’interno della stanza delle necessità è possibile utilizzare la serra degli animali, un luogo in cui mettere a ricovero gli animali fantastici catturati durante l’esplorazione della mappa. Sono presenti infatti alcune aree contrassegnate da un’icona a forma di orma, in ognuna delle quali è possibile trovare una specie particolare di animale fantastico che può essere catturato con gli incantesimi e un’apposita borsa molto simile alla valigetta utilizzata da Newt Scamander nella saga di Animali Fantastici. Una volta catturati, gli animali possono essere portati all’interno della serra e liberati, oppure venduti in un negozio a Hogsmeade. Dopo essere stati accuditi a dovere, rilasceranno ognuno un ingrediente che può essere utilizzato per migliorare e potenziare il vestiario. Più avanti potranno anche essere fatti riprodurre fra loro, a patto di averne una coppia di sesso opposto. Trattandosi di un action Rpg ovviamente anche gli abiti che il proprio mago o strega indossa rappresenta una componente molto importante e funge da armatura e potenziamento per gli attacchi oltre che da orpello cosmetico per vantarsi con i propri amici e compagni di corso. Fortunatamente è possibile variare lo stile estetico dell’abbigliamento attraverso la pressione del tasto X, quindi anche se realmente si hanno indosso degli abiti esteticamente non in linea col proprio stile ma con caratteristiche utili è possibile utilizzare le “skin” di altri indumenti più belli da vedere ma a patto di averli già sbloccati. Ovviamente anche se si cancella un particolare indumento dalla propria lista la sua “skin” sarà disponibile per essere selezionata e utilizzata a livello visivo, ricordiamo però che non c’è alcun beneficio tangibile oltre a quello estetico. La stanza delle necessità è poi completamente personalizzabile negli stili e nei colori, basta rivolgersi a Tik, l’elfo domestico che funge da custode e da aiutante all’interno della stessa. Come accennavamo qualche riga più in alto, viste le dimensioni della mappa molto generose, circa 7.5 km quadrati, i modi per spostarsi in questo vasto mondo aperto sono diverso. A un certo punto si ha anche la possibilità di cavalcare un Ippogrifo o un Thestral per volare liberi nei cieli, oppure un enorme Graphorn per muoversi cavalcando a terra. E’ possibile anche cavalcare il classico manico di scopa, anch’esso personalizzabile con potenziamenti e skin cosmetiche, ma manca la possibilità di usarla per giocare a Quidditch. Sin dai primi minuti successivi all’arrivo al castello, infatti, il preside Black informa gli studenti che a causa di un non meglio precisato inconveniente il campionato di Quidditch per quest’anno è annullato. Voci di corridoio dicono che presto lo sport ufficiale dei maghi però potrebbe arrivare sotto forma di contenuto extra a pagamento, ma per adesso non c’è nulla di certo.

In Hogwarts Legacy più di una volta bisognerà impugnare la bacchetta magica e intraprendere combattimenti a colpi di incantesimi, quindi il combat system ha un ruolo fondamentale. In base al momento, infatti, potrebbero capitare nemici di diverso tipo e con altrettante magie, scudi o approcci, tutti desiderosi di uccidere il giocatore. Ovviamente parliamo di avversari che non aspetteranno il loro turno per attaccare, lo faranno appena possibile, perciò è necessario essere rapidi a lanciare un “Protego” oppure schivare qualora si tratti di magie impossibili da deviare. Oltre a quanto detto, durante i combattimenti, è possibile usare alcuni elementi sparsi in giro per degli attacchi ambientali che di norma infliggono più danno di qualunque altro incantesimo. Infine c’è l’antica magia, che si può definire come la mossa speciale: si può utilizzare solo una volta riempito il relativo indicatore e in genere uccide qualunque nemico sul colpo, ma tale risultato non vale per i boss, i troll o altri nemici molto resistenti. Ogni scontro si trasforma quindi in un tripudio di Protego, Accio, Incendio, Bombarda, Levioso, Arresto Momentum, Confringo eccetera eccetera, in base alla propria strategia o alle necessità dovute agli incantesimi di volta in volta disponibili. Tramite l’albero dei talenti si possono sbloccare ulteriori slot personalizzabili da quattro magie per creare dei set ad hoc ed essere sempre pronti a qualsiasi battaglia. Sono combattimenti dinamici, quelli di Hogwarts Legacy, dove tutto è concesso e tutto può succedere, ma sono anche stati programmati affinché non siano la soluzione unica al progresso del proprio alter ego virtuale, anzi per arrivare al cap sarà necessario affrontare molte delle attività proposte. Lottare non conferisce molti punti esperienza, che invece si ottengono in quantità maggiore completando sfide o missioni: gli sviluppatori hanno voluto assicurarsi di non incappare nella trappola del grinding e hanno demandato la progressione all’esplorazione. Tutto ciò non significa che non si può salire di livello a piacimento, bensì che richiede molto tempo. Dopo quaranta ore nel nostro caso non avevamo ancora raggiunto il cap e fino ad allora avevamo portato a termine quasi ogni sfida e missione secondaria a disposizione, accanto a quelle di storia. L’esperienza è ben dosata nella sua distribuzione ma, soprattutto, salire di livello non influenza direttamente alcuna statistica al di fuori della salute che viene incrementata di volta in volta. Nonostante il titolo abbia una grafica molto bella da vedere, Hogwarts Legacy non è un gioco che punta solo sul fattore visivo né pone l’accento solo ed esclusivamente sul lato tecnico, ma purtroppo per poter godere pienamente di una fluidità di gioco che rende l’esperienza davvero gradevole è necessario scegliere l’impostazione prestazioni e quindi giocare con un dettaglio estetico meno bello ma comunque decoroso. Si notano i compromessi ai quali si è dovuti scendere affinché il gioco giri anche su console old-gen tuttavia, ci teniamo a ribadirlo, il fulcro del gioco per una precisa scelta è il gameplay e non le finiture tecniche , fermo restando che l’impatto visivo è davvero notevole e solo un occhio molto attento potrebbe notare le sopracitate imperfezioni. Parlando dell’interfaccia, invece, possiamo dire che si sarebbe potuto fare un poco di più soprattutto lato equipaggiamento. In generale il menu è facilmente navigabile, la mappa di Hogwarts è disponibile solo in tre dimensioni e non ci sono planimetrie dei singoli piani. Data l’esiguità di spazi nella sezione equipaggiamento, e la facilità con cui si riempiono, non sarebbe stato male avere modo di raggruppare gli oggetti e scartarli tutti assieme. Tirando le somme, Hogwarts Legacy nonostante la sua natura single player e i difettucci sopracitati resta comunque un vero e proprio capolavoro. Un’opera mastodontica che è una vera e propria dichiarazione d’amore per i fan dell’universo di Harry Potter, ma anche un gioco incredibile per chi non ha mai visto un film o letto una riga del mondo inventato da J.K. Rowling. Avalanche Software ha creato, seppur con qualche imperfezione qua e là, il giusto equilibrio tra storia e gameplay, valorizzando l’interazione con il mondo di gioco. L’esplorazione premia molto più di quanto non faccia la forza bruta e questo è un bene perché l’enorme mappa di gioco ha moltissimo da offrire e ogni volta che si scopre un’area c’è sempre una sorpresa nascosta. Insomma, Hogwarts Legacy è un titolo da avere assolutamente, destinato a diventare un punto di riferimento per le produzione future.

GIUDIZIO GLOBALE:

Grafica: 9

Sonoro: 10

Gameplay: 9,5

Longevità: 9,5

VOTO FINALE: 9,5

Francesco Pellegrino Lise

Continue Reading
Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.