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Metropoli

Guidonia Montecelio, TMB: l’ultima chiamata

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Alle 18 Consiglio comunale straordinario e sit in di protesta

GUIDONIA MONTECELIO – Quella di oggi, martedì 26 luglio, è la giornata più lunga per Guidonia Montecelio, la più attesa. Il D-Day alle ore 18, la stessa in cui iniziava, nella famosa pellicola di Vittorio De Sica, il Giudizio Universale. Strane coincidenze. Ma si spera che l’epilogo sia ben diverso dal film, e che si gettino le necessarie basi – politico-amministrative – per disinnescare l’ordinanza Gualtieri la quale “attiva” il TMB dell’Inviolata. Le scusanti non sono ammesse, né fantomatici alibi, o si è contrari o favorevoli.

L’appuntamento è in Piazza Matteotti, sede del Comune, alle ore 18. Dentro la politica, riunita nel Consiglio straordinario, convocato su richiesta del sindaco Mauro Lombardo, dalla quale ci si attende un atto fermo e condiviso – almeno per una volta –, fuori i cittadini in segno di protesta, chiamati a presenziare dal Comitato Risanamento Ambientale (CRA): “è un importante appuntamento istituzionale – evidenziano -, Gualtieri, che salta una serie di norme e vincoli, va combattuto dalla popolazione del territorio e dalle istituzioni locali senza tentennamenti, basta con questi inefficienti e distruttivi amministratori”. L’ordinanza è un “pazzesco tentativo di sanare con colpo di spugna tutte le illegittimità” presenti nel TMB “mai entrato in servizio”.

La maggioranza presenterà un ordine del giorno, il cui dispositivo darebbe mandato al sindaco a impugnare il provvedimento di Gualtieri in Città Metropolitana, con gli strumenti normativi previsti dal TUEL e, in extrema ratio, con un ricorso al TAR. Le argomentazioni su cui far leva non mancherebbero: da un lato la difesa della sicurezza ambientale e della salute pubblica, dall’altra le interdittive antimafia, le quali investono alcune aziende che controllano le quote azionarie del gestore dell’impianto Ambiente Guidonia srl, altra matrioska della galassia di Manlio Cerroni.

Decisioni che, se confermate oggi, in Aula, andrebbero nella direzione auspicata e invocata dalle associazioni ambientaliste che proprio ieri, lunedì 25 luglio, hanno avuto un nuovo confronto con il sindaco. Al tavolo hanno preso parte, oltre al CRA, il Coordinamento Cittadini del Lazio (CCL) che, nei giorni scorsi, ha diffidato Gualtieri a revocare l’ordinanza e inviato alla Regione Lazio istanza di revoca dell’AIA.

Nei carteggi, a firma del Presidente Andrea Bonazzi, il Coordinamento chiede inoltre a Lombardo di “intervenire con una Ordinanza di sospensione dell’impianto, visti i poteri di autorità sanitaria sul territorio Comunale ex art 50 e 54 del TUEL, fino all’annullamento dell’AIA dell’impianto TMB, non apparendo lo stesso, nella sua attuale configurazione in grado di rispettare le leggi vigenti e garantire la sicurezza dei cittadini residenti nelle aree limitrofe”. Ipotesi avanzata nei giorni scorsi anche da Marco Cacciatore, esponente di Europa Verdi e Presidente della commissione regionale.

Il Consiglio di oggi sarà in contemporanea a quello di Fonte Nuova, voluto dal sindaco Piero Presutti, dopo l’intesa raggiunta con Lombardo: sul tavolo della maggioranza lo stesso ordine del giorno dei colleghi di Guidonia Montecelio. Un’esperienza che Claudio Zarro (Uniti in Comune), Alfonso Masini (FI) e Augusto Cacciamani (FdI) avrebbero voluto estende a Tivoli, Sant’Angelo Romano e Palombara Sabina, in modo da creare un blocco solido, ma Lombardo ha preferito chiudere solo su Fonte Nuova. “Non capisco perché non si è potuto fare un Consiglio comunale congiunto con gli altri Comuni limitrofi che avevano dato ampia disponibilità”, commenta il consigliere proprio di Sant’Angelo Romano della Lega Giulio Verdirosi. “Avrebbe dato forza anche al sindaco Lombardo che perde un’opportunità anche di tutela storica”.

La partita è aperta, fondamentale è la partecipazione alla manifestazione, un modo efficace per scrollare la politica.